Visualizzazione post con etichetta vacanze. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta vacanze. Mostra tutti i post

lunedì 8 ottobre 2012

Il demarketing degli albergatori


- Buongiorno, ci hanno regalato un cofanetto smartbox per un weekend benessere che include pernottamento, colazione, spa e trattamenti.
Vorrei prenotare per metà novembre.
- Certo, abbiamo buone disponibilità. Può accedere alla nostra spa per DUE ORE.
A che ora preferisce ACCEDERE alla spa?
- DUE ORE?
- Certo. Possiamo fare 14-16 oppure 16-1...
- Ma secondo lei, io mi sparo 300 km e un pernottamento per stare nella sua spa DUE ORE? 
E dove è il relax se devo pianificare un mese e mezzo prima a che ora mi andrà di farmi la sauna?
- Ma sa, noi nel weekend siamo pieni comunque, quindi così garantiamo ai NOSTRI ospiti il massimo della tranquillità. Comunque se non le va bene può sempre prenotare presso un'altra struttura!

1. Certo che prenoto in un'altra struttura, idiota. Così i TUOI ospiti saranno più tranquilli.
2. Cosa ti fa pensare che per la tranquillità dei TUOI ospiti io accetti di comprimere il mio weekend benessere in due ore?
3. Se sei già piena, per quale caspita di motivo hai fatto inserire la tua struttura in SmartBox?

Siamo in piena crisi.
Hotel, negozi e attività soffrono o chiudono.
E quelli che restano aperti hanno la supponenza di pensare che sia il cliente a 
doversi adattare alle loro esigenze...

martedì 28 agosto 2012

Emozioni di fine estate

Più di un mese senza scrivere un solo post.
Tanti post ancora dentro di me, ma è quasi settembre e quei post si trasformeranno, se va bene, in recensioni su Tripadvisor.

Agosto è stato un mese lento, lungo e caldo, allo stesso tempo vuoto e pieno.

Vuoto perché ho trascurato lavoro, computer, cellulare, impegni socio-ecologici.
Sono stata disorganizzata, spettinata, struccata, svestita, scoordinata, deconcentrata.
Ho intenzionalmente evitato di leggere troppe notizie, ho accantonato le preoccupazioni economiche e politiche, sono stata volutamente leggera e vacua dopo tanti mesi di pressione e di impegno.

Pieno perché non ci siamo fatti mancare amici, lezioni di nuoto, sessioni di tango, cene, feste di paese, gite a parchi di divertimenti o al lago, lunghi bagni in piscina, pic nic in giardino, serate a guardare le stelle, pulizie straordinarie della casa e liste piene di propositi autunnali...

Ho incontrato la mia amica-blogger Chiaradinome per una pizza sul lungo-lago
e ho spulciato a lungo la lista di nascita di EroLucy fino a trovare un pensierino per la sua Piccy.
(Ed è di oggi il suo commovente post di ringraziamento che mi ha riempito di gioia!)

Ho acquistato (compulsivamente) da Amazon e poi letto con il mio Kindle un sacco di libri e libracci (sì, anche la stupida trilogia delle 50 sfumature, e il bello di invecchiare è che non me ne vergogno affatto! Mi sono divertita a e svagata in barba all'Italia che si spaccava nei soliti inutili giudizi pseudo sociologici!).

Ho cucinato vagonate di verdure bio, preparato ghiaccioli di frutta, pesti, paté e tiramisù dietetici,  sperimentato nuovi alimenti, come la quinoa e il seitan e ho iniziato a sistematizzare le mie nuove conoscenze alimentari (grazie alle quali io e marito A.M. abbiamo anche perso un bel pò di kg superflui!) riorganizzando appunti e ricette...

I bambini hanno giocato, giocato, giocato allo sfinimento, crogiolandosi nell'assenza di orari e di limiti alla loro fantasia.
Ci siamo goduti a pieno le vacanze anche in casa, visto che abbiamo la fortuna di abitare in un posto che, d'estate, è come un luogo di villeggiatura.




