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martedì 31 dicembre 2013

L'anno che verrà

Da stamattina la mia home page di Facebook trabocca dei soliti pensierini di fine anno: bilanci, propositi, oroscopi, lagne…
E, all'improvviso, mi torna voglia di mettere in ordine i pensieri su una pagina di blog, attività terapeutica che ho smesso di fare da tanti, troppi mesi.
Perché non è uno stereotipo, un nuovo anno simboleggia una pagina bianca, una proiezione verso il futuro: cosa potremo, vorremo, saremo capaci di fare? 
Ma prima di pensare al nuovo anno, bisogna chiudere i conti con quello che passa, una sorta di rito catartico.

Per me il 2013 è stato l'anno dell'impegno attivo.  
Per tutta una vita la parola "politica" è stata per me repulsiva, sinonimo di intrallazzi, lotte di potere, ruberie.
E invece, una volta scoperto che se non ti occupi di politica stai comunque lasciando che la politica si occupi di te (e dei tuoi figli),  attivarsi è stata un'urgenza impellente, dolorosa, faticosa, gioiosa.

Impellente perché o cerchiamo di riportare i cittadini (onesti) nelle istituzioni o non ci rimarrà alcuna speranza che questo paese alla deriva possa ospitare la nostra vecchiaia e la vita dei nostri figli.

Dolorosa perché più sai più vorresti non sapere. Nel corso dell'anno i nostri amici nelle istituzioni ci sono entrati, e abbiamo capito meglio il livello di degrado, di corruzione, di marciume in cui versa lo Stato italiano, dalla presidenza della repubblica in giù, fino all'ultimo cittadino. 
Quello che non esita a buttare la sua immondizia per strada invece che nel cassonetto, quello che sa solo lamentarsi e non esita a truffare il prossimo o la collettività quando può. 
Ogni cittadino è un sessantamilionesimo di Stato,  e quanti ce ne sono di opportunisti, di ipocriti, di parassiti, di furbi?

Faticosa, perché si è presa tanto, tanto tempo. Risorsa rara e preziosissima per genitori lavoratori autonomi, già compressi tra i mille impegni dei figli, della professione, della famiglia. E così non c'è più stato tempo per fermarsi a raccontare la vita nel blog, al massimo un tweet o un post al volo su FB.
Ma, soprattutto, non c'è (quasi) più tempo senza pensieri, preoccupazioni. 
Le brutte notizie ti rincorrono sullo smartphone, per la strada, nei racconti della gente.

Gioiosa, per partire dal nulla e raggiungere il 25% dei voti senza appoggi e senza soldi, è stato un percorso anche esaltante.
Abbiamo lavorato con tanti nuovi amici, (per la verità ben lontani dallo stereotipo del grillino, intransigente, ottuso e incapace di dialogo). Siamo orgogliosamente onesti, quello sì ("moralisti del cazzo" ci ha urlato un parlamentare di destra in aula) e in questo paese di CettoLaqualunque siamo noi gli strani, quelli da guardare con diffidenza.
Ma non abbiamo perso la gioia nell'incontrarci, nel condividere valori, nel progettare eventi, nel sognare un paese a misura di cittadino, non di banche e multinazionali.


E poi ci sono loro. Il motore del nostro impegno, della nostra proiezione nel futuro.

Noi siamo cresciuti nel benessere ma anche in un torpore menefreghista che ha contribuito allo sfascio.
Abbiamo 40 anni e nessuno ci ha consegnato il paese che dovremo porgere ai nostri figli: se lo tengono stretto per spolparlo meglio.
Se cerchiamo di riprenderci il paese è per i nostri figli, perché non debbano vivere di stenti in un paese senza più cultura, valori, prospettive.
Ecco, se c'è una cosa per cui vorrei tanto un Dio da ringraziare è per i miei figli. Perché sono sani, vitali, felici. Una continua fonte di scoperte, di emozioni, di giochi.
Ognuno dei due tesori ci ha dato grattacapi e ci pone ogni anno di fronte a nuove sfide. 
Non è facile educarli, non è facile trovare l'equilibrio tra le loro infinite esigenze e le nostre, non è facile convivere con due piccoli vulcani di energia e richieste.
Ma, inutile negarlo, sono il centro della nostra vita, di ogni progetto.
E ricorderò il 2013 per i tanti momenti speciali con loro, con loro e con i nostri cari, momenti che ho cercato di immortalare nel nostro album di famiglia, ricco di vacanze, feste, viaggi, incontri con amici, nuovi sport, nuove esperienze...

Ecco, forse quello che mi è mancato di più in questo anno è stato il tempo, 
tempo per il mio compagno di vita, tempo per me stessa.

Ho compiuto 40 anni e sono migliorata in tante cose.
Ho smesso di investire a vuoto nelle amicizie unilaterali.
Non credo più che lo scambio di lunghi monologhi scritti possano davvero portare il chiarimento tra le persone.
Sto imparando a farmi scivolare addosso i capricci distruttivi di alcune persone, anche a me molto care.
Sto imparando a dire NO, a selezionare.

Nel 2014 voglio assolutamente portare a termine i miei progetti di cambiamento professionale.
Voglio imparare ad essere meno irascibile, dire meno parolacce.
Vorrei mangiare bene, senza fretta, e muovermi di più.

E concordo con la mia amica Laura, c'è solo una cosa da augurarsi e in cui sperare: la salute. 
Per tutto il resto ci arrangeremo.



mercoledì 20 febbraio 2013

Il migliore rimborso elettorale

Black block (anzi, BACK BOT! per citare B.) violenti, cattivissimi, gente da centri sociali, sovversivi di estrema sinistra, fascisti, antipolitici, populisti, demagoghi, incompetenti.
Uh!
Quanti aggettivi si sprecano per i misteriosi e sconosciuti grillini!
Per chi non ci avesse mai visto in faccia, ecco una carrellata di queste bruttissime persone.

Qualcuno dei miei amici è venuto a conoscerci di persona.
Ha ascoltato le proposte, ha fatto domande, ha giudicato il progetto.
Una di loro mi ha scritto questa lettera:

Cara Patti,
tutti voi siete stati in mezzo alla gente e nessuno meglio di voi ne ha tastato l'umore.
Nell'ultimo periodo, ho cominciato a spendermi palesemente per il movimento ed ogni volta è stata una sorpresa scoprire quante persone sono orientate a darvi il loro voto!
Credimi, molte più di quelle che avrei mai immaginato: queste elezioni saranno una grande rivoluzione, ne sono ormai sicura.

Al movimento il merito di aver ridato la speranza alle persone normali, a quelle che ormai si vivevano anni luce distanti dalla politica italiana.

