venerdì 22 gennaio 2010

Amore & contabilità

Da quando sono diventata madre, i miei pensieri e le mie energie sono stati drammaticamente dirottati fuori di me. Nella mia lunga lista di priorità quotidiane, le mie esigenze sono slittate all'ultimo posto.
Prima di tutto vanno soddisfatti i bisogni primari dei figli, poi vanno accontentate le richieste di clienti o datori di lavoro, infine vanno soddisfatte le aspettative del variopinto network sociale in cui sono inserita.
Il senso di responsabilità mi ha sempre contraddistinto, per cui a barcamenarmi trai cento ruoli della mia vita me la cavo abbastanza bene. (O.K. forse potrei migliorare la customer satisfaction di qualcuno, ma questo è un altro discorso).
Non sono altrettanto brava, invece, a far finta che tutto ciò non mi pesi.
A raccogliere ciabatte senza brontolare.
A fare lavatrici perdendo il conto delle tonnellate di vestiti da pulire e ripulire.
A concludere i progetti dei clienti a notte fonda con il sorriso.
A giocare con i puffi senza che una parte della testa vada al lavoro in sospeso.
A svolgere tutti i miei ottocentorenta compiti domestici e familiari senza pesarli sulla bilancia della suddivisione dei ruoli tra moglie e marito.
A sbattermi con gioia ed amore, ma smettendo di sentirmi sempre un pò in credito.

Ecco, oggi vorrei rendere omaggio ad una donna che, in questo e in tante altre cose è molto diversa da me: mia suocera.
Una donna disponibile e paziente, che si dedica agli altri con grande dolcezza e sollecitudine, ma, soprattutto senza mai (o quasi) lamentarsi: in dieci anni l'ho sentita brontolare pochissime volte.

Dalla mattina alla sera rende più facile la vita delle persone che la circondano con una infinità di piccoli servigi. Si adatta alle esigenze degli altri, corre a sbrigare commissioni che le vengono richieste, è sempre pronta ad aggiungere un posto a tavola o a scaldare pietanze per assecondare l'andirivieni di familiari. 
Io sono tra quelli che beneficiano del suo aiuto, visto che è una nonna affettuosa e presente e una ottima suocera. Grazie E.! Buon compleanno e cento di questi giorni!

PS e per vendicare tutte le brave donne docili e pazienti un pò sfruttate da mariti e figli,  io cercherò di incoraggiare i miei familiari a maggiore autonomia e collaborazione.
Mi sembra l'antidoto migliore alle mie lamentele ;-)

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