lunedì 24 dicembre 2012

Tanti auguri a....

Christmas party a 5 stelle. Non sono caduta da qui, ma sono inciampata sul palco e ho fatto le mie 2 o 3 figuracce alla Bridget Jones, ma sono riuscita a presentare tutti i candidati a 5 stelle per parlamento, regione e comune...
un grande onore!!


A U G U R I    A....

A tutti i lettori di questo blog, che sbirciano la mia vita da vicino o da lontano e che, a volte condividono un pò della loro.

Ai tutti i miei nuovi amici a 5 Stelle, a cui mi lega una storia breve ma già intensissima di
passione, sudore, speranza e duro lavoro condivisi (ma anche di risate e di "notti di sbattimento"
cit. Magda).

Al fornitore/cliente che, tre giorni prima di Natale, mi ha invitato ad un corso di gestione dello
stress e di campane tibetane  a cui sono arrivata trafelata da una atroce settimana di riunioni
feste-festine-recite-incontridifineanno-progettidachiudere-centinaia di email (auguri-auguri
auguri- mandami tutto prima di Natale, chiudiamo tutto prima di Natale, vediamoci per farci gli
auguri). E a metà corso ho dovuto rimettermi la scarpe e catapultarmi a scuola a prendere i figli, vanificando qualsiasi effetto rilassante. 

Alla mia migliore amica Tere che quando ho bisogno di lei molla tutto ed arriva, e con cui lo scambio di regalini, due candele accese e un pò di musica ed è già magia.

Ai Maya, la cui profezia fallita ha smesso di tormentarci, e ora dovremo impegnarci noi per far fuori il mondo. O per salvarlo. 

A Berlusconi perché si strafoghi di fois gras, anneghi nei suoi miliardi e faccia così tanto sesso con le sue zoccole ventenni da dimenticarsi di noi e lasciarci finalmente in pace invece di imperversare da tutti i canali televisivi con la sua grandissima faccia di ...cera.

All'amica A. che oggi, in ospedale, mi ha abbracciato forte e mi ha trasmesso tanta energia e mi ha ricordato quanto preziosa sia la salute, ma anche l'amicizia. 

Ai cittadini che sono accorsi in tutta Italia ai gazebo al freddo e al gelo per permettere ad altri cittadini come loro di presentarsi alle elezioni, e di proporre, finalmente, qualcuno di onesto, interessato al benessere dei cittadini e che, soprattutto, non farà mai più di due mandati nella sua carica. 

Al presentatore Cristian Cristelli che mi ha voluto come ospite nel suo studio televisivo, dandomi la responsabilità e l'onore di spiegare in poche parole una cosa grande a tante persone.

Allo zio Bob che non si fa mai vivo ma dopo avermi visto in TV mi ha lasciato un bellissimo messaggio, e a cui voglio molto bene anche se lo vedo così poco. 

Ai miei genitori e ai miei suoceri che sono fantastici nonni e che non ci fanno mai mancare il loro sostegno. 

Al Pulcino Pio che non si può sentire ma mi ha permesso di narcotizzare Valentina per il tempo di scrivere questo post.

Alle amiche Sara Remus e Daniela Nedelcu e a tutti gli amici da cui mi dividono le idee politiche, ma a cui mi uniscono molti valori e la voglia di confrontarci. 

A tutti i vecchi amici, che vedo poco ma sono sempre nel mio cuore.

A me stessa e alle mie piccole passioni trascurate: la scrittura, la lettura di svago, lo shopping, viaggiare...mi rassegnerò mai ad avere una sola vita e sempre piena zeppa? 

Ai miei figli che danno molto senso alla mia esistenza e me la riempiono di gioia e anche di responsabilità, di rumore e di disordine. 

Al marito Anti Marketing, A.k.A. Il Candidato, che finalmente si è unito a me anche nel sacro vincolo di Mark Zuckemberg  e con cui condivido tutto ciò che conta, anche se, purtroppo, spesso siamo su due binari paralleli. Ma almeno a Natale le rette possono incontrarsi, e forse anche intrecciarsi. 

piccoli artisti natalizi all'opera... 

giovedì 13 dicembre 2012

Una strana Santa Lucia

I preparativi, i regali, le emozioni non sono stati diversi.
Anzi, quest'anno è venuta anche la nonna Dana a fare i biscotti con noi, e, ovviamente, 
non ha resistito alla tentazione di caratterizzare sessualmente i gingerbread. 
Sì, insomma, si divertiva ad attaccare cazzetti e tettine ai pandizenzero piangendo dal ridere insieme ai bambini...

Santa Lucia è stata più precisa ed efficiente che mai: tutti i regali richiesti sono arrivati. 
Le richieste erano ragionevoli, e sono state evase con largo anticipo, prevalentemente via web.
E senza nemmeno carbone dolce minatorio. Alessandro è bravissimo, e anche la piccola ienetta, finalmente, ha diradato i capricci e ammorbidito l'atteggiamento "tutto intorno a me". 
E' più ragionevole, sempre più sveglia e divertente, e ci stupisce con le sue attenzioni e mostrandosi spesso dolce ed affettuosa...
Insomma, non dico che non ho qualche ansia al pensiero di 18 giorni di vacanza natalizia, ma diciamo che il periodo più faticoso dell'accudimento, dei pianti e e dei capricci sembra allontanarsi, e cosa posso dire? 
Li adoro, sono felice e fortunata perché ho due figli splendidi, e non c'è giorno in cui io non mi baci i gomiti per come stanno crescendo e per il dono immenso della loro salute.


E allora cosa c'è di strano in questa S.Lucia?
Beh, questa notte, anche noi grandi avremo la nostra sorpresa di S.Lucia, e sapremo se il marito A.M. è candidato per le elezioni regionali o se sarà stato preferito qualcun altro. 
Cosa spero?

Bah. Sotto la sua candidatura  ho scritto:
"Da moglie preferirei di gran lunga che venisse scelto qualcun altro. 
E lo scrivo nell'ennesima domenica in cui sono da sola con i bambini.
Ma proprio perché ti conosco molto bene so che sei una persona preparata, profondamente onesta e capace di spendersi con grande generosità. Ecco, da cittadina vorrei essere rappresentata da persone come te."

La candidatura o meno non cambierà il nostro impegno, il nostro supporto a quella che non solo ci sembra l'unica strada per salvare il paese, ma che si è anche rivelata un'avventura umanamente arricchente e persino piena di gioia ed entusiasmo. 
Nel Movimento 5 Stelle il candidato non è l'uomo della provvidenza, ma un semplice portavoce dei cittadini attivi e del programma dal loro costruito. 

Ma, se stanotte Marito A.M. risulterà trai candidati ...beh qualcosa cambia, eccome.
La pressione sulla nostra famiglia, la visibilità mediatica, la responsabilità anche di riuscire a raccogliere sufficienti voti per portare la nostra voce al Pirellone: da domani potrebbe cambiare tutto...senza contare che la remota possibilità di una elezione, invece, non cambierebbe, ma stravolgerebbe ritmi e spazi di tutti noi. 

Nel frattempo lo scenario politico è degno della profezia dei Maya che si celebra fra pochi giorni.
Tante, troppe famiglie, faticano ad arrivare a fine mese.
Siamo in balia delle banche, dello spread, della recessione. 
E di una casta politica immonda, piena di gentaglia disgustosa, interessata solo a salvare la poltrona o la propria immunità rispetto ai molti reati commessi. 
Per fare questo non esitano a mettere in atto qualsiasi lercio espediente per impedire ai cittadini del Movimento di portare la loro carica di onestà e voglia di fare nelle istituzioni. 
Una legge elettorale anti-M5S non gli riuscirà,  probabilmente, ma mentre noi ci geleremo nelle piazze per cercare disperatamente di raccogliere sufficienti firme gli attuali politici ne saranno dispensati. 

Nel frattempo, le pressioni interne ed esterne sul M5S crescono.
Grillo si è irrigidito contro chiunque faccia di testa sua e tradisca il senso del gruppo e le poche regole che il M5S si è dato. 
Certo che le sue "esplusioni" dal blog non suonano democratiche, e i media ci sguazzano, con questa storia della democrazia interna del movimento.
Ma è anche vero che la democrazia richiede senso civico e rispetto delle regole.
Doti che in Italia sono scarsamente diffuse. 
Ognuno vuol fare come gli pare, in nome della democrazia. 
Se ci siamo dati delle regole e tu di testa tua le trasgredisci e ci danneggi, è più democratico lasciare correre e lasciare che ognuno faccia quel cavolo che vuole, o, data anche la gravità del momento, è lecito pensare che sia più democratico far rispettare le regole, persino con tolleranza zero? 