E adesso, come ponte tra tutta questa goduria vacanziera e il ritorno alle responsabilità, stiamo dando una mano nell'organizzazione della prima festa del Movimento 5 Stelle
Grillo può piacervi o starvi sulle balle.
Ma qui c'è un paese allo sfascio nelle mani di una casta di corrotti, disgustosi, pagliacci e incapaci.
E quando sono sobri e capaci (o meglio "tecnici") sono asserviti agli interessi spaventosi di banche e multinazionali, e ci raccontano che, "per il bene del paese" devono fare a pezzi il paese e venderlo al migliore offerente.
E' ora che la democrazia (= potere del popolo) torni ad avere un senso. 
I candidati del Movimento non politicamente vergini, incensurati, rinunciano ai rimborsi elettorali, si impegnano a dimettersi immediatamente nel caso in cui perdano questi requisiti.
Questo sulla carta (e non è poco).
Se poi vai a conoscerli di persona, trovi cittadini di buona volontà che non si limitano a lamentarsi su Facebook, ma si rimboccano le maniche e si attivano per cambiare le cose.
Laboratori di studio e di cittadinanza attiva, progetti concreti per formare i cittadini, contrastare gli abusi. E, infine, qualche coraggiosa candidatura. Perché il vero senso della politica non è un percorso di ruberie e privilegi, ma sacrificare il proprio tempo libero e la propria famiglia per offrire le proprie competenze al servizio della collettività.

Ci aspettando tempi pesanti.
Ma ho fatto il pieno di leggerezza e cercherò di trattenerla dentro di me il più a lungo possibile!!

giovedì 5 luglio 2012

Vacanze? Less is more.

Niente partenza intelligente: quando si parte si parte, quando si arriva si arriva. 
Niente vestiti belli. Anzi, niente vestiti: il costume e due straccetti bastano.
Niente trucco.
Niente gioielli.
Niente cellulare.
Niente PC.
Niente FaceBook.
(= niente foto di cani trucidati, niente aggiornamenti sulle ultime truffe dei politici, niente vignette demenziali, niente appelli per cose tristi, niente sterili discussioni sulle bacheche).

Niente riunioni, corsi, appuntamenti, impegni sociali.
Niente quotidiani, niente notizie, niente arrabbiature.


Niente hotel.
(= Niente orari.
Niente colazione con croissant strabordanti di grassi idrogenati e poi ti chiedi come mai non sei dimagrita pur facendo dodici bagni al giorno.
Niente sgomitare in quattro appiccicati come sardine in una stanza grande come la mia lavanderia - bagno incluso.
Niente "bambini dobbiamo correre a fare la doccia altrimenti arriviamo tardi per la cena".
Niente "per favore raccattate i giochi che deve passare la signora delle pulizie".
Niente abbuffet di antipasti unti per cui sgomitare o altrimenti aspetti il prossimo giro e intanto ti ingozzi di pane - e nemmeno integrale.
Niente ascensori da aspettare.).

Niente hotel PER BAMBINI (per chi si fosse perso l'ultima puntata).
Niente pupazzi-orsi che ti piombano in camera alle 8 del mattino senza riuscire a strappare nemmeno un sorriso ai figli,  per dilettare i quali - con i suddetti orsi- tu hai pagato una follia, sentendoti doppiamente pirla.
Niente continui e frustranti pressing per ammortizzare l'animazione ("su tesoro, vai alla caccia al tesoro, schiodati dalla mamma per un quarto d'ora da bravo!")
Niente schiamazzi di minorenni cafoni a tutte le ore del giorno e della notte.
Niente cene con gli occhi fissi al monitor che supervisionano l'area giochi.
Niente ombrellone, che costa per due settimane come comprarsi venti ombrelloni ma di quelli belli.
Niente automobile. Per due settimane possiamo parcheggiarla e usare le bici o le gambette.


Mi accontenterò di:
mare,
sole,
pineta,
sonno libero,
familiari q.b.,
un kindle pieno zeppo di cose interessanti da leggere.

Le mie imminenti vacanze saranno all'insegna del "Less is More".








--------------------------------------------------------------------------------------------------------------
P.S. Per compensare la pigrizia a cui sto per abbandonarmi, vinco la mia abituale inerzia in tema di self-promotion del blog. (Siccome passo la vita a pensare a strategie promozionali, sono ovviamente pessima nel promuovere il MIO blog, e anche nel curare le PR nella blogosfera. Ma campo d'altro).
E insomma su assist di Chiara, la mia talent-scout e agente... questo post partecipa al blogstorming!)

domenica 26 febbraio 2012

Dove è morto Gesù. O forse dove vive.

- Mamma, ma Gesù è morto in questa montagna?

