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domenica 10 febbraio 2013

Dipendenze. A cinque stelle.

Sono drogata. 
E' come se nient'altro avesse importanza.
E' come quando sei innamorato e reggi le notti insonni a forza di serotonina...
E ti batte il cuore al pensiero dei prossimi incontri: conferenze, flash mob, Beppe in piazza!
E se chiudi gli occhi ti viene da piangere, e non sai se per la stanchezza, per l'euforia, per la paura...
Ma no, è proprio una sorta di gioia, da drogati.
Il MoVimento Cinque Stelle dà dipendenza.

Quando vedo quelle piazze traboccanti mi vengono i brividi, la speranza mi fa vibrare, e mi riempio di quella fiducia che pensavo scomparsa.

L'Italia può cambiare. Se ognuna di quelle persone non si limiterà a mettere una x, ma, tornando a casa inizierà a pensare a come consuma.
A come ricicla. A come educa i suoi figli. A come si informa. A come NON più accettare di vedere un paese meraviglioso venduto e distrutto.

Si può avere il senso dello stato in uno stato che fa senso? Lo stato è ognuno di noi, ognuno di noi dimostra che stato vuole ogni giorno, in ogni scelta della vita quotidiana.
Se tu non ti interessi di politica, la politica si interessa a te e al futuro dei tuoi figli.


Ore e ore di lavoro senza sentire la fatica. E con il pensiero a chi attacca manifesti (nei posti assegnati e non in quelli abusivi!).
A chi si gela ai gazebo e manda un tweet per raccontare che la gente non scappa più, ma si ferma e vuole capire.
A chi monta un video fino alle 4 del mattino.
A chi si smazza tonnellate di documenti e di burocrazia.
A chi cerca rappresentanti di lista che vadano a controllare nei seggi.
A chi organizza un pullman per Roma, e si rende conto che quella sera la racconterà ai suoi nipoti, un giorno.
A chi studia tutta la notte lo statuto della Regione e le leggi sull'ambiente.
A chi sta cercando un esperto di linguaggio dei segni perché il comizio di Beppe sia accessibile a tutti.
A chi sta girando per l'Italia per parlare con la gente.
A chi passa ogni sera in una sala civica diversa, nei paesini più sperduti, per spiegare che Grillo non si candida e non ci guadagna nulla se non la soddisfazione, che i nostri problemi di democrazia interna sono problemi solo all'esterno e che, no, non faremo come gli altri. Perché se ti vuoi arricchire non fai politica con il Movimento 5Stelle.
Siamo poveri, e questo garantisce la nostra libertà, la nostra indipendenza.

Venerdì sera dopo l'ennesimo incontro, dopo la conferenza stampa, finalmente abbiamo cenato insieme, mancava poco a mezzanotte e stavo per svenire dalla fame.
C'era un giornalista, con noi, ci ha chiesto se poteva seguirci, e dopo un pò parlava e beveva con noi, io non posso pensare che non abbia capito come siamo felici di fare quello che stiamo facendo.
Come siamo diventati quasi una famiglia allargata.
E, infatti, ci ha chiesto se può venire a Roma, con il pulman, per seguire la serata finale di Beppe.
Chissà, forse si aspettava che gli rispondessimo "Mah, guarda, chiediamo a Casaleggio", perché sembrava stupito quando gli abbiamo risposto "Ovvio che sì, ti paghi la tua quota e sei benevnuto!".

Anche in famiglia ci si scontra ogni tanto, e la democrazia estrema a volte è sfinente...in certi momenti vien voglia di invocare una decisione calata dall'alto.
Lo stress fa brutti scherzi, e rimpiangi per un secondo che l'oscuro guro Casaleggio non ti piloti davvero, scegliendo per te. E invece niente di niente, ci tocca smazzarci tutto da soli.
Regole interne, condivisione, organizzazione di 30 eventi in un mese.

Ma poi capita di incontrare negli uffici di un Comune lo sgaloppino di un altro partito, che ti confida che ne ha già i coglioni pieni, tutto è deciso e i singoli sono pedine, sai che motivazione.