Ma chi ha tempo ed energie per fare filosofia? 
Forse giusto i giornalisti. 
E i detrattori, quelli che, per motivi diversi, devono distruggerci per tornare a occupare le solite poltrone. 

E comunque ieri sera mi sono un pò depressa. 
Dopo l'ennesimo sfogo di Grillo, la cacciata di Favia e della Salsi.  
Che un minuto dopo era dalla Gruber in TV a esprimere la sua libertà di andare ai talk show (sic). 
Ma basta!! Non abbiamo bisogno di tensioni, il paese cola a picco come la Costa Concordia,
la strada per portare un pò di pulizia nelle istituzioni è già abbastanza impervia e dura. 

E poi ho letto questo articolo. Che, fatte salve alcune imprecisioni (tra appoggiare Casa Pound e condannare la violenza c'è una bella differenza, ad esempio), condivido.
E ho pensato che non c'è tempo per le seghe mentali.

I consiglieri del M5S stanno facendo un buon lavoro nelle istituzioni, 
e questo nessuno è riuscito a negarlo. 
Non c'è alcun motivo per smettere di lottare per portare la voce dei cittadini nelle istituzioni, dove oggi ad essere ascoltati sono solo le lobbies di potere, il Vaticano, gli amichetti vari e la mafia. 

E quindi avanti tutta. 
Sarà quel che sarà. Comunque si concluderanno questa S.Lucia e la settimana più delirante dell'anno, andremo avanti.
Finche la profezia Maya non ci separi. :-)

mercoledì 14 novembre 2012

Ancora su Grillo. Anzi, sul Movimento 5 Stelle.


Il mio ultimo post ha ispirato quello di Chiara, blogger che apprezzo e stimo, che proprio non si fida del Movimento. 

Cara Chiara, 
grazie per la tua attenzione al tema, e per il tempo che hai dedicato ad approfondire.
Rispetto la tua opinione, e raccolgo volentieri il tuo invito al confronto. 
Sereno e pacato, non "livido" o  violento.

Il tuo post risponde a una domanda (in questo caso al mio post) parlando di altro. 
Io scrivo documentando il cambiamento straordinario che M5S sta portando nelle amministrazioni (in Sicilia 15 incensurati non ammanicati e 1,5 milioni di rimborsi elettorali rifiutati, solo per fare un esempio). Di cui non si parla.
Tu, la stampa, tutti quelli che odiano Grillo, spesso rispondete: "Sì, però Grillo ha detto questo, ha detto quello!"

Grillo ha detto alcune cose che non condivido, in modi a volte discutibili. (La sparata sullo ius soli, ad  
Sono mezza straniera, frequento stranieri, tra di noi attivisti ci sono stranieri che parlano con forte accento bresciano: sono italiani come noi!)
Ma tra gli attivisti che conosco non c'è populismo, antipolitica né livore, ma apertura e capacità di dialogo.
(Dopo averli seguiti da lontano per anni, ho provato a conoscerli e sono rimasta colpita dal gioco di squadra e dalla mancanza di arrivismo. Gente che ha scelto di candidarsi perché vuole partecipare, contribuire, impegnarsi, non perché aspira ad una poltrona.  Persone non infallibili, ma almeno oneste e impegnate per passione, non per lucro. Anche perché, gli eletti con il M5S rifiutano privilegi e super-stipendi).

Tu dici: come fate ad andare avanti con tutte le contraddizioni del Movimento? 
Io ti rispondo: a livello nazionale non lo so ancora come il modello funzionà. 
E'una scommessa, una impresa, una speranza. 
Ma 
1.a livello locale, come tu stessa riconosci, FUNZIONA. A Parma funziona , dove abbiamo eletti funziona. 
Entrano, portano le telecamere nei consigli e fanno da ponte tra l'istituzione e un team di altri cittadini, si impegnano a rappresentare i cittadini, non gli interessi di lobby e poteri forti. 

2. Chiara ti rendi conto di come siamo messi, vero? Crisi, diritti umani negati, costituzione calpestata, malgoverno, cementificazione, tagli alla scuola, casta, suicidi, aziende disperate, non gestione del territorio, rifiuti, tasso di inquinamento e malattie, leggi anticostituzionali, soldi che ci sono solo per esercito, banche e fondi europei di salvataggio, o per opere faraoniche con costi assurdi…E' un disastro!!! 
I cittadini DEVONO fare qualcosa per tornare ad essere rappresentati, e i grillini, pur con tutti i loro limiti, ci stanno provando. 
Basta aspettare che arrivi l'uomo o il partito della provvidenza,  rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di cambiare il paese, non  solo con la protesta (a cosa porterà l'ennesimo movimento studentesco fine a se stesso?), ma con la proposta, entrando dove si decidono le regole. 

Molta gente ci vota per protesta, solo pochi ci danno un voto di fiducia o una mano.
Perché gli italiani sono così: ci è più facile dire NO a tutto che portare alternative concrete. 
Questo è l'atteggiamento anche della mia commentatrice. ("Forse dovremmo cominciare a pensare che è tempo di camminare da soli").
Sul tuo blog, poi,  leggo:
" I movimenti di rappresentanza dei cittadini che sono nati su tanti territori dovrebbero iniziare a emanciparsi da un personaggio così ingombrante" 
"Se si deve ripartire dal basso, lo si dovrebbe fare con sobrietà, senza dipendere da un finanziatore privato unico."

Con tutti i suoi limiti, Grillo è l'ispiratore della maggior parte delle idee che ci uniscono. 
Non ha solo messo su un portale, ma un progetto politico unitario che ridà spazio e fiducia ai cittadini. 
Con un unico logo, regole uniche e chiare. 
E  su una cosa ti sbagli, Chiara, non dipendiamo da lui per il finanziamento!  
Grillo ci dà visibilità, incoraggiamento e un progetto nazionale (altrimenti saremmo tante liste scollegate, gocce nel mare!!), ma il nostro lavoro è integralmente autofinanziato.
In campagna elettorale lui viene gratuitamente ma ogni singola spesa è sostenuta dai volontari. 
E questo non lo so per sentito dire, ma perché ci sono in mezzo. 

Siamo nel mezzo di campagne elettorali che si accavallano (locali, regionali, nazionali), con leggi ad hoc per ostacolarci, molti media contro (ovvio, vogliamo abolire il finanziamento pubblico della stampa!), molti poteri contro (ovvio, vogliamo riportare i cittadini e non altri interessi al centro della politica!!) 
Secondo me, voi che date facili soluzioni dall'esterno, non avete idea dello SFORZO EPICO che ci vuole per un cittadino non ammanicato per entrare nelle istituzioni.  Sapete cosa vuol dire lavorare giorno e notte per mettere insieme laboratori politici, programmi, primarie interne, preparare le elezioni con mille adempimenti burocratici, senza aiuti e senza un soldo? Molti di noi stanno sacrificando tutto: amici, tempo, lavoro, in questo sforzo.
A chi aiuterebbe metterci ADESSO a gestire l'indipendenza da Grillo? 
Sarebbe il solito autolesionismo miope all'italiana: anziché lavorare su cosa ci unisce ci concentriamo sui motivi di lite!?? 

Io a Beppe Grillo non sono devota, ma sinceramente grata sì, perché mi ha ridato la speranza e la possibilità che a 
sul futuro del mio paese siano delle persone oneste e pulite. 
Vivo nella quarta zona più inquinata al mondo, dove le oncologie pediatriche sono strapiene, mentre le tasche dei politici sono piene di tangenti per interrare cromo esavalente nei cantieri, ad esempio. 
La vita dei miei figli è a rischio, e da quando conosco parte dei dati che ci vengono tenuti nascosti, io il bel tempo di  "aspettare che la politica sana ritorni" (@akari74 ) non ce l'ho. 