Al movimento il merito di aver ridato dignità e significato alla parola Politica, smazzandosi in giro per il paese, con i candidati armati di entusiasmo e di desiderio di incontrare e capire i problemi della gente normale. Al movimento il merito di averci regalato un sogno che non pensavamo più di poter sognare. Al movimento l'enorme responsabilità di non deludere e di trasformare il voto di protesta in voto di merito e fiducia.

Sai, Luisa Sabbadini (consigliera comunale di Desenzano n.d.r.) qualche giorno fa mi ha chiesto l'amicizia su FB. Perdona l'infantilismo, ma ho pensato: cavolo, che bello, sono amica, seppure virtuale, di una persona che mi rappresenta nel posto dove il destino della gente si può decidere!

Ragazza cara, un mega in bocca al lupo a tutti noi e un GRAZIE immenso a voi, quelli della prima ora, quelli che non potranno mai più dimenticare la campagna elettorale del riscatto di un popolo, un poco fesso, ma che ha tutto il diritto e il dovere di diventare un popolo migliore di chi, sinora, lo ha indegnamente rappresentato.

Un abbraccio enorme a te e Giorgio.
L. 

Il peso della responsabilità è enorme, e esattamente settimana prossima tireremo un bel respiro e ci rimboccheremo le maniche.
Ma, per un momento, lasciatemi crogiolare nel migliore dei rimborsi elettorali.

venerdì 15 febbraio 2013

1 billion rising e altre rivoluzioni




Si è avvicinata al palco con i suoi volantini.
Una bella ragazza.
Mi ha spiegato che il 14 febbraio in tutto il mondo le donne si sarebbero trovate nelle piazze per ballare contro la violenza e mi ha chiesto se noi del M5S potevamo annunciarlo, se potevamo promuovere l'evento.
E poi, prima che le rispondessi, ha aggiunto, pensierosa: "Forse è meglio di no, il vostro supporto potrebbe essere strumentalizzato".
Mi ha lasciato il volantino e se ne è andata.
Così martedì scorso, a pochi minuti dalla serata TsunamiTour di Brescia, ho scoperto dell'iniziativa "One billion rising." Ballare contro la violenza.

E con il pensiero sono tornata alla mia prima volta in piazza, esattamente due anni fa, per Se Non Ora Quando, iniziativa che nasceva come apartitica (e oggi è il braccio armato femminile dei partiti e partitini di sinistra). E a tutte le volte successive, con il Comitato Civico. 
E a tutti gli appelli, alle collette come " Due Euro per Dieci Leggi"

E mi sono resa conto della mia trasformazione, in soli due anni.
Non solo da cittadina poco interessata alla politica ad attivista sfegatata. 
Ma anche nel tipo di attivismo. 
Sono passata dalla protesta alla proposta.
Il mio impegno sta per passare dalla protesta in piazza 
alla proposta di legge.

Fino a pochi mesi fa mi sarei messa qualcosa di rosso e sarei corsa a ballare. 
Invece fra un paio di settimane diverse amiche di tutta Italia saranno in Regione e in Parlamento.
Donne normali, come me. 
Che lavorano, con o senza figli, che quasi sicuramente hanno subito discriminazioni,  limitazioni, violenze psicologiche o fisiche.

Come non si combatte il cancro (solo) scrivendo post rosa, ma informando le persone e cambiando stile di vita, non si combatte la violenza (solo) ballando, ci vogliono leggi severissime, 
investimenti formativi nelle scuole, prevenzione attiva.
E prima della violenza di genere, va prevenuta la violenza, e, quindi, la disperazione, la solitudine, l'ignoranza. Bisogna ricreare reti di solidarietà, al femminile ma non solo. 
Perché i carnefici sono a loro volta vittime.

Alle mie amiche, cittadine oneste e semplici, che fra pochi giorni diventeranno onorevoli e consigliere, 
io chiederò un impegno speciale per combattere discriminazioni e violenze sulle donne ma anche sui bambini, sui gay, sui "diversi" di qualsiasi tipo. Pene severissime per il femminicidio, per le violenze sessuali, inasprimento delle misure anti-stalking. E farò tutto il possibile per aiutarle in questo obiettivo. 
Ho ballato anche io, e continuerò a ballare. 
Aiutando quelle donne e quegli uomini che entreranno nella stanza dei bottoni non per rappresentare multinazionali, banche, istituzioni estere. 
Non per difendere mignotte minorenni, igieniste dentali superdotate, figli di papà analfabeti, faccendieri, fotografi ricattoni, giornalisti amici, industriali amici, mafiosi amici, sindacati amici, lobby amiche, ladri e ladruncoli di tutti i tipi. 
Non (solo) per aumentare il Prodotto Interno Lordo, diminuire lo spread, varare lo scudo fiscale.
Ma per rappresentare tutti noi.
Noi che vogliamo vivere semplicemente e tornare ad amare uno Stato che, finalmente, ci difenda dalla fame, dalla discriminazione, dall'inquinamento, dall'ignoranza. E dalla violenza. 

domenica 10 febbraio 2013

Dipendenze. A cinque stelle.

Sono drogata. 
E' come se nient'altro avesse importanza.
E' come quando sei innamorato e reggi le notti insonni a forza di serotonina...
E ti batte il cuore al pensiero dei prossimi incontri: conferenze, flash mob, Beppe in piazza!
E se chiudi gli occhi ti viene da piangere, e non sai se per la stanchezza, per l'euforia, per la paura...
Ma no, è proprio una sorta di gioia, da drogati.
Il MoVimento Cinque Stelle dà dipendenza.

Quando vedo quelle piazze traboccanti mi vengono i brividi, la speranza mi fa vibrare, e mi riempio di quella fiducia che pensavo scomparsa.

L'Italia può cambiare. Se ognuna di quelle persone non si limiterà a mettere una x, ma, tornando a casa inizierà a pensare a come consuma.
A come ricicla. A come educa i suoi figli. A come si informa. A come NON più accettare di vedere un paese meraviglioso venduto e distrutto.

Si può avere il senso dello stato in uno stato che fa senso? Lo stato è ognuno di noi, ognuno di noi dimostra che stato vuole ogni giorno, in ogni scelta della vita quotidiana.
Se tu non ti interessi di politica, la politica si interessa a te e al futuro dei tuoi figli.