- No, amore. Gesù è morto in Palestina. Non in Val di Fassa.
- Ma allora perché sulla cima della montagna c'è una croce?
- Beh...spesso gli alpinisti quando arrivano sulla vetta...piantano una croce.
- Perché?
- Perché? Mah...Perché si sentono più vicini a Dio? Perché si sentono Dio?
Interviene il Marito A.M. e B.C. (Bravo Cristiano):
- Forse per dire grazie a Dio.
- Per che cosa?
- Per essere arrivati vivi lassù. Per il cielo blu. Per la montagna. 


Ho scoperto che la polemica anti-crocifisso si è estesa dalle aule scolastiche alle vette delle montagne.
Le Dolomiti sono patrimonio dell'Umanità, non della Cristianità, pertanto qualcuno si sente offeso dal crocifisso piantato su ogni cima.
Meno male che non si sentono offesi anche dai tetti aguzzi dei campanili, dei tetti scoscesi, dalle cime appuntite dei pini che si protendono prepotentemente verso l'alto, verso l'infinito.

Polemiche a parte, pochi luoghi sono più alti e spirituali di una cima alpina,
di un bosco ammantato di neve, del bagliore accecante del sole che brilla sulla distesa bianca.


Se hai la fortuna di sottrarti alla caciara multicolore degli impianti, delle piste
e delle baite dove si suona musica da discoteca, in montagna puoi ascoltare il più sublime dei silenzi,
respirare l'odore penetrante degli abeti, godere del blu vibrante di un cielo incontaminato.

Io non ho alcun Dio a cui dire grazie, ma davanti alle Dolomiti non puoi non dire grazie,
non puoi non rimanere senza fiato, non puoi non commuoverti davanti a tanta bellezza, tanta perfezione.

E, incontrandosi nei sentieri di montagna, le persone si salutano gentilmente. 
Anche le stesse persone che probabilmente nell'ascensore di un parcheggio cittadino si ignorerebbero.
Perché a contatto con la natura si diventa più umili, meno arroganti, forse anche più felici.
Io ero felice davanti a questo spettacolo:


Emozionata e felice.
Respiravo a pieni polmoni e godevo della pulizia, dell'armonia, persino dell'acqua deliziosa che sgorgava dal rubinetto.
E dopo una settimana ho impacchettato nei ricordi l'aria pura e la bellezza 
e siamo tornati nella pianura violentata e soffocata dallo smog e dalla stupidità dell'uomo.
Nella terra dei centri commerciali, delle fabbriche dismesse e delle discariche.
Nella provincia dove hanno spacciato per progresso e modernità l'orrido inceneritore portatore di morte e di soldi sporchissimi.
Nella pattumiera d'Italia, l'ex Leonessa che ha saputo ridurre persino le colline del Garda
in un cementificio.

Ci aspetta una nuova stagione di sfide, di manifestazioni, di casino.
Io sono pronta.
E c'è un'immagine che per me vale più di cento croci e di mille crociate.
Perché è la più grande fonte di energia e di ispirazione della mia vita.
Un'immagine di questa vacanza che porterò nel mio cuore per sempre.
Questa:

martedì 30 agosto 2011

Let's go.



Avete mai provato a convincere una duenne in piena crisi isterica che proprio in QUEL momento lei deve allacciarsi le cinture di sicurezza?
Sotto lo sguardo inflessibile di una stronza hostess ungherese che continua a ripetere "Madam, you HAVE to fasten the seatbea..."
- "YES, I KNOW!" (tu vattene, cazzo, che noi la risolviamo!).
Finché il vicino di posto bergamasco, mosso a compassione, ti aiuta a immobilizzare l'indemoniata, schivando gli spruzzi di bava alla bocca.
La hostess figadilegno si leva dalle scatole, l'aereo può finalmente iniziare l'atterraggio e tu puoi mettere a tacere la satanassa con un abbraccio consolatorio e con il sciuscio (=ciuccio). 
E, una volta tranquillizzata, la tenera creatura decide che, sì, adesso le va di mettersi le cinture di sicurezza. 
Ovviamente da sola, quindi si mette a studiare tutta assorta 
come chiuderle. Cling clang clong. Peccato che l'aereo sia ormai atterrato da un pezzo, e che la folla dei turisti prema per arrivare tempestivamente al nastro bagagli (dove attenderà quaranta minuti con quaranta gradi. Ma questa è un'altra storia).