Il Movimento 5 Stelle non è un'alternativa perfetta, ma, a mio avviso, è un'alternativa.
E non solo solo io attivista a pensarlo.


Il programma nazionale è ancora scarno Chiara? 
Vero! In effetti abbiamo bisogno di partecipazione per renderlo rappresentativo delle esigenze di un paese intero. 
Le tue osservazioni, la tua esperienza sarebbero preziose. Come quelle di tutti.

Se vi sta a cuore il paese, perché invece di sparare sentenze o bocciare tutto, non aiutate con consigli, suggerimenti, portando competenze e idee? 
Lo Stato può cambiare solo ognuno di noi si attiva, smette di essere un suddito pronto solo a lamentarsi e si trasforma in un pezzettino attivo di Stato. 
Visitate il  gruppo a 5 stelle più vicino a voi, giudicate con i vostri occhi quanto populismo e violenza c'è nel nostro progetto "rifiuti zero",  per fare solo un esempio. 
Non ce lo siamo inventati, lo abbiamo copiato dalle best pratiche internazionali. Lo fanno a S.Francisco perché non da noi? 

E se proprio non vi convince, il Movimento,  è giusto che ognuno faccia le sue considerazioni e le sue scelte.
Che vinca il migliore e speriamo bene, in ogni caso.
Io spero che i cittadini scelgano con molta attenzione e non smettano di interessarsi alla cosa pubblica dopo il voto.
Per quanto mi riguarda penso che oggi, finalmente, la legge sbarra le porte in parlamento ai condannati:  una cosa che i grillini chiedevano dal 2006. 
Se anche questo fosse il solo risultato…ne sarebbe comunque valsa la pena.

sabato 10 novembre 2012

Vanity Fair, Grillo e la democrazia


               Caro direttore,

Sono una lavoratrice autonoma esasperata dalle tasse e dai disservizi, una mamma preoccupata, e una cittadina che ha scelto di non emigrare ma di attivarsi nel Movimento 5 Stelle. Dopo anni di progetti, studio, conferenze, laboratori politici,
proposte popolari di leggi ignorate, l'unica strada per cambiare le cose ci è sembrata cercare di entrare nelle istituzioni.
Per sentirci finalmente rappresentati come cittadini.

Oggi le scrivo da lettrice della mia rivista preferita e non da addetto stampa della lista civica Brescia 5 Stelle.

Su Vanity ho letto dei vestiti della signora Grillo, e avete dato spazio alla terribile invettiva di Gad Lerner.
Al quale vorrei spiegare che la figura del "capo politico" è un ruolo di garante "formale" previsto per legge al momento del deposito  del contrassegno. E potrei magari spiegargli come è faticoso proteggere un movimento così nuovo e fragile dall'infiltrazione di doppiogiochisti, e com'è difficile, per noi volontari che ci lavoriamo di notte dopo il lavoro, preparare elezioni comunali, regionali e politiche con leggi che vengono fatte ad hoc per massacrarci (a livello nazionale e regionale).
A Lerner vorrei dire che non so se i candidati grillini al parlamento saranno i più competenti.
Ma so che saranno cittadini che hanno provato onestà e impegno sul campo e che lavoraranno sostenuti da team multidisciplinari.
E' davvero sicuro che questo sia una truffa ai danni dei cittadini peggiore di un parlamento zeppo di disonesti e incapaci o di una casta dirigente irresponsabile che ha portato l'Italia alla deriva?
Vorrei informare Giorgio Dell'Arti che Beppe Grillo non potrà ricevere alcun incarico per la formazione del governo, perché non essendo incensurato, è incandidabile. Una delle poche regole del Movimento. Regole a cui teniamo tantissimo, perché dobbiamo difenderci dal diventare come gli altri partiti.

Ma a lei, caro direttore, vorrei chiedere perché Vanity, che ha sempre dichiarato di dare spazio a tutti,
non prova a spiegare il Movimento non solo attraverso giudizi dall'alto degli esperti "informati" o dalla lettura frettolosa delle sparate di Grillo?

Venite a conoscerci da vicino, come fanno i media di tutto il mondo.
Ci sono i siti e i video dei comuni a 5 stelle, che informano con trasparenza sul loro operato e decidono coinvolgendo i cittadini con continui sondaggi.
Ci sono i consiglieri regionali che pubblicano il bilancio e i resoconti delle attività e persino i compensi dei consiglieri.
Ci sono gli attivisti instancabili nei banchetti, i laboratori civici, le raccolte di firme, le assemblee tutte in diretta streaming.
Giudicate voi quanto è democratico aprire la candidatura a consigliere a tutti i cittadini con i requisiti e poi scegliere pubblicamente i più competenti.
Siamo solo uomini e donne onesti, che fanno politica con umiltà, passione, disperazione, passando dalla passività alla partecipazione, dalla protesta alla proposta. In un paese normale tutto ciò dovrebbe essere la normalità.

Nel nostro paese il presidente del Senato dichiara tranquillamente "Fare la riforma altrimenti Grillo va all'80%".
Da quando in qua i cittadini che entrano in parlamento sono un pericolo per la democrazia?
Direttore, dimostri che il 61° posto dell'Italia per la libertà di stampa non è del tutto meritato.
E che c'è qualcuno in Italia, in grado di valutare un fenomeno non solo da un talk show o dalle polemiche sui quotidiani.

Patrizia Menchiari

Guardateci bene in faccia, siamo il PERICOLO PER LA DEMOCRAZIA! 





lunedì 8 ottobre 2012

Il demarketing degli albergatori


- Buongiorno, ci hanno regalato un cofanetto smartbox per un weekend benessere che include pernottamento, colazione, spa e trattamenti.
Vorrei prenotare per metà novembre.
- Certo, abbiamo buone disponibilità. Può accedere alla nostra spa per DUE ORE.
A che ora preferisce ACCEDERE alla spa?
- DUE ORE?
- Certo. Possiamo fare 14-16 oppure 16-1...
- Ma secondo lei, io mi sparo 300 km e un pernottamento per stare nella sua spa DUE ORE? 
E dove è il relax se devo pianificare un mese e mezzo prima a che ora mi andrà di farmi la sauna?
- Ma sa, noi nel weekend siamo pieni comunque, quindi così garantiamo ai NOSTRI ospiti il massimo della tranquillità. Comunque se non le va bene può sempre prenotare presso un'altra struttura!

1. Certo che prenoto in un'altra struttura, idiota. Così i TUOI ospiti saranno più tranquilli.
2. Cosa ti fa pensare che per la tranquillità dei TUOI ospiti io accetti di comprimere il mio weekend benessere in due ore?
3. Se sei già piena, per quale caspita di motivo hai fatto inserire la tua struttura in SmartBox?

Siamo in piena crisi.
Hotel, negozi e attività soffrono o chiudono.
E quelli che restano aperti hanno la supponenza di pensare che sia il cliente a 
doversi adattare alle loro esigenze...

martedì 25 settembre 2012

Il cancro?

Il cancro una volta era una cosa rara.
Non ne morivano giovani o bambini se non in casi eccezionali.
Invece oggi il 50% della popolazione italiana può aspettarsi di ammalarsi di cancro, prima o dopo.
CINQUANTA PER CENTO.
In alcune zone (come quella dove vivo io) il tasso di mortalità per cancro supera il 35%.
E fin qui le statistiche.
E starete sbadigliando e magari anche toccando ferro, perché lo so che sono pesante.
Adesso guardate questa foto.



Lei è Moizza.
Ci siamo conosciute in rete condividendo l'interesse per l'allattamento materno, tanto difficile in Italia (qui la sua storia).
E' morta domenica, di cancro. 
Aveva 38 anni. Suo figlio ne ha 7 come il mio.

Oggi apro Facebook e trovo il primo annuncio così.


In breve si avvicina ottobre, il mese della prevenzione del tumore al seno e fioccano le proposte di giochini stupidini al femminile: scrivi sul profilo il colore del reggiseno o la data di nascita mascherata, per "farne parlare".
Mi parte un embolo. 
Poi scatta il post su Facebook.

Posso permettermi di rammentarvi che i giochini non vi salveranno la pelle mentre una diagnosi precoce forse sì? Allora invece di scrivere sciocchezze, tenete d'occhio http://www.nastrorosa.it/ e informate le vostre amiche che a ottobre potranno farsi una ecografia o mammografia gratis. Oppure cercate la sede AIRC più vicina e chiedete già di prenotarla. 
(E i telegiornali farebbero bene a dare notizie di utilità pubblica, invece di amplificare le bimbominkiate).

