mercoledì 19 gennaio 2011

Peccati veniali

Ricevo questa serissima lettera dalla compuntissima peppina (*) del commercialista che segue la mia società.
Buonasera dottoressa, 
ho inserito l'iva del 4^trimestre, le elenco di seguito alcune cose che gentilmente mi dovrebbe verificare:
- Tra le fatture di Giustacchini Office Store, gli articoli "scheletro di gomma", "palloncini colorati" "porta zucca e candela halloween" li considero acquisti personali?
Nooooo. Trattasi di beni STRUMENTALI. A cosa? Ehm....all'organizzazione di una strepitosa festina di Halloween. Organizzazione di eventi rientra nell'oggetto sociale, no? Come dice? Ah...solo a titolo oneroso per terzi e previo fattura. Uhm. E se alla prossima festa emettessi fattura fiscale ai partecipanti?
- La fattura d'acquisto IBS "DVD Winnie the Pooh. Tempo di regali"  lo considero acquisto personale?
Ma CERTO che no! Trattasi di materiale didattico. Per cosa? Ah, sì, è per la preparazione di un seminario sull'analisi comparata delle TECNICHE DI MARKETING per l'età evolutiva negli ultimi tre decenni. Come dice? Sì, la fattura di riferimento è proprio quella, "Corso di riqualificazione degli addetti metalmeccanici cassintegrati di Lumezzane". Come no. 
- Con con la fattura d'acquisto MediaWorld ha comprato un lcd + accessori, ma cosa sarebbe l'articolo senza iva di Euro 10,96 con descrizione "CASA DI"? forse un libro?
Ma certamente! Anzi, per la precisione un AUDIOLIBRO; dal titolo "LA CASA DI Topolino". Utilissimo per potenziare le capacità di ascolto dei partecipanti al corso "Comunicazione efficace e paralinguistica". Anzi, se vuole le mando l'invito alla prossima edizione.


In un paese in cui tutti (dal premier in giù) fregano, evadono, trombano lo stato e il prossimo, io ho scelto un commercialista SERIO ed ONESTO. 
Così SERIO e ONESTO che non mi è permesso scaricare abusivamente 
NEMMENO l'IVA sullo scheletro di gomma. Non senza coprirmi di ridicolo, almeno. :-)

peppina (*)= impiegata tuttofare zelante e un pò pedante, generalmente addetta ad attività amministrative totalmente esecutive ed operative. Solitamente di intelligenza allineata alla media, e abbastanza priva di sense of humour.
(Definizione del marito A.M.)

lunedì 17 gennaio 2011

Mai dire mai

Mi ritengo una persona abbastanza ferma, coerente, decisa.
Eppure la mia vita è costellata di piccole e grandi, inquietanti incoerenze.
Del tipo:

La matematica mi fa schifo.
- Ecco, avrei pensato di fare il liceo scientifico...

Decisamente per me ci vuole una facoltà umanistica.
- Beh tutto sommato Economia e Commercio è quella che fa per me.

Non mi sposerò mai.
- Amore, che bello, certo che ti sposo!

Non mi sposerò mai in chiesa.
- E' qui il corso di preparazione alla Santa Cresima?


Non sposerò mai un bresciano.
- Sì, lo voglio.

Non vivrò mai appiccicata alle famiglie di origine.
- Ecco, vi offro il mio terreno, costruite pure qui casa vostra in parte alla mia.
- Beh grazie! 

Non vestirò mai mia figlia di rosa.
- Grazie, questo scamiciato color confetto con giacchina coordinata è davvero bellissimo!

Non restringerò mai i miei orizzonti culturali a pappe e cacche.
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- Click.

Non smetterò mai di viaggiare.
- Amore guarda che carino questo villaggio a Jesolo!

Non scenderò a compromessi e ricatti coi figli per il cibo.
- Se finisci tutto ti dò l'ovettokinder!

Non accetterò più di fare regali su commissione.
- Ecco quello che ho comprato per i bambini. Qui c'è lo scontrino.

Non mi candiderò più come rappresentante genitori.
- Daiii, fallo TU, lo fai COSI' bene!
- OK.