Si è conclusa così la nostra avventura praghese, un piccolo viaggio per me storico. 
Per la prima volta dopo forse vent'anni insieme ai miei genitori e a mio fratello.
Primo viaggio aereo di Valentina e prima volta in una grande città.




Viaggiare con i piccoli è eroico e masochistico.
- Mamma ho fame.
- Mamma ho freddo/caldo.
- Mamma sono stanco.
- Mamma non riesco a dormire se non c'è buio.
- Mamma quando arriviamo?
- Mamma questo non mi piace.
- Mamma in batto (=in braccio).
- Mammaaaaa sbing bong sbang ahhhhhhh è ftato luiiiiii - Nooooo è stata leiii....
- Vojo stare quiiiii (quando bisogna andare).
- Vojo andare a zocareee (quando bisogna stare).
- Voglio andare in tram! (quando bisogna camminare).
- Voglio andare in metropolitana! (quando si prende il tram).


Praga è maestosa, magica, poetica, viva, incredibilmente brulicante di arte, cultura, concerti, eventi, musica, shopping.
Fiumi di giovani, fiumi di turisti, fiumi di birra.
Ma, ovviamente, non mi sono potuta dedicare a mostre, aperitivi, visite culturali.
Un pò perché quando conosci una città così bene ami anche startene in disparte e annusarla lontano dalla folla.
Un pò perché, a parte il giorno dedicato al funerale e alla famiglia allargata, ho avuto altri programmi.


Il parco.
L'altro parco, nell'isola dei bambini.
Il parco dei dinosauri.
Il parco sulla collina.
Il labirinto degli specchi.
Il plastico ferroviario.
Il castello.
La funicolare.
Il negozio di giochi.
Il ristorante con l'angolo giochi.

Grazie alla sovrabbondanza di adulti accompagnanti, tuttavia, mi sono concessa anche alcuni piccoli privilegi.
Una fruttuosa mattinata di shopping con mia mamma tra il centro e il più spettacolare shopping center mai visto.
Una serata al teatro Nazionale per lo spettacolo di Lanterna Magika dedicato ai miti dell'antica Praga.
Una passeggiatina pomeridiana per il centro con mio marito.
Alcune ore di sonnellini pomeridiani in cui ho anche letto un intero romanzo e mezzo Vanity Fair (!).
Un giro notturno con il termometro intorno ai 10° (25 meno che in Italia).
Abbiamo quasi sempre mangiato in ristoranti céchi (facendo esercitare i figli nella nobile arte dell'adattarsi),
scolandoci fantastici boccali di birra ben fredda.



Alla fine è stato bello. Persino rilassante. Infinitamente più godibile di qualsiasi hotel con animazione (dove ti manca ogni libertà e il rispetto di alcuni fondamentali diritti umani).
E mi ha lasciato addosso una gran voglia di tornare a viaggiare.
Ma anche di andare a teatro, di ascoltare musica, di assaggiare nuovi cibi, di leggere (leggere seriamente, intendo), di tornare a ballare e a sciare.



Non posso tornare giovane. Però, dopo alcuni anni di sopravvivenza...posso tornare a vivere.
E l'autunno è il periodo perfetto per ricominciare a vivere.
Un corso di ZUMBA FITNESS (sottotitolo "più sexy a ritmo di musica")?
Un corso di Tango Argentino?
O di fotografia?
O....
La madre degenere che c'è in me inizia a fremere di propositi e a sbavare all'idea di poter grattare qualche ora per sé tra il lavoro e l'uscita da scuola.
Il primo viaggio è pindarico.
E' scattato il conto alla rovescia: meno 12 alla riapertura dello zo...ehm delle scuole!!



sabato 6 agosto 2011

Download & reload

Il ritorno dalle vacanze è un lungo download.




Scarichi la macchina.
Scarichi una vagonata di bucato puzzolente sul pavimento.
Scarichi 527 tra foto e video.
Scarichi 320 messaggi di posta elettronica.
Scarichi vari etti di sabbia dell'adriatico.
Scarichi ricordi e ricordini.
Scarichi le canzoni che ti ricorderanno questa estate.
Scarichi la prima di 13 lavatrici.

E mentre ti aggiri per la casa, improvvisamente così enorme, silenziosa, confortevole
e amata...ti rendi conto che alcune vacanze più che ricaricarti ti scaricano le pile del tutto, 
fino in fondo. 