Ma non mi basta ancora.
Ho bisogno di scriverne.

Perché dopo Moizza ce ne saranno tanti altri.
Perché ne conosco tanti, troppi.
Perché nella mia famiglia è già passato, il cancro, e passerà ancora, è statisticamente certo.
Perché l'oncoematologia pediatrica dell'Ospedale Civile di Brescia è piena: +8% di cancri infantili 
(la media europea è +1% all'anno).
Cazzo, l'idea di un solo bambino con il cancro mi fa uscire di senno.

E perché QUALCOSA SI PUO' E SI DEVE FARE.
Non parlo solo della diagnosi precoce, ma di prevenzione.
Certo, l'alimentazione.
Il fumo.
L'alcol.
Lo stress.
Lo stile di vita.

Scrive il mio amico Luca.
"Io penso che la sensibilizzazione vada fatta verso il basso e non verso l'alto, nel senso che non dobbiamo convincere la politica che gli inceneritori fanno male, dobbiamo convincere la gente a cambiare le proprie abitudini."

Allora come mai il cancro viene anche ai neonati, o all'amica S. che è una salutista che non fuma, fa meditazione e va in vacanza a fare trekking in Tibet?
La risposta è scritta qui: "Ambiente e Tumori." una monografia in cui alcuni medici e oncologi spiegano come l'inquinamento uccide.  
Senza se e senza ma.

E cosa produce inquinamento? 
Il traffico, gli allevamenti intensivi e i pesticidi,  certo, ma soprattutto i grandi impianti industriali.
Che danno lavoro (sempre meno), ma, soprattutto, sempre più ricchezza a pochi, sotto forma di contributi pubblici (ma finiscono pure quelli!), mazzette, ecc.
E siccome i dati sono stati occultati, mascherati, nascosti, ci prendono per i fondelli,
dicendo, ad esempio, che "non ci sono nessi tra l'inceneritore più grande d'Europa e l'aumento di tumori."

Due mesi fa sono riuscita a vedere lo sconvolgente e rarissimo documentario "Sporchi da morire", che ha messo insieme tutte le prove scientifiche mondiali dei danni mostruosi degli inceneritori.


E avrei urlato dalla rabbia.
Perché c'è stato un tempo in cui ero quasi orgogliosa dell'inceneritore più grande d'Europa.
Per anni ci hanno fatto vedere Napoli invasa di 'monnezza dicendo"mica vorrete finire come Napoli?"
Ci hanno raccontato che gli inceneritori sono "energie rinnovabili" e li hanno chiamati "termovalorizzatori".
Ci hanno detto che erano super efficienti e che non interferivano con la raccolta differenziata e il riuso dei materiali. (E invece dalle nostre parti la differenziata è sotto ai limiti fissati dalla legge, e parte di quanto raccolto finisce comunque nel mostro, per alimentare il business).
Ed erano tutti d'accordo, con i grandi oncologi come Veronesi a tranquillizzarci.
(Tranquillo lui, perché la sua Fondazione è finanziata dai più grandi inquinanti d'Italia! Bella credibilità, eh caro Umberto?).
Nel frattempo quello che si è scoperto sulle nanoparticelle ha ribaltato tutto.
Ma lo hanno messo a tacere, come hanno fatto con l'Eternit per oltre cinquant'anni, 
prima di ammettere che, sì, migliaia di morti potevano essere evitati.
Eh, scusate, ma noi dovevamo guadagnare.

Ed eccolo qui, Renzi. 
Il pupillo d'Italia.
Il nuovo che avanza. 
Un neo-comunista berlusconiano.
Che difende l'indifendibile e spara a zero sull'autorevole oncologa Gentilini.
L'UE ha parlato chiaro: divieto i bruciare rifiuti che possono essere trattati in altro modo .
Ma il rottamatore d'Italia difende gli inceneritori, perché ovviamente a Firenze ne hanno uno 
e chissà quanti bei fiorellini sputa fuori, chissà quanti problemi risolve.


Lo so che non tutto si risolverà spegnendo gli inceneritori.
E la questione è complessa.
Bisogna ripensare l'intero sistema, dagli imballaggi agli stili di consumo.
Sugli stili di consumo un pò siamo responsabili noi.
Però abbiamo eletto per proteggerci e rappresentarci dei politici
e questi politici hanno scelto di LUCRARE su tutto ciò che ci fa morire.

L'Ilva che ha, ad esempio, generosamente sponsorizzato le loro campagne elettorali (non gli bastavano le milionate indebitamente sottratte alle casse dello Stato?).
La percentuale che lo Stato si prende su alcol, fumo e petrolio.
Gli organismi di controllo (Arpa, ASL...) politicizzati e sottoposti al controllo di chi devono controllare.
Nessun incentivo all'agricoltura biologica che rispetta il terreno e non devasta.
Invece via libera a pesticidi e OGM, via libera alla cementificazione massiccia, anzi, anche lì mangiamoci un pò.

Io pretendo che la politica non guadagni sulla mia morte. 
Io pretendo che l'impresa sia libera solo se non nuoce alla salute (art.41 Costituzione).
Io pretendo che chi ho votato difenda la vita dei miei figli, non i suoi privilegi assurdi.

Adesso che ho capito tante cose non mi tirerò indietro.
Mangio biologico, uso la macchina meno possibile, produco pochi rifiuti.

E, da oggi in poi, cercherò di fare prevenzione del cancro anche dalla cabina elettorale. 




Per saperne di più:
  • L'impressionate studio sul tema rifiuti zero portato avanti dai cittadini volontari del Movimento 5  Stelle di Brescia, a cui sono orgogliosa di fornire il mio modesto aiuto. 
  • Il lavoro straordinario di altri volontari, gli attivisti della Rete Antinocività Bresciana,  la prima rete tra comitati di cittadini attiva a difesa dell'ambiente e della salute. Uomini e donne che anziché fare politica da Facebook si fanno un mazzo così per cambiare le cose. E a volte ci riescono. 

POST SCRIPTUM
1. Grazie a MaryG per il suo commento che condivido in pieno: la politica siamo anche noi e tutte le nostre scelte!

2. Un altro commento ha accusato il post di essere politicizzato

Quindi il SUV di Grillo (dato che lì va a parare l'articolo, fornendo il link al movimento 5 stelle) sputa fiorellini ed emana brezza alpina. Mi dispiace la chiusura, che rende politicizzato l'articolo e perché, per l'appunto, indica un movimento che ha a capo un grande inquinatore.

Il mio post parlava di responsabilità pubbliche in materia ambientale, quindi, sì, era politicizzato.
Nei due movimenti che ho citato ci sono persone di tutti i tipi, con macchine di tutti i tipi, persone magari non perfette ma che si stanno sbattendo come dannati per migliorare la situazione.  
Non so cosa c'entri Beppe Grillo, non mi interessa che macchina ha, visto che 
1.non l'ha comprata con i miei soldi 
2. può anche aver detto immense castronerie ed essere incoerente (e, soprattutto, essere trai più grandi inquinatori al mondo, come è noto :-) !) ma non è eletto né candidato. 






sabato 8 settembre 2012

Ribelle

Mi ero ripromessa di coltivare la leggerezza per affrontare la pesantezza del periodo.

Niente di meglio che andare con tutta la famiglia al cinema, spettacolo pomeridiano infrasettimanale, a vedere un film uscito da 24 ore: il nuovo cartone Disney-Pixar, "Ribelle".

-Ozzi fono ftata blava e allola la mamma mi polta al ZINEMA!
- Davvero! e cosa vai a vedere?
- LIBELLE! 

 
Non avrei potuto trovare titolo migliore per il battesimo cinematografico di Valentina, che si è emozionata tantissimo per l'impatto scenico multisensoriale della multisala. 


Ma le ci vorranno anni per poter apprezzare le implicazioni socio-culturali di questo film. 