L'ultima della serie?

Non mi correrò mai a scaldare biberon di notte, quando c'è la comoda tetta!
Ore 3.15. - Amore, non piangere, la tetta è rotta, sì. Ma se vuoi il latte la mamma ti porta subito il biberon da ciucciare, ok?

Però essere flessibili e versatili è una qualità altrettanto importante dell'essere sempre fedeli a se stessi. Vero?


giovedì 13 gennaio 2011

Dalla parte delle bambine

Questa sera ho letto un post molto tenero di Wonderland,
su un tema che però, da mamma di femmina, mi turba: il look delle bambine.

In tempi in cui si discute tanto il ruolo della donna nella società, 
spesso drammaticamente relegato all'essere gnocca e accondiscendente, 
noto con preoccupazione che stiamo allevando una generazione di creature troppo precocemente ossessionate dal culto dell'apparire.

Ho visto compagne di scuola di mio figlio esibire a 2 anni slip con gli strass sotto le gonne, a 3,5 manicure e pedicure (!) con decori, a 4 il foulardino di Burberry intorno al collo!
Un'amica mi confessa candidamente che la mattina deve alzarsi prima per poter gestire le infinite discussioni con le sue gemelle per il look dell'asilo. 
Ho visto madri al parco giochi impedire a Ludovica e a Martina di scendere lo scivolo per non rovinare il collant color panna, la scarpetta di vernice, il Mini-Woolrich.
Ho visto la figlia 5enne di nostri amici presentarsi al parco gonfiabili con pomposo abito a balze ed espadrillas con tacco, per poi infilarsi maglietta e pantaloncini prima di correre a scalmanarsi (la mamma si scarrozzava lo zaino con le diverse mise, tipo stylist al servizio di moda).

Ora: va bene il gioco e il travestimento, ci mancherebbe! Il punto è che queste bambine non vogliono relegare le loro personali sfilate ad un momento di gioco, ma sono già impegnate in un continuo sforzo seduttivo e di autocompiacimento totalmente prematuro, morboso e pericoloso.
Al quale sacrificano, incoraggiate dai genitori, il loro sacrosanto diritto a fare le bambine.
Gattonare, correre, saltare, pasticciare, sporcarsi. Giocare con braccialetti e collane, ma subito dopo nella sabbiera.

Dite che esagero?
Lo sapete che la sparizione di minori è in continuo aumento?
Che la scoperta del sesso è continuamente anticipata?
Che aumentano le gravidanze delle teenagers?


Avete mai sfogliato riviste come Vogue Bambini, o  i normali fashion magazine nel periodo delle sfilate Pitti Bimbi? 
Bambine piccole truccate, ammiccanti, in pose sexy, con la borsa di pelle, il bikini e i gioielli.
Bambini con il blazer e la cravatta.
E riviste intelligenti come http://www.kidsmagazine.it/ ci informano che le bambine che contano vanno ai Kids Beauty, per un massaggio aromatico, la colorazione dei capelli o un bel tatoo.
E a 18 anni? Ai miei tempi si chiedeva l'Interrail, adesso una mastoplastica additiva.

Per citare Luciana Littizzetto:
Ho visto con i miei occhi in una vetrina del centro uno scamiciatino taglia sette anni, con su scritto brillantinato: «Erotic Girl». Ma come, «Erotic Girl»? Ma se una è un’erotic girl a sette anni, a 13 anni cosa ne facciamo? Le facciamo aprire un bordello? Allora scusa. Qui ci vuole la par condicio. Perché non mettiamo ai maschietti delle bermudine con su scritto «Nerchia pazza» oppure «E’ arrivato il trapana-tope»? Son scritte che fan simpatia… 
Ma perché? 

Perché è un business.
Perché il sistema deve allevare giovani consumatori incalliti che cercano la felicità con l'acquisto di feticci.
Perché i genitori vogliono dei "little me", dei compagni di giochi, dei bambolotti ben addobbati. 
Magari abbandonati davanti alla Playstation, però firmati dalla testa ai piedi e con il culto dell'estetica, della bellezza, dell'apparire.
Perché le cronache pullulano di giovani troiette ben vestite che spopolano non solo a Striscia o al Grande Fratello,
ma anche a Sanremo e a Montecitorio.