E il paradosso è che, mentre continui a scaricare....ti senti già ricaricata! 

venerdì 5 agosto 2011

Lasciate che i pargoli...

Let me take you far away,
you'd like a holiday... (Scorpions)


Quando la tua giornata è scandita da un numero spropositato di pasti, ma hai sempre fame.

Quando le urla dei bambini ti accompagnano sostanzialmente 24 ore al giorno, con delle punte inarrivabili di inquinamento acustico nelle sale comuni.

Quando il vicino di ombrellone ti guarda e dice "Voi siete qui GIA' da due settimane, eh? Si vede...".

Quando il tranquillo padre di famiglia ti confessa candidamente che "il terzo figlio? E' capitato. Certo non sarebbe capitato se fossi venuto prima in questo hotel, perché questo hotel è il migliore ANTICONCEZIONALE del mondo". 

Quando la figlia duenne, intenta a sceneggiare i suoi giochi Nemo e Marlin sbotta severa dicendo 
"Non ne poffo più!".

Quando il rispettabile professionista, aiutando a spingere i bimbi su Albertone il dragone
si lascia scappare "Aò! 'mo li spingiamo tutti oltre gli scogli e poi levamo pure er tappo!" 
(risatine nervose degli astanti).

...capisci che:

1. la vacanza non è stata esattamente come la sognavi. E comunque, è agli sgoccioli.
2. gli hotel per bambini sono posti altamente diseducativi e pure un po' tossici.

Non si finisce mai di imparare!

martedì 2 agosto 2011

Lost

Ho perso mia figlia.
Mia figlia è scomparsa in spiaggia.
Per dieci minuti. Dieci minuti di puro terrore.





Ore 12. Valentina e Alessandro giocano sotto l'ombrellone,
tra i lettini extra-size del nostro bagno. 
Valentina è nuda, abbiamo iniziato pigramente a raccogliere le nostre cose per salire in albergo e fra poco le metteremo un pannolino asciutto.
Ci fermiamo a chiacchierare con le vicine di ombrellone.
Ad un certo momento butto l'occhio dove, fino a pochissimi minuti prima, i bambini giocavano. 
Valentina non c'è.
- Dov'è Valentina? chiedo, mentre i miei occhi frugano impazziti in tutte le direzioni.
Poi sento solo la mia voce:
- Valentinaaaaaaaa!?! (tono interrogativo)
- Valentinaaaaaaaa!! (tono deciso)
- Valentinaaaaaaaa! (tono angosciato)
- Valentinaaaaaaaa!!! (tono disperato).
Intorno a me è come se fosse piombato il silenzio, mentre urlo non sento alcun rumore, vedo che tutti alzano gli occhi nella mia direzione, e molte persone si uniscono alla ricerca.
Non sta capitando a me. Non è vero.
 Non riesco a formulare un pensiero compiuto, è come se vedessi la scena dall'esterno.

Mi precipito in riva al mare, alla disperata ricerca della testina di ricci biondi, del culetto roseo e paffuto. Niente.
- Com'è la bambina, signora? Com'è vestita?
- Bionda, alta così, con i ricci, è nuda, ha 2 anni.

Lo ripeto a tutti quelli che mi fermano, anche al bagnino vestito di rosso, che è già in comunicazione via radio non so bene con chi.
- Valentinaaaaaaaa!!! urlo sempre più forte.
- Hai berzo bambina? 
Mi chiede l'ambulante senegalese sparapanzato sulla sedia da mare.
- E' bionda, alta così, con i ricci, si chiama Valentina- gli dico in un un soffio, con la voce strozzata. 
E lui: - Ma no preoccupa, poi trovano sembre.
Vorrei mandarlo a quel paese, ma non ho tempo da perdere.
Corro di qua e di la impazzita, scandagliando ogni centimetro della spiaggia.
Il  marito, Alessandro, tutti i vicini di ombrellone, tutti stanno cercando.
Non è al parco, non è al mare, non è in strada, in reception nessuno l'ha vista.
Sento i battiti del mio cuore nelle orecchie come un tamburo e corro di qua e di là, senza riuscire a pensare nulla.