E capisci che la libertà è faticosa, ti dà responsabilità ma è anche quello che rende degna ogni azione. La libertà in questo paese è merce rara e preziosa, ed è incredibilmente motivante.

Noi ci stiamo ammazzando di lavoro volontario per poter essere rappresentati da persone come noi, che non hanno altri interessi che quelli di tutti i cittadini.
I soldi sono una motivazione solo per i poveri di spirito (o per i poveri, ovviamente).
(Quindi io devo essere ricchissima di spirito visto che in questo momento lavorare per soldi mi appassiona assai di meno che farmi in quattro gratis per una cosa in cui credo).

Ma abbiamo i nostri meravigliosi candidati da presentare al mondo, sono i nostri portavoce, sono quelli che abbiamo scelto e preferito tra tutti coloro che si erano proposti.
E sono stati preferiti per la loro integrità, per la credibilità, per la stima che si sono conquistati.
Mica perché amici di, amanti di, favoriti da.

E con il pensiero vado a "quel giorno", quando sarà tutto finito e tutto starà per iniziare, si ritirerà l'onda dello tsunami e lascerà a terra molti ladri.
Ma noi no, noi dovremo iniziare a navigare allora.
E un pò ci disperderemo, ma solo fisicamente, perché ci sarà una rete fortissima e invisibile tra di noi.
Perché mai, per il resto delle nostre vite, potremo dimenticare le emozioni di questa campagna elettorale.


P.S. martedì 12 febbraio 2012, Beppe Grillo in piazza Loggia
Abbiamo schierato 3 film maker (tutti volontari), ci saranno anche le TV ma solo a caccia di gossip e non faranno vedere la piazza che scoppierà, ci saranno artisti, sorprese di carnevale, musica e tanta gente che muore dalla voglia di unirsi, di fare casino, e poi ci saranno i nostri candidati, stravolti dal tour elettorale, dalle notti in piedi a studiare diritto, emozionati e increduli che finalmente tocchi a cittadini puliti e volenterosi andare a rappresentare i cittadini nelle istituzioni...sarà magico!! Abbiamo anche musicisti che hanno composto canzoni originali per l'evento, albergatori e ristoratori che fanno a gara per ospitare Beppe...e noi non stiamo nella pelle di gridare gioiosi PIAZZA LOGGIA ASPETTACI!! arriviamo noi a difenderci!!!!! E poi a giugno, quando in Loggia ci saremo,  voglio vedere se gli ambientalisti bresciani che ci sputano in faccia dandoci dei fascisti diventeranno più gentili con noi!

domenica 6 gennaio 2013

Donna Moderna e la democrazia del Movimento

Sono una vostra lettrice dal primo numero.

Ho quasi 40 anni, sono mamma, moglie, lavoratrice autonoma (vessata da tasse e burocrazia), cittadina esasperata e attivista del Movimento 5 Stelle.

Ho letto con molto interesse il vostro articolo sulla Salsi, nel numero 52, e ci terrei a fare alcune precisazioni.

"Chi sceglie i candidati, i partiti o i cittadini?" scrive Maurizio Dalla Palma.
Il Movimento 5 Stelle è stata la prima formazione politica che abbia mai consentito di scegliere ai cittadini non solo i leader, ma i suoi candidati.
Tra novembre e dicembre abbiamo scelto i nostri candidati per le comunali, le regionali e le politiche (prontamente copiati dal PD che ha applicato la stessa formula lo scorso 29 dicembre. Senza restringere, però, la selezione agli incensurati).
Federica Salsi non è una candidata, è una consigliera comunale di Bologna, ed è stata scelta non da Beppe Grillo, ma dai cittadini.