Ore e ore di lavoro senza sentire la fatica. E con il pensiero a chi attacca manifesti (nei posti assegnati e non in quelli abusivi!).
A chi si gela ai gazebo e manda un tweet per raccontare che la gente non scappa più, ma si ferma e vuole capire.
A chi monta un video fino alle 4 del mattino.
A chi si smazza tonnellate di documenti e di burocrazia.
A chi cerca rappresentanti di lista che vadano a controllare nei seggi.
A chi organizza un pullman per Roma, e si rende conto che quella sera la racconterà ai suoi nipoti, un giorno.
A chi studia tutta la notte lo statuto della Regione e le leggi sull'ambiente.
A chi sta cercando un esperto di linguaggio dei segni perché il comizio di Beppe sia accessibile a tutti.
A chi sta girando per l'Italia per parlare con la gente.
A chi passa ogni sera in una sala civica diversa, nei paesini più sperduti, per spiegare che Grillo non si candida e non ci guadagna nulla se non la soddisfazione, che i nostri problemi di democrazia interna sono problemi solo all'esterno e che, no, non faremo come gli altri. Perché se ti vuoi arricchire non fai politica con il Movimento 5Stelle.
Siamo poveri, e questo garantisce la nostra libertà, la nostra indipendenza.

Venerdì sera dopo l'ennesimo incontro, dopo la conferenza stampa, finalmente abbiamo cenato insieme, mancava poco a mezzanotte e stavo per svenire dalla fame.
C'era un giornalista, con noi, ci ha chiesto se poteva seguirci, e dopo un pò parlava e beveva con noi, io non posso pensare che non abbia capito come siamo felici di fare quello che stiamo facendo.
Come siamo diventati quasi una famiglia allargata.
E, infatti, ci ha chiesto se può venire a Roma, con il pulman, per seguire la serata finale di Beppe.
Chissà, forse si aspettava che gli rispondessimo "Mah, guarda, chiediamo a Casaleggio", perché sembrava stupito quando gli abbiamo risposto "Ovvio che sì, ti paghi la tua quota e sei benevnuto!".

Anche in famiglia ci si scontra ogni tanto, e la democrazia estrema a volte è sfinente...in certi momenti vien voglia di invocare una decisione calata dall'alto.
Lo stress fa brutti scherzi, e rimpiangi per un secondo che l'oscuro guro Casaleggio non ti piloti davvero, scegliendo per te. E invece niente di niente, ci tocca smazzarci tutto da soli.
Regole interne, condivisione, organizzazione di 30 eventi in un mese.

Ma poi capita di incontrare negli uffici di un Comune lo sgaloppino di un altro partito, che ti confida che ne ha già i coglioni pieni, tutto è deciso e i singoli sono pedine, sai che motivazione.

E capisci che la libertà è faticosa, ti dà responsabilità ma è anche quello che rende degna ogni azione. La libertà in questo paese è merce rara e preziosa, ed è incredibilmente motivante.

Noi ci stiamo ammazzando di lavoro volontario per poter essere rappresentati da persone come noi, che non hanno altri interessi che quelli di tutti i cittadini.
I soldi sono una motivazione solo per i poveri di spirito (o per i poveri, ovviamente).
(Quindi io devo essere ricchissima di spirito visto che in questo momento lavorare per soldi mi appassiona assai di meno che farmi in quattro gratis per una cosa in cui credo).

Ma abbiamo i nostri meravigliosi candidati da presentare al mondo, sono i nostri portavoce, sono quelli che abbiamo scelto e preferito tra tutti coloro che si erano proposti.
E sono stati preferiti per la loro integrità, per la credibilità, per la stima che si sono conquistati.
Mica perché amici di, amanti di, favoriti da.

E con il pensiero vado a "quel giorno", quando sarà tutto finito e tutto starà per iniziare, si ritirerà l'onda dello tsunami e lascerà a terra molti ladri.
Ma noi no, noi dovremo iniziare a navigare allora.
E un pò ci disperderemo, ma solo fisicamente, perché ci sarà una rete fortissima e invisibile tra di noi.
Perché mai, per il resto delle nostre vite, potremo dimenticare le emozioni di questa campagna elettorale.


P.S. martedì 12 febbraio 2012, Beppe Grillo in piazza Loggia
Abbiamo schierato 3 film maker (tutti volontari), ci saranno anche le TV ma solo a caccia di gossip e non faranno vedere la piazza che scoppierà, ci saranno artisti, sorprese di carnevale, musica e tanta gente che muore dalla voglia di unirsi, di fare casino, e poi ci saranno i nostri candidati, stravolti dal tour elettorale, dalle notti in piedi a studiare diritto, emozionati e increduli che finalmente tocchi a cittadini puliti e volenterosi andare a rappresentare i cittadini nelle istituzioni...sarà magico!! Abbiamo anche musicisti che hanno composto canzoni originali per l'evento, albergatori e ristoratori che fanno a gara per ospitare Beppe...e noi non stiamo nella pelle di gridare gioiosi PIAZZA LOGGIA ASPETTACI!! arriviamo noi a difenderci!!!!! E poi a giugno, quando in Loggia ci saremo,  voglio vedere se gli ambientalisti bresciani che ci sputano in faccia dandoci dei fascisti diventeranno più gentili con noi!

domenica 6 gennaio 2013

Donna Moderna e la democrazia del Movimento

Sono una vostra lettrice dal primo numero.

Ho quasi 40 anni, sono mamma, moglie, lavoratrice autonoma (vessata da tasse e burocrazia), cittadina esasperata e attivista del Movimento 5 Stelle.

Ho letto con molto interesse il vostro articolo sulla Salsi, nel numero 52, e ci terrei a fare alcune precisazioni.

"Chi sceglie i candidati, i partiti o i cittadini?" scrive Maurizio Dalla Palma.
Il Movimento 5 Stelle è stata la prima formazione politica che abbia mai consentito di scegliere ai cittadini non solo i leader, ma i suoi candidati.
Tra novembre e dicembre abbiamo scelto i nostri candidati per le comunali, le regionali e le politiche (prontamente copiati dal PD che ha applicato la stessa formula lo scorso 29 dicembre. Senza restringere, però, la selezione agli incensurati).
Federica Salsi non è una candidata, è una consigliera comunale di Bologna, ed è stata scelta non da Beppe Grillo, ma dai cittadini.