Già, perché c'erano una volta le principesse più o meno addormentate che esprimevano la loro personalità cantando agli uccelli (no, non è una sottile metafora!) e facendo le pulizie, in modo coatto (Cenerentola) o su base volontaria (Biancaneve per sdebitarsi dell'ospitalità nanesca., Aurora nella casa delle fatine). Il loro obiettivo nella vita era sposare un principe con cui vivere feliciecontente. Per SEMPRE.
Poi arrivarono le principesse che osavano sfidare il volere paterno (la Sirenetta), ma, pur di sposare il 
principe erano comunque disposte a subire menomazioni fisiche.
Poi arrivò Belle, fanciulla non solo bella e buona, ma anche intellettuale e coraggiosa. Ma per poter accedere a una libreria principesca dovette sposarsi nientepopodimenoché una Bestia (o principe diversamente azzurro). 
Rapunzel vuole fuggire dalla torre e dai vincoli di un amore materno passivo-aggressivo, non per sposare un principe ma per inseguire un sogno.
Anche lei, però, finisce per realizzarsi sposandosi, per di più nemmeno con un principe ma con un pregiudicato (poi riabilitato come principe consorte).
Più o meno la stessa sorte toccata a Jasmine, scappata dal padre per poi impalmare Aladino.

Nei cinquant'anni intercorsi tra la prima e l'ultima di queste eroine cinematografiche, le donne hanno smesso di dare il meglio di sé solo attorno al focolare,  e sono diventate soldati, astronaute, presidenti. Sono più brillanti dei maschi negli studi e, secondo alcune ricerche, anche sul lavoro, nonostante le pesanti discriminazioni di cui sono oggetto in tutti i campi e in tutte le culture.

Eppure il messaggio trasmesso alle bambine ha continuato ad essere: sposati un buon partito e sei a posto. (E' questo il consiglio che le ragazze italiane si sono sentite rivolgere persino dal loro presidente del consiglio, a cui veniva chiesto come poteva sopravvivere una giovane e brillante precaria). 
E, piuttosto che restare single, sposati pure un bandito, ma sposati, per l'amor del cielo!
Merida, la rossa protagonista di "Ribelle" (il titolo originale è "The brave", ovvero "coraggiosa", ma in Italia, evidentemente, il confine tra bamboccione e anarchico-insurrezionalista è sottile), è la prima principessa disneyana che non aspira a sposarsi, ma solo a essere sé stessa. 

Merida non solo ha il coraggio di sfidare le convenzioni, scalare scogliere e sfidare i capi dei clan a tiro con l'arco, ma, nel corso della storia, ha il coraggio anche di riconoscere i propri limiti e assumersi le responsabilità dei propri errori cercando con tutte le forze di porvi rimedio. Nella storia, la parabola della sua maturazione, da adolescente egoista a giovane donna responsabilizzata. 
E finalmente libera di seguire le proprie aspirazioni.

Come ha scritto Wonder-Chiara di Machedavvero, è sorprendente, nel film, l'assenza di una storia d'amore: "...quasi un sollievo, uno scollarsi da un copione che vede il 'vissero felici e contenti' come morte naturale di qualsiasi storia coinvolga una ragazza."

Oltre alla straordinaria qualità dell'animazione e alla musica bellissima, mi ha stupito, inoltre, l'assoluta assenza di figure maschili di rilievo.

Nei vecchi film gli uomini erano o padri buoni (spesso morti prematuramente), cattivoni o principi bellocci a cavallo. Poi si sono aggiunti i delinquenti sexy o le bestie da redimere.

In Ribelle il cattivo è un orso, e i maschi sono una manica di bamboccioni brutti e piuttosto scemi, volgari, triviali e primitivi. Si salva il bonario bestione del re-papà, ma privato di qualsiasi autorità: i pantaloni in casa (per così dire) li porta senza dubbio l'inflessibile regina Elinor.

Se da un lato la buona notizia per le bambine è: "segui la tua strada, non devi sposarti un principe per essere felice", allo stesso tempo l'ammonimento è "...anche perché non ci sono più i principi di una volta".
O forse non ci sono mai stati?

mercoledì 5 settembre 2012

The mom's song

Fino all'una in piedi per preparare la riunione con il cliente.
Sveglia alle 7. Fino alle 13 impegnata in un confronto full immersion.
Progetto impegnativo, ma interessante.
Torno a casa.
Cambio turno.
Mentre io discutevo di cose interessanti con adulti interessanti nella bellissima sala riunioni
di una bellissima cascina ristrutturata, sede dell'azienda interessante,
del baby-watching si è occupato Marito A.M.
Che ha svolto il suo compito come comanda il suo DNA maschile: concentrandosi su quest'unico task
alla volta che gli è concesso (e/o ha voglia di) portare a termine.

Come posso dirlo, visto che non c'ero? 
Per arrivare in cucina mi devo paracadutare nel portico perché l'accesso dalla sala è completamente occupato da una gigantesca pista di trenini, completa di tunnel e sopraelevate.
Il tappeto (150 x 240 cm) è completamente coperto di sorpresine degli ovettikinder.
La lavatrice lampeggia inutilmente da ore con il suo carico di panni umidicci da stendere.
Nel water galleggia chissà da quanto tempo uno stronzetto puzzolente.
Il lavandino trabocca di piatti sporchi.
La lavastoviglie è da svuotare.
Il pavimento della cucina è un tappeto di briciole.
Devo iniziare a pulire questo cess...
-MAMMAAAAAA. La Tina mi disturba!
Devo mandare al cliente interessante il report della riunione interessan...
- MAMMAAAAAA. 
Devo chiamare il tappezziere. E il tipo del giardi...
- MAMMMAAAAA. Devo fare la cacca!!!
E devo passare in lavanderia. E prenotare la pizzeria per dom...
- MAMMAAAAA. Mi metti Nemo?
E studiare il sito della regione per vedere se posso farmi finanziare il corso che ho deciso di regalarmi...
- MAMMAAAA.Mi metti l'acqua nel facchetto dei pessi (=sacchetto dei pesci)? 

OK. Step numero uno per non impazzire di qui a stasera: mettere a dormire la piccola:
un paio di ore di pace con un 50% di interruzioni in meno aiuterà a preservare la mia salute mentale.
Le concedo la nanna nel lettone.
Coccolina.
-Mamma bla bla bla 
Storiella.
-Mamma bla bla bla 
Adesso dormi.

-Mamma bla bla bla 
ADESSO BASTA, DORMI!!!
Ricordo solo carezze, sospiri, manate appiccicose, qualche culata in faccia e poi il dolce oblio.

Mi sono addormentata in parte a lei. 
Dopo un numero imprecisato di minuti apro gli occhi.
Lei occhi sbarrati mi fa un sorriso furbissimo e dice:
"Adeffo è finita la nanna, poffiamo andle a zocale?".
Mi rendo conto che nessuno stamattina l'ha svegliata ad un orario decente, quindi le probabilità che si addormenti sono statisticamente inferiori alla eventualità che TheQueenFather  diventi editorialista anche per Famiglia Cristiana.

O.K. No panic. Ho bisogno di un caff...
- MAMMAAAAA. Mi tlovi il pinguino di quetta macchinina?
Un attimoooooo.
Dammi. Un. Attimo. Di. Tregua.
Vado al bagno e improvvisamente anche a lei scappa pipì.
- Mamma...
- Dimmi.
- Ma perché la tua patata HA I CAPELLI?
Adesso mando  quella mail urge....
- MAMMAAAAA!!

Va bene. Inutile illudersi. 
Finché le stramaledette vacanze estive di 90 giorni non saranno finite. COMPLETAMENTE.
Finché l'inserimento alla materna non sarà successfully accomplished.
Finché la benedetta mensa non sarà attivata (e dio solo sarà perché ogni anno l'inizio della scuola coglie tutti impreparati e ci mettono un cazzutissimo mese prima di rodarsi. Eppure poi a maggio gli cade la cazzuola di mano con largo anticipo!).
Finché non esisterà la parità dei ruoli genitoriali e/o domestici.
Finché non avranno il loro profilo Facebook e le chiavi di un veicolo a motore....
è perfettamente inutile sperare di poter essere - contemporaneamente- 
una mamma, una casalinga E ANCHE UNA PERSONA CON UNA SUA VITA. 