"Continua a far discutere la decisione di Beppe Grillo di cacciare dal Movimento Federica Salsi, "colpevole" di aver partecipato ad una puntata di Ballarò"
Federica ha partecipato a Ballarò  di sua iniziativa e senza consultarsi con il suo gruppo.
In trasmissione non si è limitata a parlare di ciò che conosce bene, la sua esperienza bolognese,
ma si è allargata con varie imprecisioni su questioni non di sua competenza come le elezioni in Sicilia e la politica nazionale.
Sicuramente non avvezza al botta e risposta e ai ritmi sincopati dei talk show, non ha certo potuto trasmettere, nelle poche battute concesse, il senso del Movimento:
cittadini onesti che si partecipano attivamente ad una politica non solo di protesta ma di proposta e rinunciando ai personalismi, ai privilegi, a tutto ciò che avvicina alla "Casta" e allontana dai cittadini.
Conclusione: l'intervento della Salsi, che non aveva alcun titolo per parlare a nome del Movimento nazionale, ci ha danneggiato.
Ma la "cacciata" non è avvenuta dopo questo episodio, bensì dopo che la stessa Federica ha iniziato a dedicare molto tempo all'attività mediatica (con continue accuse e polemiche) invece che focalizzarsi su  ciò per cui era stata eletta.
E, non a caso, le accuse più dure (e, spesso, inqualificabili nei modi) le sono state mosse dai suoi compagni.

In tutti i partiti avvengono le "epurazioni", ovvero la cacciata di persone che non sono più gradite.
Da nessuna parte ciò accade pubblicamente da un blog, da cui l'accusa di scarsa democrazia.

Ma è anche vero che la democrazia richiede senso civico, coerenza, rispetto delle regole.
Doti che in Italia sono scarsamente diffuse.
In nome della democrazia ognuno pensa di poter fare come gli pare, a partire dai politici che cambiano le leggi per tutelare la propria cerchia.
Non è vero che gli attivisti 5 stelle non possono andare in TV.
Qualche giorno fa in TV ci sono stata un'ora, a portare la mia esperienza locale.
Prima ancora mi sono confrontata alla radio per un'ora con Matteo Pucciarelli di Repubblica, ma sempre parlando di cose che conosco

Ma se fossi andata in qualche salotto nazionale a parlare di politica estera o di spread, ad esempio, o a farmi impallinare per la mia ingenuità da gente che usa la dialettica politica da sempre, non avrei tradito la regola "no al talk show", avrei tradito la regola "politica dei fatti e non chiacchiere, competenza, gioco di squadra".

Il Movimento 5 Stelle ha pochissime regole, che servono a "vaccinarci" dal diventare come i politici di professione: autoreferenziali, abbarbicati al potere,
drogati di visibilità mediatica (e lontanissimi dalla gente).

Chi tradisce lo spirito di gruppo, chi gioca al leaderino, chi insegue la popolarità personale o vuol forzare la mano sui due mandati o desidera coprire più cariche contemporaneamente, viola lo spirito del Movimento e nuoce non a Grillo, ma a tutti noi attivisti.
Che ci facciamo in quattro per cambiare le cose, per essere finalmente rappresentati in uno Stato che non ci ascolta e che ci tradisce ogni giorno.

Grillo è il garante del Movimento. Le sue uscite dal blog spesso sono spiazzanti, e di sicuro non fa nulla per piacere a tutti. Ma senza il suo incoraggiamento e la sua iniziativa, tanti bravi cittadini non avrebbero mai  scelto di darsi alla cittadinanza attiva. E, dato l'individualismo italico, magari sarebbero ancora lì a dibattere sui colori del logo o a disperdersi in micro-movimenti di tutti i colori: arancioni, viola...

La scelta di Grillo di non transigere sulla coerenza e sul rispetto delle regole può suonare autoritaria.
Ma Grillo, in realtà, si limita a inibire l'uso del logo a chi danneggia il Movimento, ma
non controlla affatto chi sono i candidati, le regole che i gruppi locali si danno, i programmi e le azioni sul territorio.
Siamo totalmente liberi di confrontarci, discutere tra di noi, di trovare le soluzioni.
Prendere decisioni condivise a volte è molto impegnativo proprio perché da noi "uno vale uno". La voce del candidato non vale più di quella dell'ultimo arrivato, altro che mancanza di democrazia!!
E siamo noi, non Grillo, nei laboratori civici di studio, ai banchetti al gelo a raccogliere le firme,
a spiegare alla gente la teoria della decrescita felice, dei rifiuti zero, della partecipazione attiva.
Siamo noi a metterci la faccia anche nel presentare i candidati che abbiamo votato e che sosterremo al massimo prima e dopo le elezioni, perché siano i "portavoce" di tutti i cittadini.