"Continua a far discutere la decisione di Beppe Grillo di cacciare dal Movimento Federica Salsi, "colpevole" di aver partecipato ad una puntata di Ballarò"
Federica ha partecipato a Ballarò  di sua iniziativa e senza consultarsi con il suo gruppo.
In trasmissione non si è limitata a parlare di ciò che conosce bene, la sua esperienza bolognese,
ma si è allargata con varie imprecisioni su questioni non di sua competenza come le elezioni in Sicilia e la politica nazionale.
Sicuramente non avvezza al botta e risposta e ai ritmi sincopati dei talk show, non ha certo potuto trasmettere, nelle poche battute concesse, il senso del Movimento:
cittadini onesti che si partecipano attivamente ad una politica non solo di protesta ma di proposta e rinunciando ai personalismi, ai privilegi, a tutto ciò che avvicina alla "Casta" e allontana dai cittadini.
Conclusione: l'intervento della Salsi, che non aveva alcun titolo per parlare a nome del Movimento nazionale, ci ha danneggiato.
Ma la "cacciata" non è avvenuta dopo questo episodio, bensì dopo che la stessa Federica ha iniziato a dedicare molto tempo all'attività mediatica (con continue accuse e polemiche) invece che focalizzarsi su  ciò per cui era stata eletta.
E, non a caso, le accuse più dure (e, spesso, inqualificabili nei modi) le sono state mosse dai suoi compagni.

In tutti i partiti avvengono le "epurazioni", ovvero la cacciata di persone che non sono più gradite.
Da nessuna parte ciò accade pubblicamente da un blog, da cui l'accusa di scarsa democrazia.

Ma è anche vero che la democrazia richiede senso civico, coerenza, rispetto delle regole.
Doti che in Italia sono scarsamente diffuse.
In nome della democrazia ognuno pensa di poter fare come gli pare, a partire dai politici che cambiano le leggi per tutelare la propria cerchia.
Non è vero che gli attivisti 5 stelle non possono andare in TV.
Qualche giorno fa in TV ci sono stata un'ora, a portare la mia esperienza locale.
Prima ancora mi sono confrontata alla radio per un'ora con Matteo Pucciarelli di Repubblica, ma sempre parlando di cose che conosco

Ma se fossi andata in qualche salotto nazionale a parlare di politica estera o di spread, ad esempio, o a farmi impallinare per la mia ingenuità da gente che usa la dialettica politica da sempre, non avrei tradito la regola "no al talk show", avrei tradito la regola "politica dei fatti e non chiacchiere, competenza, gioco di squadra".

Il Movimento 5 Stelle ha pochissime regole, che servono a "vaccinarci" dal diventare come i politici di professione: autoreferenziali, abbarbicati al potere,
drogati di visibilità mediatica (e lontanissimi dalla gente).

Chi tradisce lo spirito di gruppo, chi gioca al leaderino, chi insegue la popolarità personale o vuol forzare la mano sui due mandati o desidera coprire più cariche contemporaneamente, viola lo spirito del Movimento e nuoce non a Grillo, ma a tutti noi attivisti.
Che ci facciamo in quattro per cambiare le cose, per essere finalmente rappresentati in uno Stato che non ci ascolta e che ci tradisce ogni giorno.

Grillo è il garante del Movimento. Le sue uscite dal blog spesso sono spiazzanti, e di sicuro non fa nulla per piacere a tutti. Ma senza il suo incoraggiamento e la sua iniziativa, tanti bravi cittadini non avrebbero mai  scelto di darsi alla cittadinanza attiva. E, dato l'individualismo italico, magari sarebbero ancora lì a dibattere sui colori del logo o a disperdersi in micro-movimenti di tutti i colori: arancioni, viola...

La scelta di Grillo di non transigere sulla coerenza e sul rispetto delle regole può suonare autoritaria.
Ma Grillo, in realtà, si limita a inibire l'uso del logo a chi danneggia il Movimento, ma
non controlla affatto chi sono i candidati, le regole che i gruppi locali si danno, i programmi e le azioni sul territorio.
Siamo totalmente liberi di confrontarci, discutere tra di noi, di trovare le soluzioni.
Prendere decisioni condivise a volte è molto impegnativo proprio perché da noi "uno vale uno". La voce del candidato non vale più di quella dell'ultimo arrivato, altro che mancanza di democrazia!!
E siamo noi, non Grillo, nei laboratori civici di studio, ai banchetti al gelo a raccogliere le firme,
a spiegare alla gente la teoria della decrescita felice, dei rifiuti zero, della partecipazione attiva.
Siamo noi a metterci la faccia anche nel presentare i candidati che abbiamo votato e che sosterremo al massimo prima e dopo le elezioni, perché siano i "portavoce" di tutti i cittadini.

"Una carrierista o una vittima dell'antipolitica, di quel vento emotivo che tutto distrugge e nulla crea?"
suggerisce al lettore il giornalista prima di una intervista in cui Federica si rivela come una piacevole e moderata madre di famiglia con cui qualsiasi lettrice non può che empatizzare?
Sul carrierismo della Salsi mi permetto di osservare che da oltre un mese la signora imperversa su tutti i media.
Sul tema del "vento emotivo che tutto distrugge e nulla crea" l'autore dell'articolo evidentemente non sa che ci sono moltissime proposte creative e per niente distruttive  nel nostro programma, che è perfettibile, ma nuovo e finalmente creato dai cittadini attivi (non dal ghost writer di qualche segretario di partito).

E da una rivista come Donna Moderna, mi aspetterei non solo il ritratto della "martire" Salsi.
Ma anche, per amore di verità, notizie importanti per le donne.
Ad esempio, perché non scrivete che in un paese, il nostro con uno scarso 11% di parlamentari donne, il 55% dei capilista candidati dal M5S sono donne, il 66% in Lombardia?
Perché non scrivete anche che il M5S è l'unica realtà che candida incensurati, che rifiuta qualsiasi privilegio e i cui eletti restano in carica al massimo due mandati e poi tornano alla loro vita?

Fa più rumore un albero che cade o una foresta che cresce?
Per una Salsi che si lagna della "poca democrazia" ci sono migliaia di  altre "donne moderne" che solo nel Movimento 5 Stelle hanno trovato lo spazio per attivarsi, e sono molto apprezzate.
La stessa nostra candidata Presidente della Regione, Silvana Carcano, è una donna, una madre, una persona che si spende tantissimo anche per una società meglio rappresentata.

Chissà se mi risponderete mai...in fondo siamo al 61° posto per libertà di stampa...
Io continuerò a leggervi.
E a battermi perché onesti cittadini entrino nelle istituzioni e rappresentino la mia voce,
non solo quella dei grandi poteri economici, già abbondantemente tutelati dalla nauseabonda classe dirigente che si accapiglia in un disgustoso balletto pre-elettorale...


giovedì 13 dicembre 2012

Una strana Santa Lucia

I preparativi, i regali, le emozioni non sono stati diversi.
Anzi, quest'anno è venuta anche la nonna Dana a fare i biscotti con noi, e, ovviamente, 
non ha resistito alla tentazione di caratterizzare sessualmente i gingerbread. 
Sì, insomma, si divertiva ad attaccare cazzetti e tettine ai pandizenzero piangendo dal ridere insieme ai bambini...