Ma come, dirà il lettore attento, non avevi appena finito di cantare le lodi della nuova indipendenza,
del miracolo dell'uscita dalla prima infanzia?
Si, ma quello era giorni fa. 
Secoli fa. 
Perché con i figli ogni passo in avanti si paga con due o tre indietro.
E oggi i miei figli mi devono far purgare le ore di assenza concentrando tutte le loro capacità di stalking onde recuperare una dose tripla di attenzioni.

E va bene, lo avete voluto voi.
Ora innesto la modalità: 
"madre presente: ON"- "persona umana con degli interessi extra-domestici e un briciolo di privacy:OFF"
Volete le mie attenzioni, carini?
Adesso vi seppellirò sotto un'ondata di contro-stalking materno.

-Staccati dalla playstation.
-Hai fatto i compiti?
-Ohhhh che bravo, come hai scritto bene.
-Mettiti le ciabatte.
-Lascia stare tuo fratello.
-Butta la cartaccia del gelato.
-Fai un'altra pagina di compiti.
-Lascia stare tua sorella.
-Tira l'acqua.
-Dove sono finite le tue ciabatte?
-Non travasare l'acqua dei pesci sul tappeto.
-Ma non hai ancora buttato la carta del gelato?

Devo tradurre e imparare a memoria the mom's song. Ve la ricordate? Un capolavoro!!



Ha funzionato. 
- Bambini!! Venite a fare merenda?
Si sono volatilizzati. Spariti.
Lasciandomi qualche minuto per scrivere questo post.

Meno cinque giorni all'inizio di una delle due scuole. 
Va bene, mi arrendo. Lo champagne E' in fresco.

domenica 2 settembre 2012

Lavoro minorile.

E' stata a prendere le uova delle galline con il nonno.
E' tornata poi mi ha annunciato, garrula, che usciva di nuovo perché la nonna la aspettava.
Ed è sparita con un secchiello in mano.
Poi ha travasato pesciolini di gomma da un catino all'altro, ripercorrendo, con pathos, la straziante separazione tra il pesciolino Nemo e il suo papà.
- Nemoooo!! Papà, aiuto...Lesisti figliolo...Papàààààà...
Poi è sparita di nuovo, per andare a guardare un cartone (Sì, ANCORA Nemo).
Infine è tornata e ha annunciato che doveva andare "in camela sua".

L'ho seguita in silenzio, e l'ho spiata mentre, risoluta, rovesciava il cestino dei pupazzetti, sempre parlando ad alta voce.
- Ma dove si è cassato? Eccolo qua! Amisi, amisi, ecco Elfi, adesso dobbiamo zocare tutti insieme...
All'improvviso si è interrotta, ha girato di scatto la testa e mi ha detto:
- Sao mammina!
- Ciao, vieni qui a darmi un bacio?
- Eh, no- ha scosso la testa, seria. - Adesso non posso ploplio, ho da fale.
Ho fatto una faccia delusa.
- Dai, mamma. Non fale così. Lo sai che io devo semple zocale. E' il mio lavolo!
Occheiiiii. Adesso veno e ti do un basino. Pelò poi non mi INTELLOMPELE più, va bene?

Valentina, 3 anni.
Ha la sua camera, i suoi giochi, il SUO LAVORO (!), la sua vita.
Ha persino ricevuto una cartolina dal mare dalla sua amichetta Matilde, cosa per cui si è vantata un sacco.
E' socievole e solare, ma esattamente come il resto della sua famiglia,
adora immergersi nei suoi progetti ed essere lasciata in pace.
Tanto che, dopo anni di stalking ai danni del fratello, capita che sia lui ad essere allontanato da lei, qualche volta (Lassami in pase, adesso! Vattene alla tua cameletta!).



C'è stato un tempo in cui ho sofferto della sua eccessiva dipendenza psicofisica da me.
Questo tempo è passato.
Adesso è fiorita, uscita trionfalmente dalla prima infanzia.
E io mi godo ogni progresso, e gongolo nel riappropriarmi, pian piano, dei miei spazi vitali.

P.S.1
Meno una settimana all'inizio della scuola. 
Gli altri anni a quest'ora avevo iniziato il conto alla rovescia e messo in freddo lo champagne da stappare. E invece a 'sto giro quasi (quasi, eh!) un pò mi dispiace...
Intanto siamo passati da 38 a 12 gradi in due giorni.
Sulla festa grillina si è abbattuto un nubifragio di tre giorni, ma è stata un'esperienza bellissima, che mi ha lasciato un sacco di energia positiva...Vedremo di impiegarla al meglio!!

P.S.2 Questo è il mio post numero 200!

martedì 28 agosto 2012

Emozioni di fine estate

Più di un mese senza scrivere un solo post.
Tanti post ancora dentro di me, ma è quasi settembre e quei post si trasformeranno, se va bene, in recensioni su Tripadvisor.

Agosto è stato un mese lento, lungo e caldo, allo stesso tempo vuoto e pieno.

Vuoto perché ho trascurato lavoro, computer, cellulare, impegni socio-ecologici.
Sono stata disorganizzata, spettinata, struccata, svestita, scoordinata, deconcentrata.
Ho intenzionalmente evitato di leggere troppe notizie, ho accantonato le preoccupazioni economiche e politiche, sono stata volutamente leggera e vacua dopo tanti mesi di pressione e di impegno.

Pieno perché non ci siamo fatti mancare amici, lezioni di nuoto, sessioni di tango, cene, feste di paese, gite a parchi di divertimenti o al lago, lunghi bagni in piscina, pic nic in giardino, serate a guardare le stelle, pulizie straordinarie della casa e liste piene di propositi autunnali...

Ho incontrato la mia amica-blogger Chiaradinome per una pizza sul lungo-lago
e ho spulciato a lungo la lista di nascita di EroLucy fino a trovare un pensierino per la sua Piccy.
(Ed è di oggi il suo commovente post di ringraziamento che mi ha riempito di gioia!)

Ho acquistato (compulsivamente) da Amazon e poi letto con il mio Kindle un sacco di libri e libracci (sì, anche la stupida trilogia delle 50 sfumature, e il bello di invecchiare è che non me ne vergogno affatto! Mi sono divertita a e svagata in barba all'Italia che si spaccava nei soliti inutili giudizi pseudo sociologici!).

Ho cucinato vagonate di verdure bio, preparato ghiaccioli di frutta, pesti, paté e tiramisù dietetici,  sperimentato nuovi alimenti, come la quinoa e il seitan e ho iniziato a sistematizzare le mie nuove conoscenze alimentari (grazie alle quali io e marito A.M. abbiamo anche perso un bel pò di kg superflui!) riorganizzando appunti e ricette...

I bambini hanno giocato, giocato, giocato allo sfinimento, crogiolandosi nell'assenza di orari e di limiti alla loro fantasia.
Ci siamo goduti a pieno le vacanze anche in casa, visto che abbiamo la fortuna di abitare in un posto che, d'estate, è come un luogo di villeggiatura.




E adesso, come ponte tra tutta questa goduria vacanziera e il ritorno alle responsabilità, stiamo dando una mano nell'organizzazione della prima festa del Movimento 5 Stelle
Grillo può piacervi o starvi sulle balle.
Ma qui c'è un paese allo sfascio nelle mani di una casta di corrotti, disgustosi, pagliacci e incapaci.
E quando sono sobri e capaci (o meglio "tecnici") sono asserviti agli interessi spaventosi di banche e multinazionali, e ci raccontano che, "per il bene del paese" devono fare a pezzi il paese e venderlo al migliore offerente.
E' ora che la democrazia (= potere del popolo) torni ad avere un senso. 
I candidati del Movimento non politicamente vergini, incensurati, rinunciano ai rimborsi elettorali, si impegnano a dimettersi immediatamente nel caso in cui perdano questi requisiti.
Questo sulla carta (e non è poco).
Se poi vai a conoscerli di persona, trovi cittadini di buona volontà che non si limitano a lamentarsi su Facebook, ma si rimboccano le maniche e si attivano per cambiare le cose.
Laboratori di studio e di cittadinanza attiva, progetti concreti per formare i cittadini, contrastare gli abusi. E, infine, qualche coraggiosa candidatura. Perché il vero senso della politica non è un percorso di ruberie e privilegi, ma sacrificare il proprio tempo libero e la propria famiglia per offrire le proprie competenze al servizio della collettività.