"Una carrierista o una vittima dell'antipolitica, di quel vento emotivo che tutto distrugge e nulla crea?"
suggerisce al lettore il giornalista prima di una intervista in cui Federica si rivela come una piacevole e moderata madre di famiglia con cui qualsiasi lettrice non può che empatizzare?
Sul carrierismo della Salsi mi permetto di osservare che da oltre un mese la signora imperversa su tutti i media.
Sul tema del "vento emotivo che tutto distrugge e nulla crea" l'autore dell'articolo evidentemente non sa che ci sono moltissime proposte creative e per niente distruttive  nel nostro programma, che è perfettibile, ma nuovo e finalmente creato dai cittadini attivi (non dal ghost writer di qualche segretario di partito).

E da una rivista come Donna Moderna, mi aspetterei non solo il ritratto della "martire" Salsi.
Ma anche, per amore di verità, notizie importanti per le donne.
Ad esempio, perché non scrivete che in un paese, il nostro con uno scarso 11% di parlamentari donne, il 55% dei capilista candidati dal M5S sono donne, il 66% in Lombardia?
Perché non scrivete anche che il M5S è l'unica realtà che candida incensurati, che rifiuta qualsiasi privilegio e i cui eletti restano in carica al massimo due mandati e poi tornano alla loro vita?

Fa più rumore un albero che cade o una foresta che cresce?
Per una Salsi che si lagna della "poca democrazia" ci sono migliaia di  altre "donne moderne" che solo nel Movimento 5 Stelle hanno trovato lo spazio per attivarsi, e sono molto apprezzate.
La stessa nostra candidata Presidente della Regione, Silvana Carcano, è una donna, una madre, una persona che si spende tantissimo anche per una società meglio rappresentata.

Chissà se mi risponderete mai...in fondo siamo al 61° posto per libertà di stampa...
Io continuerò a leggervi.
E a battermi perché onesti cittadini entrino nelle istituzioni e rappresentino la mia voce,
non solo quella dei grandi poteri economici, già abbondantemente tutelati dalla nauseabonda classe dirigente che si accapiglia in un disgustoso balletto pre-elettorale...


giovedì 13 dicembre 2012

Una strana Santa Lucia

I preparativi, i regali, le emozioni non sono stati diversi.
Anzi, quest'anno è venuta anche la nonna Dana a fare i biscotti con noi, e, ovviamente, 
non ha resistito alla tentazione di caratterizzare sessualmente i gingerbread. 
Sì, insomma, si divertiva ad attaccare cazzetti e tettine ai pandizenzero piangendo dal ridere insieme ai bambini...

Santa Lucia è stata più precisa ed efficiente che mai: tutti i regali richiesti sono arrivati. 
Le richieste erano ragionevoli, e sono state evase con largo anticipo, prevalentemente via web.
E senza nemmeno carbone dolce minatorio. Alessandro è bravissimo, e anche la piccola ienetta, finalmente, ha diradato i capricci e ammorbidito l'atteggiamento "tutto intorno a me". 
E' più ragionevole, sempre più sveglia e divertente, e ci stupisce con le sue attenzioni e mostrandosi spesso dolce ed affettuosa...
Insomma, non dico che non ho qualche ansia al pensiero di 18 giorni di vacanza natalizia, ma diciamo che il periodo più faticoso dell'accudimento, dei pianti e e dei capricci sembra allontanarsi, e cosa posso dire? 
Li adoro, sono felice e fortunata perché ho due figli splendidi, e non c'è giorno in cui io non mi baci i gomiti per come stanno crescendo e per il dono immenso della loro salute.


E allora cosa c'è di strano in questa S.Lucia?
Beh, questa notte, anche noi grandi avremo la nostra sorpresa di S.Lucia, e sapremo se il marito A.M. è candidato per le elezioni regionali o se sarà stato preferito qualcun altro. 
Cosa spero?