Bellissimi gli outfit che Wonderland ha studiato per Viola, io stessa mi diverto da sempre a scegliere cose semplici e carine da OVS, H & M, Zara. Ma a volte anche negli ipermercati, ai mercati, on-line. Da Prenatal e Original Marines vado ai saldi. 
Felpe, tute, scamiciati morbidi, roba pratica e comoda.
Ma gli abiti firmati, le camicie e i vestiti tempestati di paillettes, l'intimo con le Winx, il piumino Moncler color cipria non li voglio nemmeno se me li regalano  tirano dietro ai saldi!
(E nemmeno le scarpe da piccole donne, con tacchi o esageratamente piatte! Belle le All Star primi passi, gli zoccoli di legno o le infradito taglia 24, ma avete mai sentito il parere 
di un ortopedico, a questo proposito? Ci sono un'infinità di scarpe belle e comode ADATTE ai bambini!)

Già nutro dei seri dubbi sul fatto che l'unico modo di essere alla moda e ben vestiti sia spendere molto e coprirsi di griffes.
Per gli adulti.
Ma per i bambini ho la certezza che investire su capi inutilmente costosi e da piccoli adulti, è pura follia. 

Chi sta pensando che sono una bacchettona mormona si ricreda.
Mi piace la moda, adoro scarpe e borse, mi trucco da sempre, mi diverto facendo shopping.
E, al momento giusto, sarò ben felice di condividere queste cose con mia figlia.

Ma prima di allora, all'asilo ci andrà con una comoda tuta (anche del del fratello, why not?) e non col kilt scozzese da preppy girl.

Finché non sarà in grado di vestirsi e spogliarsi da sola, potrà scegliere cosa mettersi tra DUE opzioni da me selezionate. 

Non le impedirò certo di esaltare il suo aspetto fisico, né intendo illuderla sul fatto che una laurea e la cura della beltà interiore le spianeranno la strada nella vita.

Ma perché gestire la sua femminilità e il suo look diventino una sua priorità...non c'è alcuna fretta.

Primi dialoghi

- Ma che puzza! Hai fatto la cacca?
- Gno! Tatta gno! (sdegnata)
- Allora hai fatto una puzzetta?
- Ti! Hihihihihiihihihi (fumetto: mi hai beccata!)


- Mamma! Api? (= apri, indicandomi una arancia).
- Prendo il coltello.
- Mamma cotejo. Cotejo taja. Noooooooooo!


- Chi vuole l'ovetto Kinder?
Ale: - Iooooooo
Vale: - Oetto AMMMME!!!
- Eccoti l'ovetto. Come si dice?
- Atje (=grazie)


- Papà? (=dove è il mio genitore maschio?)
- Papà è al lavoro.
- Papà lao-o. Papà via. Ta-tao papà (=ciao ciao a papà)

Alla fine di una poppata.
- Tetta via. Atta tetta! 
(=riponi questa mammella e agevolami l'altra, per cortesia).

- Cosa sei tu?
- Totta! (=panzerotta)
- E come ti chiami?
- Tella (=Valentina)
- E sei bella o brutta?
- Beja! 
- E Ale come è?
- Ale butto! (provocatoria)
- Ma povero Ale!
- No butto, Ale bejo! (per gentile concessione, con sorrisetto seduttivo).

Di fronte al terrificante (!) video di Happy Pippo
- Noooo! Popo pauja! Popo via! Puh! Papapà!  
(= mamma, togli questo orribile ippopotamo che mi intimorisce e mettimi qualcosa che mi piace, come Winnie the Pooh, o Barbapapà).

- Chi è stato?
Alessandro: -Tina!
Valentina: -Ale!

domenica 9 gennaio 2011

Fatti e propositi

Lunedì 10.1.11 inizio un corso di pilates.
E allora, direte voi?
E allora questa data segna il mio rientro all'attività fisica dal 31.12.2003,
infausto capodanno in cui l'ultima sciata della mia vita (almeno per ora) è culminata
al pronto soccorso, con la rottura dei legamenti del ginocchio.