Poi mi ritrovo a correre verso l'interno della spiaggia, 
una signora mi dice: "Forse l'hanno trovata!".
Corro all'impazzata, finché non la vedo passare dalle mani di una signora corpulenta e abbronzatissima alle braccia del suo papà.
Aveva raggiunto il parco giochi del bagno vicino, dove non era mai stata prima.
- Valentinaaaaaaaaaaaaaaaa!- urlo, mentre iniziano a sgorgarmi le lacrime dagli occhi.
- Io le ho chiesto se si chiamava Valentina, ma lei mi ha risposto di no!
mi dice il donnone inquietante, con il suo vocione.
"Ettecredo" penso, mentre ringrazio la signora e stringo Valentina.

Mi sta tornado il sense of humour, mi sta tornando il respiro, mi sta tornando a scorrere la vita nelle vene.
"Sei scappata dalla mamma, come il pesciolino Nemo!" le dico, incapace di trattenere il tono arrabbiato.
Lei mi guarda, interrogativa, e dice solo "Vojo andare ad attalena!".

sabato 23 luglio 2011

Armiamoci. Anzi armaci che partiamo

Hai studiato i pro e i contro di ventitré alternative.
Ti sei iscritta a quarantadue newsletter di hotel.
Hai proposto e concordato la destinazione delle vacanze.
Hai negoziato il trattamento e i servizi.
Hai prenotato e pagato la caparra (in tempo per lo sconto early birds).
Hai chiamato per confermare l'arrivo e impostato il navigatore.

Hai chiesto e richiesto di poter viaggiare senza lo sportello del vanoportaoggetti sulle ginocchia che è rotto da un anno. 
Ma siccome hai delegato a un altro familiare maggiorenne la gestione della macchina, 
la questione dello sportello è stata accidentalmente dimenticata sia al momento della revisione (fatta dopo un anno dalla scadenza e una multa di 161,00 euro) sia al momento del tagliando. Opps! Quindi sai che viaggerai con lo sportello sulle ginocchia (ma almeno la revisione è fatta).

Hai svuotato il frigo, buttato l'immondizia, regalato gli avanzi ai vicini.
Hai creato e salvato la playlist delle vacanze, con le canzoni attualmente preferite dai figli e qualche hit di stagione.

Hai comprato/preparato/lavato/stirato/radunato giusto qualche oggettuccio.
Tipo:
Sapone, bagnoschiuma, pigiami, documenti di tutti, magliette, shampoo, balsamo, olio capelli, calze, mutande, reggiseni, canotte, body, calze, gel capelli, scarpe, ciabatte, borse, 
cappellini, costumi, deodorante, pantaloncini, pantaloni, spazzole, penne, matite, gomme, canotte, giacche a vento,  maglioncini, limetta, tagliaunghie, jeans, tessere sanitari, protezioni solari ( tre, diverse),  crema viso, felpe, lavaviso, spazzolini, dentifricio, macchina fotografica, sandaletti gomma passeggino, trucchi, cavetti vari, occhiali sole, bijoux, giornali, fazzoletti carta, bavaglie, preservativi (ah ah ah! beh non si sa mai...) burri cacao, tappi orecchie, 25 giochi per il viaggio, cellulare, carica batteria, assorbenti, pupazzi, biberon, medicine, borsa mare, ciucci, cerotti, pannolini, lozione antizanzare, lozione dopo puntura, pile di scorta, ciambella mare, termometro, aquilone, sacchetti vuoti, secchiello e paletta, 12 formine per la sabbia e 10 biglie, pomata arnica/fargan, ombrello, blocchi carta, puzzle, nintendo DS, librini per bambini, salviettive, acqua per viaggio, cremina culetto, forbicine, CD musicali, portatile, navigatore, tavolini da disegno per la macchina, auricolare.

Hai assemblato il 98% di questi oggetti, riponendolo in borse.
Hai fatto fare a buona parte di queste borse tre piani di scale.
Hai dato da bere alle piante, hai disposto per la loro sussistenza in tua assenza, hai cercato di lasciare in casa un ordine decente.

E sai perfettamente che, quando il cancello di casa si chiuderà alle vostre  spalle,
lui gogolerà soddisfatto: " Che bello, adesso PORTO IN VACANZA LA MIA FAMIGLIA!".

lunedì 6 giugno 2011

Non ci sono proprio più.

Cosa? Ma le mezze stagioni, chiaro.
O meglio, ci sono pure, ma in una sequenza incomprensibile.

