giovedì 31 gennaio 2013

Tanti auguri a noi




E' che esattamente 8 anni fa mi aggiravo come una balena spiaggiata, con una pancia di quasi 42 settimane che era il centro del mondo. E per essermela fatta squarciare per farne uscire te, prezioso contenuto, ci ho guadagnato qualche pacca sulla spalla, due etti di S.Daniele, qualche mazzo di fiori e ciao.
Tutti i complimenti, le attenzioni e i regali sono state per te.
(E meglio, così me ne sono rimasta un pò in disparte con la mia pancia vuota e dolorante, le tette di marmo e, dentro, una rivoluzione che chiamarla baby blues è un eufemismo).

Da allora ci sono stati sette compleanni, questo è l'ottavo. E, giustamente, poiché si festeggia la tua venuta in questo mondo, sei di nuovo tu il centro dell'universo.
Inviti, nonni, amici, torta, animatrice, regali, palloncini, decori. Non mancherà nulla per celebrare degnamente l'anniversario della tua nascita.

Io resterò, come sempre, dietro alle quinte. (E, un pò più defilato ma sempre presente, tuo padre).
A curare la regia della tua vita.
Feste.
Compiti.
Amici.
Giochi.
Sport.
Vestiti.
Hobbies.
Letture.
Scuola.
Vacanze.
Recite.
Saggi.
Ma anche malattie.
Piccoli incidenti.
Difficoltà.
Delusioni.
E, tornando a ritroso nel tempo, notti insonni.
Tanta cacca da pulire.
Capricci.
Dentini.
Svezzamento.
Allattamento.
Gravidanza.

Ovviamente non te lo dirò perché non capiresti, ma il tuo compleanno (come quello di tua sorella) io lo vivo come anche una celebrazione del nostro amore per te.
Ma anche della pazienza.
Dell'impegno.
Della fatica.
Della gioia.
Delle arrabbiature.
Delle sorprese.
Delle difficoltà.

Perché essere genitori è tutto questo e molto di più.
Non è solo dare la vita è anche dare un pezzo (un bel pezzo) della TUA vita,
a una creatura che la fagocita vorace e non ne avrebbe mai abbastanza.
E che potrà iniziare a capire tutto ciò solo quando avrà, a sua volta, 4 kg scarsi di neonato urlante fra le braccia
(e nemmeno un libretto di istruzioni).

E quindi buon compleanno anche a noi. Perché siamo stati fortunati però anche bravi.
Ce la mettiamo tutta per essere non perfetti ma "sufficientemente bravi".
Non ci siamo risparmiati, però cerchiamo un equilibrio, cerchiamo di trasmettervi che la famiglia non è un ente assistenzialista ma una piccola comunità dove ognuno nei limiti delle sue possibilità deve portare un pò di impegno e di pazienza.
(E, in questo periodo, vi stiamo chiedendo, più del solito, di avere pazienza).

Non ti ho mai scritto biglietti di auguri, per il tuo compleanno. Avrei potuto farlo e conservarli insieme agli altri, tutti quelli che hai ricevuto fin dalla nascita, per quando te ne fregherà qualcosa.
A parte che è il primo anno in cui i miei auguri li leggeresti speditamente.
Ma poi mi è sempre sembrato un pò strano, ridicolo.
Il fatto è che mi sembra di sentire la tua voce seccata quando dico cose patetiche come "Dove è andato il mio bambino?"e il tuo "Mammmaaaa" annoiato di rimprovero.

Tu ed io in alcune cose ci assomigliamo, per esempio in certe cose siamo orgoglioni e insolitamente pudici, e anche io mi sentivo in imbarazzo quando mia mamma faceva la sdolcinata.

Però ci sono un sacco di cose che vorrei dirti, e che cerco di trasmetterti qua e là, senza troppa enfasi. 
Che sono orgogliosa di te.
Che ti apprezzo per la tua indipendenza, la tua fantasia, il tuo essere buono e generoso.
Che ti sono infinitamente grata per la tua pazienza con tua sorella.
Che ti rompo l'anima perché sei svampito, un pò pasticcione e disordinato, ma lo faccio sapendo benissimo che più di tanto non riuscirò ad incidere sulla tua indole.

Se vorrai un giorno ti impegnerai e avrai una calligrafia bellissima o forse no, ma, fondamentalmente: chissenefrega.
Sei felice, sereno, rispettoso, e sai farti volere bene. Tanto mi basta.
Ti amo dell'amore più viscerale e disinteressato che esista.
E brindo con tuo padre alla tua nascita, che fu l'inizio della nostra nuova vita.

Tanti auguri a noi!

domenica 6 gennaio 2013

E comunque buon anno....

...cari lettori che magari mi leggevate per farvi quattro risate leggere...
...che magari apprezzavate i miei raccontini di famiglia...
e che ora probabilmente state scuotendo la testa, e pensando che questo blog è ormai è una rivista di politica...