Santa Lucia è stata più precisa ed efficiente che mai: tutti i regali richiesti sono arrivati. 
Le richieste erano ragionevoli, e sono state evase con largo anticipo, prevalentemente via web.
E senza nemmeno carbone dolce minatorio. Alessandro è bravissimo, e anche la piccola ienetta, finalmente, ha diradato i capricci e ammorbidito l'atteggiamento "tutto intorno a me". 
E' più ragionevole, sempre più sveglia e divertente, e ci stupisce con le sue attenzioni e mostrandosi spesso dolce ed affettuosa...
Insomma, non dico che non ho qualche ansia al pensiero di 18 giorni di vacanza natalizia, ma diciamo che il periodo più faticoso dell'accudimento, dei pianti e e dei capricci sembra allontanarsi, e cosa posso dire? 
Li adoro, sono felice e fortunata perché ho due figli splendidi, e non c'è giorno in cui io non mi baci i gomiti per come stanno crescendo e per il dono immenso della loro salute.


E allora cosa c'è di strano in questa S.Lucia?
Beh, questa notte, anche noi grandi avremo la nostra sorpresa di S.Lucia, e sapremo se il marito A.M. è candidato per le elezioni regionali o se sarà stato preferito qualcun altro. 
Cosa spero?

Bah. Sotto la sua candidatura  ho scritto:
"Da moglie preferirei di gran lunga che venisse scelto qualcun altro. 
E lo scrivo nell'ennesima domenica in cui sono da sola con i bambini.
Ma proprio perché ti conosco molto bene so che sei una persona preparata, profondamente onesta e capace di spendersi con grande generosità. Ecco, da cittadina vorrei essere rappresentata da persone come te."

La candidatura o meno non cambierà il nostro impegno, il nostro supporto a quella che non solo ci sembra l'unica strada per salvare il paese, ma che si è anche rivelata un'avventura umanamente arricchente e persino piena di gioia ed entusiasmo. 
Nel Movimento 5 Stelle il candidato non è l'uomo della provvidenza, ma un semplice portavoce dei cittadini attivi e del programma dal loro costruito. 

Ma, se stanotte Marito A.M. risulterà trai candidati ...beh qualcosa cambia, eccome.
La pressione sulla nostra famiglia, la visibilità mediatica, la responsabilità anche di riuscire a raccogliere sufficienti voti per portare la nostra voce al Pirellone: da domani potrebbe cambiare tutto...senza contare che la remota possibilità di una elezione, invece, non cambierebbe, ma stravolgerebbe ritmi e spazi di tutti noi. 

Nel frattempo lo scenario politico è degno della profezia dei Maya che si celebra fra pochi giorni.
Tante, troppe famiglie, faticano ad arrivare a fine mese.
Siamo in balia delle banche, dello spread, della recessione. 
E di una casta politica immonda, piena di gentaglia disgustosa, interessata solo a salvare la poltrona o la propria immunità rispetto ai molti reati commessi. 
Per fare questo non esitano a mettere in atto qualsiasi lercio espediente per impedire ai cittadini del Movimento di portare la loro carica di onestà e voglia di fare nelle istituzioni. 
Una legge elettorale anti-M5S non gli riuscirà,  probabilmente, ma mentre noi ci geleremo nelle piazze per cercare disperatamente di raccogliere sufficienti firme gli attuali politici ne saranno dispensati. 

Nel frattempo, le pressioni interne ed esterne sul M5S crescono.
Grillo si è irrigidito contro chiunque faccia di testa sua e tradisca il senso del gruppo e le poche regole che il M5S si è dato. 
Certo che le sue "esplusioni" dal blog non suonano democratiche, e i media ci sguazzano, con questa storia della democrazia interna del movimento.
Ma è anche vero che la democrazia richiede senso civico e rispetto delle regole.
Doti che in Italia sono scarsamente diffuse. 
Ognuno vuol fare come gli pare, in nome della democrazia. 
Se ci siamo dati delle regole e tu di testa tua le trasgredisci e ci danneggi, è più democratico lasciare correre e lasciare che ognuno faccia quel cavolo che vuole, o, data anche la gravità del momento, è lecito pensare che sia più democratico far rispettare le regole, persino con tolleranza zero? 

Ma chi ha tempo ed energie per fare filosofia? 
Forse giusto i giornalisti. 
E i detrattori, quelli che, per motivi diversi, devono distruggerci per tornare a occupare le solite poltrone. 

E comunque ieri sera mi sono un pò depressa. 
Dopo l'ennesimo sfogo di Grillo, la cacciata di Favia e della Salsi.  
Che un minuto dopo era dalla Gruber in TV a esprimere la sua libertà di andare ai talk show (sic). 
Ma basta!! Non abbiamo bisogno di tensioni, il paese cola a picco come la Costa Concordia,
la strada per portare un pò di pulizia nelle istituzioni è già abbastanza impervia e dura. 

E poi ho letto questo articolo. Che, fatte salve alcune imprecisioni (tra appoggiare Casa Pound e condannare la violenza c'è una bella differenza, ad esempio), condivido.
E ho pensato che non c'è tempo per le seghe mentali.

I consiglieri del M5S stanno facendo un buon lavoro nelle istituzioni, 
e questo nessuno è riuscito a negarlo. 
Non c'è alcun motivo per smettere di lottare per portare la voce dei cittadini nelle istituzioni, dove oggi ad essere ascoltati sono solo le lobbies di potere, il Vaticano, gli amichetti vari e la mafia. 

E quindi avanti tutta. 
Sarà quel che sarà. Comunque si concluderanno questa S.Lucia e la settimana più delirante dell'anno, andremo avanti.
Finche la profezia Maya non ci separi. :-)

sabato 10 novembre 2012

Vanity Fair, Grillo e la democrazia


               Caro direttore,

Sono una lavoratrice autonoma esasperata dalle tasse e dai disservizi, una mamma preoccupata, e una cittadina che ha scelto di non emigrare ma di attivarsi nel Movimento 5 Stelle. Dopo anni di progetti, studio, conferenze, laboratori politici,
proposte popolari di leggi ignorate, l'unica strada per cambiare le cose ci è sembrata cercare di entrare nelle istituzioni.
Per sentirci finalmente rappresentati come cittadini.

Oggi le scrivo da lettrice della mia rivista preferita e non da addetto stampa della lista civica Brescia 5 Stelle.