Ad aprile siamo passati dal cappotto alle infradito.
Ci sono voluti due mesi per:
- completare il cambio di stagioni x 4 (inclusa la gestione-prestiti-abiti-figli);
- sistemare il portico;
- portare a lavare i piumoni (e quindi chiedere un mutuo e poi dimenticarli in lavanderia per non pensarci);
- fare installare il condizionatore per la camera del figlio;
- portare su tutti i giochi estivi;
- inaugurare la piscinetta gonfiabile;
- riporre anche gli ultimi maglioncini "perché tanto ormai";
- e, dulcis in fundo, convincere il suocero ad aprire la piscina. Tadaaaaaa!!!
Aspett che 'mo mi tufffff ROARRRR. Echecazz, un tuono?

E quindi?
E quindi è tornato l'inverno.





Coro dei lettori: E adesso che ti sei lamentata del tempo?
E adesso che mi sono lamentata del tempo, ho acceso la luce, chiuso le finestre e infilato un maglione...
torno a lavorare. Pensando alle vacanze estive.


Rettifica (poche ore dopo)
E adesso che mi sono lamentata del tempo ho tirato fuori il nureflex e la tachipirina per la piccola che ha
una super tosse e la febbre, mi accingo a fissare appuntamento con la pediatra per i soliti, noiosi malanni di stagione. Si, ma di quale stagione?

lunedì 3 gennaio 2011

end e eppi niu iaaaar

metterci più tempo a preparare le valigie che a raggiungere la destinazione

ritrovare un vecchio e caro amico nelle vesti di un padre tenerissimo 

sentire che la vera amicizia non patisce il tempo e lo spazio

costatare che si può provare affetto e sintonia anche senza avere in comune alcuna scorribanda studentesca

dormire in una casa del '700 in una valle incantata

gustarsi delle goduriose crepes alla valdaostana in un rifugio sulla neve

scendere insieme una pista rossa con  un bob, un passeggino, un paio di sci da fondo e uno di sci da discesa 

apprezzare un'ospitalità che ti riscalda anche a meno dieci sotto zero

ripensare ai capodanni del passato e progettare le vacanze del futuro

bere il caffé con la grappa nella tipica grolla valdaostana

giocare per ore con i bambini, lontano dal pc e da qualsiasi incombenza

scoprire che, se tu sei felice, i bambini sono felici, si adattano e non fanno (troppi) capricci

leggere mezzo libro in un pomeriggio

brindare con il Pinot di Pinot nei bicchieri della nutella scoppiando dei botti-scoreggina tra le risate

prepararsi varie volte ad una cena in un locale tipico e concludere che, in fondo, 
se la compagnia è buona, una pasta e quattro avanzi in tranquillità sono pure meglio.

uscire di casa, alzare il naso e vedere una mongolfiera colorata che sta per atterrare sotto i tuoi occhi 

mettere in moto dopo aver stipato l'auto di figli e bagagli e scoprire che non parte

aspettare a spingere l'auto per non finire addosso alla mongolfiera e ai suoi allegri occupanti che hanno invaso la carreggiata

far trascinare la potente (?) auto tedesca da una cinquecento

toccare con mano la rete di solidarietà del paese montanaro

lasciare la valle incantata riproponendoti di visitarne un giorno tutti i castelli

benedire le app dell'iPhone che ti aiutano a distrarre i nani nelle ore di macchina

tornare a casa, buttare il vecchio calendario e organizzare gli ultimi giorni di vacanza, riempiendoli di incontri con amici e familiari...

Qual modo migliore di salutare il nuovo anno?




domenica 22 agosto 2010

Zè la panna cotta, il budino al zoccolato...

- Zè la panna cotta, il budino al zoccolato, crème caramel ol zelato.
 - Ah, grazie. Io salto.

La natura umana è proprio bizzarra.
Sei in vacanza nella splendida cornice delle Dolomiti di Brenta. Dopo una bella mattina a spasso per i
monti hai trovato la tavola apparecchiata.
Hai potuto dedicarti solo a contenere i danni prodotti dai tuoi nani a tavola perché non hai dovuto né
cucinare né servire al tavolo: c'è chi l'ha fatto per te.
E anziché godere a pieno dell'immensa goduria vacanziera...sospiri perché ogni due bocconi
uno ti va di traverso a causa dei nani, e riesci a lamentarti persino perché ogni giorno ci sono gli
stessi dolci!!
 Poi torni nell'afa e nel piattume e non resta che rivivere, in ordine sparso,  le istantanee di una bella vacanza.