La verità è che ho un sacco di post chiusi dentro...
...sulle vacanze,
...sui bambini,
...sul senso del Natale,
...sui libri che sto leggendo,
...sul fatto che ogni volta che mi vanto della mia salute di ferro attiro qualche virus e ora ho un bel raffreddore...

...ma non capita tutti i giorni di essere diventati attivisti politici.
Di essere "vedove" di un candidato al consiglio di una delle regioni più corrotte del paese.
Di cooperare, contemporaneamente alle campagne elettorali per un comune, una regione e un parlamento (sempre che il parlamento europeo non cada all'improvviso!).
Di correre per l'unico movimento che rappresenta i cittadini, opera senza soldi ed è osteggiato da tutti, 
e accusato di ogni falsità.
E di avere, in contemporanea, anche una famiglia, una casa, un lavoro da gestire (ovvero quelle tre cose che, combinate, bastano e avanzano per rendere la vita di una donna una corsa ad ostacoli).

E quindi, che ve lo dico a fare, devo trascurare tante cose che amo: la lettura, il blog, la vita sociale, il tango...
Anche se, per, fortuna, le vacanze sono state ricche di momenti condivisi con gli amici vecchi e nuovi e con la famiglia. 
Non è che la politica è o sarà mai la cosa più importante, eh!
Prima vengono o verrebbero tante altre cose della vita...
Ed è proprio per proteggere queste cose che noi abbiamo deciso di provarci. 

Non vogliamo l'applauso. 
Non vogliamo convincervi. 
Non vi chiediamo il voto. 
(Certo, magari, se siete un familiare stretto sarebbe anche delicato e carino da parte vostra 
evitare di raccontare alla cena di famiglia che voterete qualche relitto del sistema perché qualche opinionista di Facebook vi ha convinto che è la scelta migliore per combattere la sinistra. Ma "nemo proheta in patria", si sa).

Magari dateci i vostri consigli, i vostri suggerimenti. 
E grazie se ci incoraggerete invece di scuotere la testa e ribadire che "tanto non cambierà nulla".

E, comunque, buon anno!

Donna Moderna e la democrazia del Movimento

Sono una vostra lettrice dal primo numero.

Ho quasi 40 anni, sono mamma, moglie, lavoratrice autonoma (vessata da tasse e burocrazia), cittadina esasperata e attivista del Movimento 5 Stelle.

Ho letto con molto interesse il vostro articolo sulla Salsi, nel numero 52, e ci terrei a fare alcune precisazioni.

"Chi sceglie i candidati, i partiti o i cittadini?" scrive Maurizio Dalla Palma.
Il Movimento 5 Stelle è stata la prima formazione politica che abbia mai consentito di scegliere ai cittadini non solo i leader, ma i suoi candidati.
Tra novembre e dicembre abbiamo scelto i nostri candidati per le comunali, le regionali e le politiche (prontamente copiati dal PD che ha applicato la stessa formula lo scorso 29 dicembre. Senza restringere, però, la selezione agli incensurati).
Federica Salsi non è una candidata, è una consigliera comunale di Bologna, ed è stata scelta non da Beppe Grillo, ma dai cittadini.

"Continua a far discutere la decisione di Beppe Grillo di cacciare dal Movimento Federica Salsi, "colpevole" di aver partecipato ad una puntata di Ballarò"
Federica ha partecipato a Ballarò  di sua iniziativa e senza consultarsi con il suo gruppo.
In trasmissione non si è limitata a parlare di ciò che conosce bene, la sua esperienza bolognese,
ma si è allargata con varie imprecisioni su questioni non di sua competenza come le elezioni in Sicilia e la politica nazionale.
Sicuramente non avvezza al botta e risposta e ai ritmi sincopati dei talk show, non ha certo potuto trasmettere, nelle poche battute concesse, il senso del Movimento:
cittadini onesti che si partecipano attivamente ad una politica non solo di protesta ma di proposta e rinunciando ai personalismi, ai privilegi, a tutto ciò che avvicina alla "Casta" e allontana dai cittadini.
Conclusione: l'intervento della Salsi, che non aveva alcun titolo per parlare a nome del Movimento nazionale, ci ha danneggiato.
Ma la "cacciata" non è avvenuta dopo questo episodio, bensì dopo che la stessa Federica ha iniziato a dedicare molto tempo all'attività mediatica (con continue accuse e polemiche) invece che focalizzarsi su  ciò per cui era stata eletta.
E, non a caso, le accuse più dure (e, spesso, inqualificabili nei modi) le sono state mosse dai suoi compagni.

In tutti i partiti avvengono le "epurazioni", ovvero la cacciata di persone che non sono più gradite.
Da nessuna parte ciò accade pubblicamente da un blog, da cui l'accusa di scarsa democrazia.