Ci aspettando tempi pesanti.
Ma ho fatto il pieno di leggerezza e cercherò di trattenerla dentro di me il più a lungo possibile!!

domenica 22 luglio 2012

Di rientri dalle ferie geneticamente immodificabili.

Il rientro dalle ferie visto da lui: Toglie le bici da porta pacchi.
Estrae i bagagli dall'auto (e li pianta lì).
Si gingilla mezz'ora nell'arduo dilemma: tagliare il prato o no? (Appena decide che ce la può fare inizia a piovere). 
Si fa un bel bagno rilassante. 
Scavalca una valigia per non inciampare.
Si prepara e si beve un bel caffè.
Sceglie un paio di film per il bambino.
Appena la figlia si sveglia la parcheggia dalla nonna.
Mette nel suo cassetto un paio di mutande e quattro calzini puliti.
Scarica tutte le fotografie delle vacanze sul PC.
Apre la corrispondenza e abbandona le buste sventrate sul tavolo. 
Aiuta a portare su la spesa e poi si dilegua.
Trascorre quarantacinque minuti a costruire una torre con i legnetti Kapla insieme al primogenito
Inizia guardare "Cast Away" in inglese con il figlio, con traduzione simultanea (tanto ci sono dieci minuti di dialoghi in tutto il film) spiegazione dei passaggi difficili.
Viene a cena canticchiando felice: è bello essere nuovamente a casa!!


Il rientro dalle ferie visto da lei:
Apre i bagagli ed effettua una raccolta differenziata dei rifiuti vestiti: da smerdare lavaggio intensivo, mediamente puzzolenti  lavaggio delicato, passabili da riporre nell'armadio (anzi in quattro diversi armadi in quattro diverse stanze).
Fa partire la prima lavatrice e constata che restano ancora 4 metri cubi di biancheria di lavare e stirare: occhio e croce ne avrà per dieci giorni, e potrà fare una lavatrice per ogni colore dell'arcobaleno senza paura di non raggiungere il pieno carico. Che casalinga fortunata, potrà anche risparmiare sui foglietti acchiappa-colore!
Svuota borse, borsine, borsette e ripone 275 oggetti nei loro posti.
Fa il bagno alla figlia.
Mette a dormire la figlia.
Interrompe tre volte una doccia furtiva per accorrere ai capricci della suddetta figlia. 
Si infila il primo straccio che trova, arriva all'ipermercato e procura una tonnellata di spesa (e riesce anche a comprarsi una gonna ai saldi).
Mette a posto una tonnellata di spesa (nel frattempo, per unire l'utile al dilettevole, telefonata fiume con la mamma e aggiornamento gossip). 
Stende la prima lavatrice e fa partire la seconda. 
Approfittando di un attimo di pace in casa accende il PC, fa capolino su Facebook, processa 450 email e risponde alle più urgenti.
Inizia mentalmente a comporre l'incastro di emergenza: eh, sì, perché nelle prossime due settimane
dovrà lavorare tantissimo per chiudere due progetti, ma questo non la solleverà dal management domestico, inclusi gli extra post- rientro e le due tenere creature in vacanza ancora per uhm...cinquanta giorni? 
Aiuta la piccola a tirare fuori i suoi giocattoli, e un minuto di distrazione è fatale per constatare che TUTTI i giocattoli sono stati gioiosamente disposti sul pavimento.
Stende la seconda lavatrice (non prima di aver tolto i primi panni già asciutti), constata che il carico di roba da lavare è giù aumentato. Smadonnna e carica la terza lavatrice. 
Ripensa languidamente ai lunghi bagni in mare e ai lussi della vacanza, come le ore di lettura solitaria in pineta, in cui ha divorato quattro romanzi, cinque riviste e due racconti. 
Ripone i panni già asciutti.
Va a vedere la torre Kapla del primogenito complimentandosi vivamente per la bellissima opera.
Prepara la cena sana, dieteticamente bilanciata e differenziata in due menù (menù 1: "in crescita e schizzinosi" e menù 2 "ciccioni e neo-salutisti").
Scarica la terza lavatrice e constata che non sa dove stendere la quarta, ma la fa partire lo stesso. 
Apparecchia, pensando che stasera dovrà iniziare a lavorare. 
Serve la cena pensando che è già stanca e che non vede l'ora di non sa bene cosa, dato che la prossima vacanza è una meta troppo lontana.
Inizia a sparecchiare e ricorda che, secondo il dott. Grey, autore di "Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere" le donne devono condividere le proprie frustrazioni  emozioni per produrre ossitocina e ridurre lo stress. 
Scrive il suo post di getto producendo un sacco di ossitocina nonostante la piccola sulle ginocchia che guarda "Pingu" sullo stesso monitor e, in contemporanea, si toglie le mutande e spaciuga con un burro cacao trovato in giro (precoci segnali di multitasking compulsivo).

E, infine, maledice il suo patrimonio genetico che la rende schiava (di senso del dovere, responsabilità e abilità multiple e contemporanee) e invidia la semplicità strutturale del suo compagno, geneticamente predisposto ad affrontare, con molta calma, un solo problema alla volta. 
O anche nessuno.

venerdì 6 luglio 2012

Care Maestre

Care Maestre dei miei figli.

Mentre impacchetto le ultime cose per il mare, il pensiero vola all'anno trascorso.
Un anno densissimo di impegni, di sfide, anche di emozioni, di cambiamenti, di conquiste.

Da settembre a giugno, ogni giorno, i miei figli hanno trascorso con voi maestre quasi più tempo 
che con me. 
E mai un solo giorno, nemmeno una volta, se ne sono lamentati.
Dall'inizio alla fine sono venuti volentieri, con il sorriso.

Il grande ha spiccato il volo: dopo cinque anni di asili vari è diventato uno scolaro.
Ha imparato un sacco di cose nuove, ha stretto nuove amicizie e consolidato antiche conoscenze,
si è innamorato e si è sinceramente affezionato alle sue insegnanti.
Tanto che, dopo pochi giorni dell'orribile e mal gestito CRE del Comune, mi ha confessato la sua nostalgia per i suoi compagni e per le sue maestre, soprattutto per la maestra Anna, che ha lasciato un segno profondo nonostante le sue assenze per malattia. (Anzi, probabilmente anche grazie a quelle assenze: perché a sette anni sei già in grado di esercitare il tuo senso critico e a fare il confronto tra la tua maestra e quella esaurita di supplente che suona il fischietto in classe senza riuscire comunque a farsi ascoltare).




La piccola ha trascorso un anno bellissimo: cavalli, fattorie, piscine di palline, le sue amichette del cuore, le recite, mille giochi e mille avventure. E ha voluto davvero bene alle sue Maeftle, la Maeftla Matta (=Marta) e la Maeflta Olnella (=Ornella).
Ha voluto bene, perché a tre anni conta solo l'oggi, e a settembre quando le incontrerà farà forse la timida, e questo anno di nido farà sempre parte di lei, ma lei non se ne ricorderà.
Il passato sarà passato. Per lei, ma non per me.

Io mi porto nel cuore tutte le maestre dei miei figli. 
E anche se sto imparando a gestire le mie psico-paranoie con gli addii, salutando la fine di ogni ciclo scolastico con meno magoni, sono giorni che penso che non sono riuscita a salutare Marta e Ornella.
E siccome faccio tanto la spavalda, ma in fondo sono una patetica dal cuore di burro, l'idea di non aver salutato Marta e Ornella mi dispiace.
Mi dispiace rendermi conto che, forse, ho inconsciamente eluso gli addii.
Perché mi commuove l'idea che ho chiuso con gli asili nidi.
Perché odio gli addii, ve l'ho già detto.
E perché Marta e Ornella mi mancheranno.
Perché Marta e Ornella mi hanno regalato tanta tranquillità, mi hanno insegnato tante cose dei miei figli.

Ma mi commuove anche l'idea che dopo tanti, tantissimi anni di lavoro, di questo lavoro, si possa avere ancora l'entusiasmo per inventare, sperimentare, innovare. 
Coccolare, parlare, ascoltare, insegnare, cantare, saltare, decorare, accogliere, educare, accompagnare. E poi ricominciare tutto da capo, dopo un anno o dopo un ciclo.