Su Vanity ho letto dei vestiti della signora Grillo, e avete dato spazio alla terribile invettiva di Gad Lerner.
Al quale vorrei spiegare che la figura del "capo politico" è un ruolo di garante "formale" previsto per legge al momento del deposito  del contrassegno. E potrei magari spiegargli come è faticoso proteggere un movimento così nuovo e fragile dall'infiltrazione di doppiogiochisti, e com'è difficile, per noi volontari che ci lavoriamo di notte dopo il lavoro, preparare elezioni comunali, regionali e politiche con leggi che vengono fatte ad hoc per massacrarci (a livello nazionale e regionale).
A Lerner vorrei dire che non so se i candidati grillini al parlamento saranno i più competenti.
Ma so che saranno cittadini che hanno provato onestà e impegno sul campo e che lavoraranno sostenuti da team multidisciplinari.
E' davvero sicuro che questo sia una truffa ai danni dei cittadini peggiore di un parlamento zeppo di disonesti e incapaci o di una casta dirigente irresponsabile che ha portato l'Italia alla deriva?
Vorrei informare Giorgio Dell'Arti che Beppe Grillo non potrà ricevere alcun incarico per la formazione del governo, perché non essendo incensurato, è incandidabile. Una delle poche regole del Movimento. Regole a cui teniamo tantissimo, perché dobbiamo difenderci dal diventare come gli altri partiti.

Ma a lei, caro direttore, vorrei chiedere perché Vanity, che ha sempre dichiarato di dare spazio a tutti,
non prova a spiegare il Movimento non solo attraverso giudizi dall'alto degli esperti "informati" o dalla lettura frettolosa delle sparate di Grillo?

Venite a conoscerci da vicino, come fanno i media di tutto il mondo.
Ci sono i siti e i video dei comuni a 5 stelle, che informano con trasparenza sul loro operato e decidono coinvolgendo i cittadini con continui sondaggi.
Ci sono i consiglieri regionali che pubblicano il bilancio e i resoconti delle attività e persino i compensi dei consiglieri.
Ci sono gli attivisti instancabili nei banchetti, i laboratori civici, le raccolte di firme, le assemblee tutte in diretta streaming.
Giudicate voi quanto è democratico aprire la candidatura a consigliere a tutti i cittadini con i requisiti e poi scegliere pubblicamente i più competenti.
Siamo solo uomini e donne onesti, che fanno politica con umiltà, passione, disperazione, passando dalla passività alla partecipazione, dalla protesta alla proposta. In un paese normale tutto ciò dovrebbe essere la normalità.

Nel nostro paese il presidente del Senato dichiara tranquillamente "Fare la riforma altrimenti Grillo va all'80%".
Da quando in qua i cittadini che entrano in parlamento sono un pericolo per la democrazia?
Direttore, dimostri che il 61° posto dell'Italia per la libertà di stampa non è del tutto meritato.
E che c'è qualcuno in Italia, in grado di valutare un fenomeno non solo da un talk show o dalle polemiche sui quotidiani.

Patrizia Menchiari

Guardateci bene in faccia, siamo il PERICOLO PER LA DEMOCRAZIA! 





martedì 25 settembre 2012

Il cancro?

Il cancro una volta era una cosa rara.
Non ne morivano giovani o bambini se non in casi eccezionali.
Invece oggi il 50% della popolazione italiana può aspettarsi di ammalarsi di cancro, prima o dopo.
CINQUANTA PER CENTO.
In alcune zone (come quella dove vivo io) il tasso di mortalità per cancro supera il 35%.
E fin qui le statistiche.
E starete sbadigliando e magari anche toccando ferro, perché lo so che sono pesante.
Adesso guardate questa foto.



Lei è Moizza.
Ci siamo conosciute in rete condividendo l'interesse per l'allattamento materno, tanto difficile in Italia (qui la sua storia).
E' morta domenica, di cancro. 
Aveva 38 anni. Suo figlio ne ha 7 come il mio.

Oggi apro Facebook e trovo il primo annuncio così.


In breve si avvicina ottobre, il mese della prevenzione del tumore al seno e fioccano le proposte di giochini stupidini al femminile: scrivi sul profilo il colore del reggiseno o la data di nascita mascherata, per "farne parlare".
Mi parte un embolo. 
Poi scatta il post su Facebook.

Posso permettermi di rammentarvi che i giochini non vi salveranno la pelle mentre una diagnosi precoce forse sì? Allora invece di scrivere sciocchezze, tenete d'occhio http://www.nastrorosa.it/ e informate le vostre amiche che a ottobre potranno farsi una ecografia o mammografia gratis. Oppure cercate la sede AIRC più vicina e chiedete già di prenotarla. 
(E i telegiornali farebbero bene a dare notizie di utilità pubblica, invece di amplificare le bimbominkiate).

Ma non mi basta ancora.
Ho bisogno di scriverne.

Perché dopo Moizza ce ne saranno tanti altri.
Perché ne conosco tanti, troppi.
Perché nella mia famiglia è già passato, il cancro, e passerà ancora, è statisticamente certo.
Perché l'oncoematologia pediatrica dell'Ospedale Civile di Brescia è piena: +8% di cancri infantili 
(la media europea è +1% all'anno).
Cazzo, l'idea di un solo bambino con il cancro mi fa uscire di senno.

E perché QUALCOSA SI PUO' E SI DEVE FARE.
Non parlo solo della diagnosi precoce, ma di prevenzione.
Certo, l'alimentazione.
Il fumo.
L'alcol.
Lo stress.
Lo stile di vita.

Scrive il mio amico Luca.
"Io penso che la sensibilizzazione vada fatta verso il basso e non verso l'alto, nel senso che non dobbiamo convincere la politica che gli inceneritori fanno male, dobbiamo convincere la gente a cambiare le proprie abitudini."

Allora come mai il cancro viene anche ai neonati, o all'amica S. che è una salutista che non fuma, fa meditazione e va in vacanza a fare trekking in Tibet?
La risposta è scritta qui: "Ambiente e Tumori." una monografia in cui alcuni medici e oncologi spiegano come l'inquinamento uccide.  
Senza se e senza ma.

E cosa produce inquinamento? 
Il traffico, gli allevamenti intensivi e i pesticidi,  certo, ma soprattutto i grandi impianti industriali.
Che danno lavoro (sempre meno), ma, soprattutto, sempre più ricchezza a pochi, sotto forma di contributi pubblici (ma finiscono pure quelli!), mazzette, ecc.
E siccome i dati sono stati occultati, mascherati, nascosti, ci prendono per i fondelli,
dicendo, ad esempio, che "non ci sono nessi tra l'inceneritore più grande d'Europa e l'aumento di tumori."

