su un tema che però, da mamma di femmina, mi turba: il look delle bambine.
In tempi in cui si discute tanto il ruolo della donna nella società,
spesso drammaticamente relegato all'essere gnocca e accondiscendente,
noto con preoccupazione che stiamo allevando una generazione di creature troppo precocemente ossessionate dal culto dell'apparire.
Ho visto compagne di scuola di mio figlio esibire a 2 anni slip con gli strass sotto le gonne, a 3,5 manicure e pedicure (!) con decori, a 4 il foulardino di Burberry intorno al collo!
Un'amica mi confessa candidamente che la mattina deve alzarsi prima per poter gestire le infinite discussioni con le sue gemelle per il look dell'asilo.
Ho visto madri al parco giochi impedire a Ludovica e a Martina di scendere lo scivolo per non rovinare il collant color panna, la scarpetta di vernice, il Mini-Woolrich.
Ho visto la figlia 5enne di nostri amici presentarsi al parco gonfiabili con pomposo abito a balze ed espadrillas con tacco, per poi infilarsi maglietta e pantaloncini prima di correre a scalmanarsi (la mamma si scarrozzava lo zaino con le diverse mise, tipo stylist al servizio di moda).
Ora: va bene il gioco e il travestimento, ci mancherebbe! Il punto è che queste bambine non vogliono relegare le loro personali sfilate ad un momento di gioco, ma sono già impegnate in un continuo sforzo seduttivo e di autocompiacimento totalmente prematuro, morboso e pericoloso.
Al quale sacrificano, incoraggiate dai genitori, il loro sacrosanto diritto a fare le bambine.
Gattonare, correre, saltare, pasticciare, sporcarsi. Giocare con braccialetti e collane, ma subito dopo nella sabbiera.
Dite che esagero?
Lo sapete che la sparizione di minori è in continuo aumento?
Che la scoperta del sesso è continuamente anticipata?
Che aumentano le gravidanze delle teenagers?
Avete mai sfogliato riviste come Vogue Bambini, o i normali fashion magazine nel periodo delle sfilate Pitti Bimbi?
Bambine piccole truccate, ammiccanti, in pose sexy, con la borsa di pelle, il bikini e i gioielli.
Bambini con il blazer e la cravatta.
E riviste intelligenti come http://www.kidsmagazine.it/ ci informano che le bambine che contano vanno ai Kids Beauty, per un massaggio aromatico, la colorazione dei capelli o un bel tatoo. E a 18 anni? Ai miei tempi si chiedeva l'Interrail, adesso una mastoplastica additiva.
Per citare Luciana Littizzetto:
Ho visto con i miei occhi in una vetrina del centro uno scamiciatino taglia sette anni, con su scritto brillantinato: «Erotic Girl». Ma come, «Erotic Girl»? Ma se una è un’erotic girl a sette anni, a 13 anni cosa ne facciamo? Le facciamo aprire un bordello? Allora scusa. Qui ci vuole la par condicio. Perché non mettiamo ai maschietti delle bermudine con su scritto «Nerchia pazza» oppure «E’ arrivato il trapana-tope»? Son scritte che fan simpatia…
Ma perché?
Perché è un business.
Perché il sistema deve allevare giovani consumatori incalliti che cercano la felicità con l'acquisto di feticci.
Perché i genitori vogliono dei "little me", dei compagni di giochi, dei bambolotti ben addobbati.
Magari abbandonati davanti alla Playstation, però firmati dalla testa ai piedi e con il culto dell'estetica, della bellezza, dell'apparire.
Perché le cronache pullulano di giovani troiette ben vestite che spopolano non solo a Striscia o al Grande Fratello,
ma anche a Sanremo e a Montecitorio.
Bellissimi gli outfit che Wonderland ha studiato per Viola, io stessa mi diverto da sempre a scegliere cose semplici e carine da OVS, H & M, Zara. Ma a volte anche negli ipermercati, ai mercati, on-line. Da Prenatal e Original Marines vado ai saldi.
Felpe, tute, scamiciati morbidi, roba pratica e comoda.
Ma gli abiti firmati, le camicie e i vestiti tempestati di paillettes, l'intimo con le Winx, il piumino Moncler color cipria non li voglio nemmeno se me li regalano tirano dietro ai saldi!
(E nemmeno le scarpe da piccole donne, con tacchi o esageratamente piatte! Belle le All Star primi passi, gli zoccoli di legno o le infradito taglia 24, ma avete mai sentito il parere
di un ortopedico, a questo proposito? Ci sono un'infinità di scarpe belle e comode ADATTE ai bambini!)
Già nutro dei seri dubbi sul fatto che l'unico modo di essere alla moda e ben vestiti sia spendere molto e coprirsi di griffes.
Per gli adulti.
Ma per i bambini ho la certezza che investire su capi inutilmente costosi e da piccoli adulti, è pura follia.
Chi sta pensando che sono una bacchettona mormona si ricreda.
Mi piace la moda, adoro scarpe e borse, mi trucco da sempre, mi diverto facendo shopping.
E, al momento giusto, sarò ben felice di condividere queste cose con mia figlia.
Ma prima di allora, all'asilo ci andrà con una comoda tuta (anche del del fratello, why not?) e non col kilt scozzese da preppy girl.
Finché non sarà in grado di vestirsi e spogliarsi da sola, potrà scegliere cosa mettersi tra DUE opzioni da me selezionate.
Non le impedirò certo di esaltare il suo aspetto fisico, né intendo illuderla sul fatto che una laurea e la cura della beltà interiore le spianeranno la strada nella vita.
Ma perché gestire la sua femminilità e il suo look diventino una sua priorità...non c'è alcuna fretta.