E allora, Ornella (che forse sbircerai ancora il mio blog) e Anna (che forse inviterò sul mio blog),
voglio dirvelo così, protetta dalla scrittura ma anche in modo pubblico e plateale.
Voglio dirvi quanto vi ringrazio, quanto vi stimo, quanto vi apprezzo. 
Perché dopo trent'anni e passa avreste anche ragione ad essere un pò stanche e un pò stufe.
Ma, se lo siete, non si vede minimamente.
Siete professioniste instancabili, ma, soprattutto, donne che fanno il loro lavoro con amore.
E quando il tuo lavoro ha a che fare con persone, soprattutto persone piccole,
la passione fa la differenza. Lascia il segno, si incide nel DNA.
Quindi grazie.
A Ornella, a Marta, ad Anna, alle sue colleghe, e a tutti gli insegnanti che, in questo paese votato al suicidio morale, culturale e demografico, sono i veri eroi quotidiani. 
Sottopagati, sottostimati ma, comunque, impegnati in una delle poche missioni per cui valga la pena di impegnarsi: la trasmissione di valori, conoscenze, idee, educazione ed emozioni.

Buone vacanze, care Maestre!

giovedì 5 luglio 2012

Vacanze? Less is more.

Niente partenza intelligente: quando si parte si parte, quando si arriva si arriva. 
Niente vestiti belli. Anzi, niente vestiti: il costume e due straccetti bastano.
Niente trucco.
Niente gioielli.
Niente cellulare.
Niente PC.
Niente FaceBook.
(= niente foto di cani trucidati, niente aggiornamenti sulle ultime truffe dei politici, niente vignette demenziali, niente appelli per cose tristi, niente sterili discussioni sulle bacheche).

Niente riunioni, corsi, appuntamenti, impegni sociali.
Niente quotidiani, niente notizie, niente arrabbiature.


Niente hotel.
(= Niente orari.
Niente colazione con croissant strabordanti di grassi idrogenati e poi ti chiedi come mai non sei dimagrita pur facendo dodici bagni al giorno.
Niente sgomitare in quattro appiccicati come sardine in una stanza grande come la mia lavanderia - bagno incluso.
Niente "bambini dobbiamo correre a fare la doccia altrimenti arriviamo tardi per la cena".
Niente "per favore raccattate i giochi che deve passare la signora delle pulizie".
Niente abbuffet di antipasti unti per cui sgomitare o altrimenti aspetti il prossimo giro e intanto ti ingozzi di pane - e nemmeno integrale.
Niente ascensori da aspettare.).

Niente hotel PER BAMBINI (per chi si fosse perso l'ultima puntata).
Niente pupazzi-orsi che ti piombano in camera alle 8 del mattino senza riuscire a strappare nemmeno un sorriso ai figli,  per dilettare i quali - con i suddetti orsi- tu hai pagato una follia, sentendoti doppiamente pirla.
Niente continui e frustranti pressing per ammortizzare l'animazione ("su tesoro, vai alla caccia al tesoro, schiodati dalla mamma per un quarto d'ora da bravo!")
Niente schiamazzi di minorenni cafoni a tutte le ore del giorno e della notte.
Niente cene con gli occhi fissi al monitor che supervisionano l'area giochi.
Niente ombrellone, che costa per due settimane come comprarsi venti ombrelloni ma di quelli belli.
Niente automobile. Per due settimane possiamo parcheggiarla e usare le bici o le gambette.


Mi accontenterò di:
mare,
sole,
pineta,
sonno libero,
familiari q.b.,
un kindle pieno zeppo di cose interessanti da leggere.

Le mie imminenti vacanze saranno all'insegna del "Less is More".








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P.S. Per compensare la pigrizia a cui sto per abbandonarmi, vinco la mia abituale inerzia in tema di self-promotion del blog. (Siccome passo la vita a pensare a strategie promozionali, sono ovviamente pessima nel promuovere il MIO blog, e anche nel curare le PR nella blogosfera. Ma campo d'altro).
E insomma su assist di Chiara, la mia talent-scout e agente... questo post partecipa al blogstorming!)

mercoledì 27 giugno 2012

Italia-Germania.

Non ero ancora nata nel 1970 quando ci fu la partita del secolo.

Però non dimenticherò mai LA partita della mia vita., Italia-Germania 3-1, durante Spagna 1982, 
il mundialito di calcio che da novenne spensierata mi aveva
coinvolto ed emozionato come forse nessun'altra gara nella mia vita.
Io e mio fratello eravamo ospiti dello zio Bob nella nostra prima vacanza senza genitori. 
Le urla, la gioia, il fiume di folla in una Firenze torrida, mio fratello che toccava le tette alle amiche dello zio nella DueCavalli decappottabile verde.
Da allora, pur non amando particolarmente il calcio, ho sempre seguito i campionati internazionali,
perché fanno parte della mia storia, della mia cultura e perché vi associo ricordi bellissimi di partite viste in compagnia nei posti più disparati.


Nel 2006 ancora Italia-Germania. E c'era anche il piccolo Ale a tifare con noi.
Come non ricordare l'arroganza dei crucchi e il gusto incredibile di avergli scippato la finale contro i francesi ?  (E sui francesi si potrebbe aprire un altro capitolo...)















2012. C'è l'Europeo di calcio. 
Sono nauseata da tante cose.
La politica nazionale e internazionale.
Il calcio corrotto.
La strage di cani ucraini.
La ben peggiore questione della prostituzione femminile denunciata da FEMEN (ma ignorata dagli attivisti FB che fanno invece girare decine di foto splatter di randagi trucidati).
Per cui mi suscita una risata a denti stretti questa vignetta:



Ma la semifinale è Italia-Germania, e io non me la perderò.

"E invece non dovresti guardarla"mi redarguisce un'amica su Facebook.
"Il calcio e l'esempio lampante di quanto va male l'Italia e di quanto sono imbecilli gli italiani che per una ventina di calciatori strapagati e nonostante questo anche imbroglioni, ci si inebetisce dimenticandosi di come il nostro paese sta andando a rotoli....e poi lamentiamoci che le cose vanno male che i politici rubano....siamo i primi noi che premiamo uno sport corrotto e che ruba anche i nostri soldi...mi da fastidio il mondo calcio ma ancora di piu' gli italiani che non sono in grado di capire quanto questo entusiasmo di mezza estate sia solo a vantaggio di continuera' a fare i propri porci comodi".

Tutto vero. MA.

Il mondiale del 2010 insegna che i nostri imbroglioni in mutande sono anche capaci di fare ricche figuracce in competizioni internazionali non corrompibili, 

Io non sono inebetita, non mi dimentico che l'Italia va a rotoli e mi impegno attivamente, nel mio piccolo, per cambiare le cose. Una partita non fa di me una qualunquista, dai.

Sono italiana, nel bene e nel male. E tra tutti i difetti italici, non rinnego i miei sentimenti AMBIVALENTI verso la Germania. Io provo una ammirazione e un'antipatia insopprimibili verso i primi della classe, i tedeschi
Ordinati, ricchi, efficienti.  
Razionali, ecologici, determinati.
ANTIPATICI.
Sì, i tedeschi mi sono antipatici.   
Non solo perché erano sempre i primi ad accaparrarsi la colazione, gli ombrelloni e i tornei di freccette nei villaggi vacanze.                                                                                                               
E non certo  perché siamo in scacco della Merkel, antipatica cancelliera-professoressa.                                                                                                                    E dovremmo aver risolto l'atavica ostilità bellica 70 anni dopo l'Olocausto 
(l'infamia dei fascisti e i nostri disgustosi voltafaccia non furono certo da ammirare).
                                     
Ne ho conosciuti di tedeschi, e con molti ho avuto anche un bellissimo rapporto.                            
E quindi non è un pregiudizio: tutti i tedeschi che ho conosciuto manifestavano un malcelato, (condivisibile ma pur sempre ANTIPATICO) spirito di superiorità. 
Soprattutto sulla italiota dabbenaggine. 

Ma, proprio perché sono italiana, e quindi un pò pierina inside,
domani sera mi gusterò Italia-Germania senza vergogna.
In privato, in modo da poter anche essere politicamente scorretta per una volta. 
Magari con una bella birra tedesca, e perché no, con una pizza napoletana. 

Che vinca il migliore, certo.
Ma che gusto se perderà la Germania!