Bah. Sotto la sua candidatura  ho scritto:
"Da moglie preferirei di gran lunga che venisse scelto qualcun altro. 
E lo scrivo nell'ennesima domenica in cui sono da sola con i bambini.
Ma proprio perché ti conosco molto bene so che sei una persona preparata, profondamente onesta e capace di spendersi con grande generosità. Ecco, da cittadina vorrei essere rappresentata da persone come te."

La candidatura o meno non cambierà il nostro impegno, il nostro supporto a quella che non solo ci sembra l'unica strada per salvare il paese, ma che si è anche rivelata un'avventura umanamente arricchente e persino piena di gioia ed entusiasmo. 
Nel Movimento 5 Stelle il candidato non è l'uomo della provvidenza, ma un semplice portavoce dei cittadini attivi e del programma dal loro costruito. 

Ma, se stanotte Marito A.M. risulterà trai candidati ...beh qualcosa cambia, eccome.
La pressione sulla nostra famiglia, la visibilità mediatica, la responsabilità anche di riuscire a raccogliere sufficienti voti per portare la nostra voce al Pirellone: da domani potrebbe cambiare tutto...senza contare che la remota possibilità di una elezione, invece, non cambierebbe, ma stravolgerebbe ritmi e spazi di tutti noi. 

Nel frattempo lo scenario politico è degno della profezia dei Maya che si celebra fra pochi giorni.
Tante, troppe famiglie, faticano ad arrivare a fine mese.
Siamo in balia delle banche, dello spread, della recessione. 
E di una casta politica immonda, piena di gentaglia disgustosa, interessata solo a salvare la poltrona o la propria immunità rispetto ai molti reati commessi. 
Per fare questo non esitano a mettere in atto qualsiasi lercio espediente per impedire ai cittadini del Movimento di portare la loro carica di onestà e voglia di fare nelle istituzioni. 
Una legge elettorale anti-M5S non gli riuscirà,  probabilmente, ma mentre noi ci geleremo nelle piazze per cercare disperatamente di raccogliere sufficienti firme gli attuali politici ne saranno dispensati. 

Nel frattempo, le pressioni interne ed esterne sul M5S crescono.
Grillo si è irrigidito contro chiunque faccia di testa sua e tradisca il senso del gruppo e le poche regole che il M5S si è dato. 
Certo che le sue "esplusioni" dal blog non suonano democratiche, e i media ci sguazzano, con questa storia della democrazia interna del movimento.
Ma è anche vero che la democrazia richiede senso civico e rispetto delle regole.
Doti che in Italia sono scarsamente diffuse. 
Ognuno vuol fare come gli pare, in nome della democrazia. 
Se ci siamo dati delle regole e tu di testa tua le trasgredisci e ci danneggi, è più democratico lasciare correre e lasciare che ognuno faccia quel cavolo che vuole, o, data anche la gravità del momento, è lecito pensare che sia più democratico far rispettare le regole, persino con tolleranza zero? 

Ma chi ha tempo ed energie per fare filosofia? 
Forse giusto i giornalisti. 
E i detrattori, quelli che, per motivi diversi, devono distruggerci per tornare a occupare le solite poltrone. 

E comunque ieri sera mi sono un pò depressa. 
Dopo l'ennesimo sfogo di Grillo, la cacciata di Favia e della Salsi.  
Che un minuto dopo era dalla Gruber in TV a esprimere la sua libertà di andare ai talk show (sic). 
Ma basta!! Non abbiamo bisogno di tensioni, il paese cola a picco come la Costa Concordia,
la strada per portare un pò di pulizia nelle istituzioni è già abbastanza impervia e dura. 

E poi ho letto questo articolo. Che, fatte salve alcune imprecisioni (tra appoggiare Casa Pound e condannare la violenza c'è una bella differenza, ad esempio), condivido.
E ho pensato che non c'è tempo per le seghe mentali.

I consiglieri del M5S stanno facendo un buon lavoro nelle istituzioni, 
e questo nessuno è riuscito a negarlo. 
Non c'è alcun motivo per smettere di lottare per portare la voce dei cittadini nelle istituzioni, dove oggi ad essere ascoltati sono solo le lobbies di potere, il Vaticano, gli amichetti vari e la mafia. 