Due mesi fa sono riuscita a vedere lo sconvolgente e rarissimo documentario "Sporchi da morire", che ha messo insieme tutte le prove scientifiche mondiali dei danni mostruosi degli inceneritori.


E avrei urlato dalla rabbia.
Perché c'è stato un tempo in cui ero quasi orgogliosa dell'inceneritore più grande d'Europa.
Per anni ci hanno fatto vedere Napoli invasa di 'monnezza dicendo"mica vorrete finire come Napoli?"
Ci hanno raccontato che gli inceneritori sono "energie rinnovabili" e li hanno chiamati "termovalorizzatori".
Ci hanno detto che erano super efficienti e che non interferivano con la raccolta differenziata e il riuso dei materiali. (E invece dalle nostre parti la differenziata è sotto ai limiti fissati dalla legge, e parte di quanto raccolto finisce comunque nel mostro, per alimentare il business).
Ed erano tutti d'accordo, con i grandi oncologi come Veronesi a tranquillizzarci.
(Tranquillo lui, perché la sua Fondazione è finanziata dai più grandi inquinanti d'Italia! Bella credibilità, eh caro Umberto?).
Nel frattempo quello che si è scoperto sulle nanoparticelle ha ribaltato tutto.
Ma lo hanno messo a tacere, come hanno fatto con l'Eternit per oltre cinquant'anni, 
prima di ammettere che, sì, migliaia di morti potevano essere evitati.
Eh, scusate, ma noi dovevamo guadagnare.

Ed eccolo qui, Renzi. 
Il pupillo d'Italia.
Il nuovo che avanza. 
Un neo-comunista berlusconiano.
Che difende l'indifendibile e spara a zero sull'autorevole oncologa Gentilini.
L'UE ha parlato chiaro: divieto i bruciare rifiuti che possono essere trattati in altro modo .
Ma il rottamatore d'Italia difende gli inceneritori, perché ovviamente a Firenze ne hanno uno 
e chissà quanti bei fiorellini sputa fuori, chissà quanti problemi risolve.


Lo so che non tutto si risolverà spegnendo gli inceneritori.
E la questione è complessa.
Bisogna ripensare l'intero sistema, dagli imballaggi agli stili di consumo.
Sugli stili di consumo un pò siamo responsabili noi.
Però abbiamo eletto per proteggerci e rappresentarci dei politici
e questi politici hanno scelto di LUCRARE su tutto ciò che ci fa morire.

L'Ilva che ha, ad esempio, generosamente sponsorizzato le loro campagne elettorali (non gli bastavano le milionate indebitamente sottratte alle casse dello Stato?).
La percentuale che lo Stato si prende su alcol, fumo e petrolio.
Gli organismi di controllo (Arpa, ASL...) politicizzati e sottoposti al controllo di chi devono controllare.
Nessun incentivo all'agricoltura biologica che rispetta il terreno e non devasta.
Invece via libera a pesticidi e OGM, via libera alla cementificazione massiccia, anzi, anche lì mangiamoci un pò.

Io pretendo che la politica non guadagni sulla mia morte. 
Io pretendo che l'impresa sia libera solo se non nuoce alla salute (art.41 Costituzione).
Io pretendo che chi ho votato difenda la vita dei miei figli, non i suoi privilegi assurdi.

Adesso che ho capito tante cose non mi tirerò indietro.
Mangio biologico, uso la macchina meno possibile, produco pochi rifiuti.

E, da oggi in poi, cercherò di fare prevenzione del cancro anche dalla cabina elettorale. 




Per saperne di più:
  • L'impressionate studio sul tema rifiuti zero portato avanti dai cittadini volontari del Movimento 5  Stelle di Brescia, a cui sono orgogliosa di fornire il mio modesto aiuto. 
  • Il lavoro straordinario di altri volontari, gli attivisti della Rete Antinocività Bresciana,  la prima rete tra comitati di cittadini attiva a difesa dell'ambiente e della salute. Uomini e donne che anziché fare politica da Facebook si fanno un mazzo così per cambiare le cose. E a volte ci riescono. 

POST SCRIPTUM
1. Grazie a MaryG per il suo commento che condivido in pieno: la politica siamo anche noi e tutte le nostre scelte!

2. Un altro commento ha accusato il post di essere politicizzato

Quindi il SUV di Grillo (dato che lì va a parare l'articolo, fornendo il link al movimento 5 stelle) sputa fiorellini ed emana brezza alpina. Mi dispiace la chiusura, che rende politicizzato l'articolo e perché, per l'appunto, indica un movimento che ha a capo un grande inquinatore.

Il mio post parlava di responsabilità pubbliche in materia ambientale, quindi, sì, era politicizzato.
Nei due movimenti che ho citato ci sono persone di tutti i tipi, con macchine di tutti i tipi, persone magari non perfette ma che si stanno sbattendo come dannati per migliorare la situazione.  
Non so cosa c'entri Beppe Grillo, non mi interessa che macchina ha, visto che 
1.non l'ha comprata con i miei soldi 
2. può anche aver detto immense castronerie ed essere incoerente (e, soprattutto, essere trai più grandi inquinatori al mondo, come è noto :-) !) ma non è eletto né candidato. 






martedì 28 agosto 2012

Emozioni di fine estate

Più di un mese senza scrivere un solo post.
Tanti post ancora dentro di me, ma è quasi settembre e quei post si trasformeranno, se va bene, in recensioni su Tripadvisor.

Agosto è stato un mese lento, lungo e caldo, allo stesso tempo vuoto e pieno.

Vuoto perché ho trascurato lavoro, computer, cellulare, impegni socio-ecologici.
Sono stata disorganizzata, spettinata, struccata, svestita, scoordinata, deconcentrata.
Ho intenzionalmente evitato di leggere troppe notizie, ho accantonato le preoccupazioni economiche e politiche, sono stata volutamente leggera e vacua dopo tanti mesi di pressione e di impegno.

Pieno perché non ci siamo fatti mancare amici, lezioni di nuoto, sessioni di tango, cene, feste di paese, gite a parchi di divertimenti o al lago, lunghi bagni in piscina, pic nic in giardino, serate a guardare le stelle, pulizie straordinarie della casa e liste piene di propositi autunnali...

Ho incontrato la mia amica-blogger Chiaradinome per una pizza sul lungo-lago
e ho spulciato a lungo la lista di nascita di EroLucy fino a trovare un pensierino per la sua Piccy.
(Ed è di oggi il suo commovente post di ringraziamento che mi ha riempito di gioia!)