Ma è anche vero che la democrazia richiede senso civico, coerenza, rispetto delle regole.
Doti che in Italia sono scarsamente diffuse.
In nome della democrazia ognuno pensa di poter fare come gli pare, a partire dai politici che cambiano le leggi per tutelare la propria cerchia.
Non è vero che gli attivisti 5 stelle non possono andare in TV.
Qualche giorno fa in TV ci sono stata un'ora, a portare la mia esperienza locale.
Prima ancora mi sono confrontata alla radio per un'ora con Matteo Pucciarelli di Repubblica, ma sempre parlando di cose che conosco

Ma se fossi andata in qualche salotto nazionale a parlare di politica estera o di spread, ad esempio, o a farmi impallinare per la mia ingenuità da gente che usa la dialettica politica da sempre, non avrei tradito la regola "no al talk show", avrei tradito la regola "politica dei fatti e non chiacchiere, competenza, gioco di squadra".

Il Movimento 5 Stelle ha pochissime regole, che servono a "vaccinarci" dal diventare come i politici di professione: autoreferenziali, abbarbicati al potere,
drogati di visibilità mediatica (e lontanissimi dalla gente).

Chi tradisce lo spirito di gruppo, chi gioca al leaderino, chi insegue la popolarità personale o vuol forzare la mano sui due mandati o desidera coprire più cariche contemporaneamente, viola lo spirito del Movimento e nuoce non a Grillo, ma a tutti noi attivisti.
Che ci facciamo in quattro per cambiare le cose, per essere finalmente rappresentati in uno Stato che non ci ascolta e che ci tradisce ogni giorno.

Grillo è il garante del Movimento. Le sue uscite dal blog spesso sono spiazzanti, e di sicuro non fa nulla per piacere a tutti. Ma senza il suo incoraggiamento e la sua iniziativa, tanti bravi cittadini non avrebbero mai  scelto di darsi alla cittadinanza attiva. E, dato l'individualismo italico, magari sarebbero ancora lì a dibattere sui colori del logo o a disperdersi in micro-movimenti di tutti i colori: arancioni, viola...

La scelta di Grillo di non transigere sulla coerenza e sul rispetto delle regole può suonare autoritaria.
Ma Grillo, in realtà, si limita a inibire l'uso del logo a chi danneggia il Movimento, ma
non controlla affatto chi sono i candidati, le regole che i gruppi locali si danno, i programmi e le azioni sul territorio.
Siamo totalmente liberi di confrontarci, discutere tra di noi, di trovare le soluzioni.
Prendere decisioni condivise a volte è molto impegnativo proprio perché da noi "uno vale uno". La voce del candidato non vale più di quella dell'ultimo arrivato, altro che mancanza di democrazia!!
E siamo noi, non Grillo, nei laboratori civici di studio, ai banchetti al gelo a raccogliere le firme,
a spiegare alla gente la teoria della decrescita felice, dei rifiuti zero, della partecipazione attiva.
Siamo noi a metterci la faccia anche nel presentare i candidati che abbiamo votato e che sosterremo al massimo prima e dopo le elezioni, perché siano i "portavoce" di tutti i cittadini.

"Una carrierista o una vittima dell'antipolitica, di quel vento emotivo che tutto distrugge e nulla crea?"
suggerisce al lettore il giornalista prima di una intervista in cui Federica si rivela come una piacevole e moderata madre di famiglia con cui qualsiasi lettrice non può che empatizzare?
Sul carrierismo della Salsi mi permetto di osservare che da oltre un mese la signora imperversa su tutti i media.
Sul tema del "vento emotivo che tutto distrugge e nulla crea" l'autore dell'articolo evidentemente non sa che ci sono moltissime proposte creative e per niente distruttive  nel nostro programma, che è perfettibile, ma nuovo e finalmente creato dai cittadini attivi (non dal ghost writer di qualche segretario di partito).

E da una rivista come Donna Moderna, mi aspetterei non solo il ritratto della "martire" Salsi.
Ma anche, per amore di verità, notizie importanti per le donne.
Ad esempio, perché non scrivete che in un paese, il nostro con uno scarso 11% di parlamentari donne, il 55% dei capilista candidati dal M5S sono donne, il 66% in Lombardia?
Perché non scrivete anche che il M5S è l'unica realtà che candida incensurati, che rifiuta qualsiasi privilegio e i cui eletti restano in carica al massimo due mandati e poi tornano alla loro vita?

Fa più rumore un albero che cade o una foresta che cresce?
Per una Salsi che si lagna della "poca democrazia" ci sono migliaia di  altre "donne moderne" che solo nel Movimento 5 Stelle hanno trovato lo spazio per attivarsi, e sono molto apprezzate.
La stessa nostra candidata Presidente della Regione, Silvana Carcano, è una donna, una madre, una persona che si spende tantissimo anche per una società meglio rappresentata.

Chissà se mi risponderete mai...in fondo siamo al 61° posto per libertà di stampa...
Io continuerò a leggervi.
E a battermi perché onesti cittadini entrino nelle istituzioni e rappresentino la mia voce,
non solo quella dei grandi poteri economici, già abbondantemente tutelati dalla nauseabonda classe dirigente che si accapiglia in un disgustoso balletto pre-elettorale...