Prima di allora, pur non essendo mai stata una sportiva pazzesca,
non ero mai stata ferma: anni di aerobica e palestra, sci, un pò di vela,  
e una discreta vita mondana fatta anche di ballo, moderno e latino americano.

Da quel momento (fatta eccezione per la fisioterapia, il corso pre-parto in acqua e qualche mese di yoga con la Wii) ho usato mio corpo per fare due figli, un trasloco, sollevamento pesi (bambini da 3,3 a 20 kg), le scale e ginnastica coniugale. 

Inutile dire che in questi sei anni mi è mancato tantissimo sentire i miei muscoli,provare fatica fisica (e non solo psicologica!), sentirmi in forma e, soprattutto, dedicare del tempo solo a me stessa.

Fin qui l'unico fatto concreto d'inizio anno.
Poi gli inevitabili (buoni?) propositi.

- Perdere 4 kg entro la primavera.

- Finire il trasloco smantellando gli scatoloni abbandonati da 3 anni nel seminterrato, allestendo, finalmente, la tavernetta-camera degli ospiti.

- Avere per ospite qualche persona cara per inaugurare la camera degli ospiti.

- Iscrivermi ad un costoso ma serio corso di fotografia su cui ho messo gli occhi da tempo, e dotarmi, finalmente, di una reflex digitale.

- Riuscire a recuperare il ritardo accumulato e fare gli album di foto (cartacee!) degli ultimi due anni.

- Trovare il tempo per fare il sito della mia società, in sospeso da due anni.

- Last but not least. Cercare di godermi di più la vita, apprezzando l'oggi senza proiettarmi continuamente nel presente o nel futuro.

Yestarday is history.
Tomorrow is a mistery.
Today is a gift, that's why we call it PRESENT.

lunedì 3 gennaio 2011

end e eppi niu iaaaar

metterci più tempo a preparare le valigie che a raggiungere la destinazione

ritrovare un vecchio e caro amico nelle vesti di un padre tenerissimo 

sentire che la vera amicizia non patisce il tempo e lo spazio

costatare che si può provare affetto e sintonia anche senza avere in comune alcuna scorribanda studentesca

dormire in una casa del '700 in una valle incantata

gustarsi delle goduriose crepes alla valdaostana in un rifugio sulla neve

scendere insieme una pista rossa con  un bob, un passeggino, un paio di sci da fondo e uno di sci da discesa 

apprezzare un'ospitalità che ti riscalda anche a meno dieci sotto zero

ripensare ai capodanni del passato e progettare le vacanze del futuro

bere il caffé con la grappa nella tipica grolla valdaostana

giocare per ore con i bambini, lontano dal pc e da qualsiasi incombenza

scoprire che, se tu sei felice, i bambini sono felici, si adattano e non fanno (troppi) capricci

leggere mezzo libro in un pomeriggio

brindare con il Pinot di Pinot nei bicchieri della nutella scoppiando dei botti-scoreggina tra le risate

prepararsi varie volte ad una cena in un locale tipico e concludere che, in fondo, 
se la compagnia è buona, una pasta e quattro avanzi in tranquillità sono pure meglio.

uscire di casa, alzare il naso e vedere una mongolfiera colorata che sta per atterrare sotto i tuoi occhi 

mettere in moto dopo aver stipato l'auto di figli e bagagli e scoprire che non parte

aspettare a spingere l'auto per non finire addosso alla mongolfiera e ai suoi allegri occupanti che hanno invaso la carreggiata

far trascinare la potente (?) auto tedesca da una cinquecento

toccare con mano la rete di solidarietà del paese montanaro

lasciare la valle incantata riproponendoti di visitarne un giorno tutti i castelli

benedire le app dell'iPhone che ti aiutano a distrarre i nani nelle ore di macchina

tornare a casa, buttare il vecchio calendario e organizzare gli ultimi giorni di vacanza, riempiendoli di incontri con amici e familiari...

Qual modo migliore di salutare il nuovo anno?