E quindi avanti tutta. 
Sarà quel che sarà. Comunque si concluderanno questa S.Lucia e la settimana più delirante dell'anno, andremo avanti.
Finche la profezia Maya non ci separi. :-)

sabato 10 novembre 2012

Vanity Fair, Grillo e la democrazia


               Caro direttore,

Sono una lavoratrice autonoma esasperata dalle tasse e dai disservizi, una mamma preoccupata, e una cittadina che ha scelto di non emigrare ma di attivarsi nel Movimento 5 Stelle. Dopo anni di progetti, studio, conferenze, laboratori politici,
proposte popolari di leggi ignorate, l'unica strada per cambiare le cose ci è sembrata cercare di entrare nelle istituzioni.
Per sentirci finalmente rappresentati come cittadini.

Oggi le scrivo da lettrice della mia rivista preferita e non da addetto stampa della lista civica Brescia 5 Stelle.

Su Vanity ho letto dei vestiti della signora Grillo, e avete dato spazio alla terribile invettiva di Gad Lerner.
Al quale vorrei spiegare che la figura del "capo politico" è un ruolo di garante "formale" previsto per legge al momento del deposito  del contrassegno. E potrei magari spiegargli come è faticoso proteggere un movimento così nuovo e fragile dall'infiltrazione di doppiogiochisti, e com'è difficile, per noi volontari che ci lavoriamo di notte dopo il lavoro, preparare elezioni comunali, regionali e politiche con leggi che vengono fatte ad hoc per massacrarci (a livello nazionale e regionale).
A Lerner vorrei dire che non so se i candidati grillini al parlamento saranno i più competenti.
Ma so che saranno cittadini che hanno provato onestà e impegno sul campo e che lavoraranno sostenuti da team multidisciplinari.
E' davvero sicuro che questo sia una truffa ai danni dei cittadini peggiore di un parlamento zeppo di disonesti e incapaci o di una casta dirigente irresponsabile che ha portato l'Italia alla deriva?
Vorrei informare Giorgio Dell'Arti che Beppe Grillo non potrà ricevere alcun incarico per la formazione del governo, perché non essendo incensurato, è incandidabile. Una delle poche regole del Movimento. Regole a cui teniamo tantissimo, perché dobbiamo difenderci dal diventare come gli altri partiti.

Ma a lei, caro direttore, vorrei chiedere perché Vanity, che ha sempre dichiarato di dare spazio a tutti,
non prova a spiegare il Movimento non solo attraverso giudizi dall'alto degli esperti "informati" o dalla lettura frettolosa delle sparate di Grillo?

Venite a conoscerci da vicino, come fanno i media di tutto il mondo.
Ci sono i siti e i video dei comuni a 5 stelle, che informano con trasparenza sul loro operato e decidono coinvolgendo i cittadini con continui sondaggi.
Ci sono i consiglieri regionali che pubblicano il bilancio e i resoconti delle attività e persino i compensi dei consiglieri.
Ci sono gli attivisti instancabili nei banchetti, i laboratori civici, le raccolte di firme, le assemblee tutte in diretta streaming.
Giudicate voi quanto è democratico aprire la candidatura a consigliere a tutti i cittadini con i requisiti e poi scegliere pubblicamente i più competenti.
Siamo solo uomini e donne onesti, che fanno politica con umiltà, passione, disperazione, passando dalla passività alla partecipazione, dalla protesta alla proposta. In un paese normale tutto ciò dovrebbe essere la normalità.

Nel nostro paese il presidente del Senato dichiara tranquillamente "Fare la riforma altrimenti Grillo va all'80%".
Da quando in qua i cittadini che entrano in parlamento sono un pericolo per la democrazia?
Direttore, dimostri che il 61° posto dell'Italia per la libertà di stampa non è del tutto meritato.
E che c'è qualcuno in Italia, in grado di valutare un fenomeno non solo da un talk show o dalle polemiche sui quotidiani.

Patrizia Menchiari

Guardateci bene in faccia, siamo il PERICOLO PER LA DEMOCRAZIA!