-
The weather man che poi sarei io. Non so perché, ma quando divulgo io le previsioni del tempo
fallisco sempre miseramente. Stavolta le previsioni erano così funeste che ero pronta a cancellare la
vacanza o a munire l'intera famiglia di stivali, giacconi, tute da palombaro. Sono partita equipaggiata
per piogge monsoniche, ma fortunatamente l'ombrello è quasi sempre rimasto chiuso.

-
500 fotografie, 40 video, un unico tema. I monti e i verdi prati? Macché!
 I nani al parco, i nani mangiano, i nani nel lettone, i nani guardano Pooh sul mio portatile, i nani in
 funivia, i nani nel bosco, i nani al minigolf, i nani nel prato, i nani spingono il passeggino, i nani
 soffiano la candela ("bravaaaa!"), i nani al baby club, i nani col cane. Genitori e nonni?
 Attori non protagonisti e a volte comparse di una vacanza -tanto per cambiare- centrata sui bambini.

 -
La bellezza. In Trentino la natura regala scenari mozzafiato, ma l'uomo ci mette di suo.
 Dai fitti frutteti ai rifugi, dagli hotel agli impianti sportivi: tutto è curato, pulito, organizzato, ben
 presentato. Ogni davanzale è abbellito da fiori colorati, ogni finestra decorata con tendine in stile,
 ogni stanza arredata con cura, con armonia, con amore per i dettagli.

 -
I cimiteri. In Trentino anche i cimiteri sono belli e pittoreschi, soprattutto quelli accanto a deliziose chiesette affrescate e appoggiate con eleganza su dirupi scoscesi, come a segnalare il sottile confine
 tra l'oggi siamo qua e il domani chissà. "Se sapessi di poter essere sepolta in un cimitero così bello" ha annunciato la nonna D. "accetterei anche di rinunciare alla mia volontà di essere cremata".
 "Puoi sempre farti spargere in un posto così" ho puntualizzato io.
 "
Se vuoi ti spargiamo subito!" ha proposto il nonno P. guardando sorridendo la chiesina sul burrone.


 -
La cameriera Martina, detta Mortina per la "a" chiusa come una "o", e soprattutto per l'aspetto da
 scheletrino. "Da che paese viene, signorina?" le ha chiesto la nonna D. con sguardo complice della serie "solidarietà tra noi ragazze dell'Est". "Da Mezzolombordo" è stata la laconica risposta.

 -
La tecnologia. Tra noi e i nonni disponevamo di due fotocamere digitali, due cellulari, due smartphone, una console DS, tre notebook, e, fondamentale, TRE navigatori satellitari. Di quelli che alla curva a gomito ti sussurrano "Vai dritto!", e che a mezz'ora dall'arrivo, sotto un diluvio da non leggere quasi i cartelli, impazziscono e ti lasciano in preda alle vecchie, care discussioni tra pilota e navigatore: Ti dico che è di qui! Secondo me no! Chiediamo!! A chi caxxo chiediamo ora? Porca paletta, avessimo almeno una mappa...
 - Niente sesso, siamo genitori.  In vacanza con me c'erano i bambini, i miei genitori e il padre dei miei figli.
 Non ho praticamente mai incontrato mio marito. Dopo tre giorni "tutti insieme appassionatamente" ho elaborato il piano perfetto per concederci un momento di relax coniugale. Durante il sonnellino della nana, abbiamo narcotizzato il nano davanti al DS e trasferito la patria potestà nelle mani dei nonni. Ci siamo poi recati nel tanto decantato centro benessere locale, pregustandoci qualche ora di sane sudate con luci soffuse e musica new age, come antidoto alla baby dance e alle chiacchiere del pupo e della nonna logorroici.
Il programma è crollato miseramente quando il Marito Pudico ha rifiutato di accettare il Regime di Nudo Totale Integrale imposto dalla spa. Programmi romantici alternativi: nessuno.  Il resto del pomeriggio è trascorso tra minigolf, gonfiabili, e altalena, insomma il massimo del  romanticismo di coppia.

 
- I primi - per per ora ultimi- passi. La polpetta ha scelto il corridoio tappetoso dell'hotel per muovere i suoi primi passi in autonomia...Quattro, cinque passi per poi fermarsi a battersi le mani tra gridolini entusiasti... La cosa si è ripetuta tante volte, per circa mezzora. Ma il giorno dopo, esortata a ripetere la performance, ha scosso la testa e si è dedicata al suo nuovo passatempo: spingere il passeggino.
To be continued (forse).