Ho acquistato (compulsivamente) da Amazon e poi letto con il mio Kindle un sacco di libri e libracci (sì, anche la stupida trilogia delle 50 sfumature, e il bello di invecchiare è che non me ne vergogno affatto! Mi sono divertita a e svagata in barba all'Italia che si spaccava nei soliti inutili giudizi pseudo sociologici!).

Ho cucinato vagonate di verdure bio, preparato ghiaccioli di frutta, pesti, paté e tiramisù dietetici,  sperimentato nuovi alimenti, come la quinoa e il seitan e ho iniziato a sistematizzare le mie nuove conoscenze alimentari (grazie alle quali io e marito A.M. abbiamo anche perso un bel pò di kg superflui!) riorganizzando appunti e ricette...

I bambini hanno giocato, giocato, giocato allo sfinimento, crogiolandosi nell'assenza di orari e di limiti alla loro fantasia.
Ci siamo goduti a pieno le vacanze anche in casa, visto che abbiamo la fortuna di abitare in un posto che, d'estate, è come un luogo di villeggiatura.




E adesso, come ponte tra tutta questa goduria vacanziera e il ritorno alle responsabilità, stiamo dando una mano nell'organizzazione della prima festa del Movimento 5 Stelle
Grillo può piacervi o starvi sulle balle.
Ma qui c'è un paese allo sfascio nelle mani di una casta di corrotti, disgustosi, pagliacci e incapaci.
E quando sono sobri e capaci (o meglio "tecnici") sono asserviti agli interessi spaventosi di banche e multinazionali, e ci raccontano che, "per il bene del paese" devono fare a pezzi il paese e venderlo al migliore offerente.
E' ora che la democrazia (= potere del popolo) torni ad avere un senso. 
I candidati del Movimento non politicamente vergini, incensurati, rinunciano ai rimborsi elettorali, si impegnano a dimettersi immediatamente nel caso in cui perdano questi requisiti.
Questo sulla carta (e non è poco).
Se poi vai a conoscerli di persona, trovi cittadini di buona volontà che non si limitano a lamentarsi su Facebook, ma si rimboccano le maniche e si attivano per cambiare le cose.
Laboratori di studio e di cittadinanza attiva, progetti concreti per formare i cittadini, contrastare gli abusi. E, infine, qualche coraggiosa candidatura. Perché il vero senso della politica non è un percorso di ruberie e privilegi, ma sacrificare il proprio tempo libero e la propria famiglia per offrire le proprie competenze al servizio della collettività.

Ci aspettando tempi pesanti.
Ma ho fatto il pieno di leggerezza e cercherò di trattenerla dentro di me il più a lungo possibile!!

giovedì 14 giugno 2012

Yes, we can!

Tredici mesi di lotta, culminati con una grande delusione.
Il tempo di piangersi un pò addosso e poi, via, ripartenza.
In due settimane abbiamo organizzato tre manifestazioni, coinvolgendo migliaia di cittadini, giornali, amministrazioni. Giovani e vecchi, bambini e ragazzi.
Tutti uniti, per una volta. Non dal tifo calcistico, ma dalla consapevolezza: non si può continuare ad ammalarci così, ad accettare continue nuove fonti di pericolo e di inquinamento, magari finanziate con i nostri soldi, magari frutto di lucro per pochi imprenditori e politici.
Se questo paese è allo sbando dove sono i cittadini?
Eccoci!!

13 giugno 2012. Ultima conferenza di servizi. 
Una manifestazione vivace e rumorosa più che mai, ma pacifica, piena di bambini, di musica, di gente.
Piena di speranza nonostante la tensione e le intimidazioni e le minacce. 
(Eh, sì, noi "rivoluzionari reazionari" siamo stati filmati uno ad uno dalla Digos, e c'è stata qualche tensione con poliziotti in borghese...Per non parlare dell'aggressività rabbiosa degli imprenditori proponenti...)




E, alla fine, arriva la notizia, ormai quasi insperata.
La Provincia ha rifiutato l’autorizzazione al gassificatore di pollina!
Ho pianto in preda ad una gioia dirompente. 
Un delirio di telefonate, abbracci, emozioni condivise.
(E, come spesso capita nella vita, ti guardi in parte e vedi che a trepidare con te c'è magari un estraneo e non quelli che, in teoria, dovrebbero essere tra le persone a te più vicine. Pazienza. Non si smette mai di crescere). 

13 giugno 2012. Non dimenticherò mai questa data.

Grazie ai miei colleghi del direttivo. 
Non è stata una passeggiata, abbiamo fatto tanti errori e ci siamo parecchio sbeccati tra di noi, ma fino alla fine sulle antipatie  e le ripicche dell'asilo ha prevalso la collaborazione.

Grazie a chiunque si è informato, si è preoccupato, ha firmato, è venuto alle riunioni o alle manifestazioni, grazie a chi ha fotocopiato, volantinato o parlato con la gente, grazie per chi non ha smesso di dare il suo contributo, anche se piccolo. 

Grazie a chi ha esposto una bandiera (a proposito, le bandiere costavano 10 euro eh!), 
grazie a chi ha dato la sua offerta (il Comitato non prendeva finanziamenti europei, giuro. Tutto di tasca nostra). 

Grazie anche a chi non veniva ma da Facebook ci dava le istruzioni: "Dovete fare così, avreste dovuto fare cosà. Dobbiamo fare casino!! Ah io non posso venire, però". 
Perché l'interessamento è una prima forma di partecipazione. 
(Se poi un centesimo di tutti i cittadini attivi di Facebook muovessero il sedere e facessero qualcosa il mondo sarebbe un posto migliore, ma un passo alla volta, OK!). 

La mobilitazione popolare è stata la grande ragione dietro al NO. 

Questa vittoria è dedicata a chi crede "che non serve a nulla".
A chi aveva il documento in macchina e non aveva tempo per firmare. 
E anche a E. che ci ha scritto: 
"Bravi Bravi Bravi a tutti! Io sono un individualista cinico di natura e sono contento oggi di vergognarmi del mio modo di essere! 
Sarà difficile spiegarlo a mio figlio ma deve capire, si deve riabituare ai valori che molti di noi hanno perso compreso suo padre, deve capire quanto conti la condivisione di un obiettivo per un bene comune, quanto bene possa dare sia al singolo che alla collettività un risultato di questo genere ottenuto con un lavoro di grande unione di intenti, deve capire che la partecipazione è la più grande delle libertà e l'unica forza da poter dare alle proprie idee!
Un forte abbraccio a tutti da uno che non ci credeva..."

A chi fuori dai banchetti ci diceva "no, grazie" con la faccia "non compro nulla". 
A chi pensa che la politica debbano farla gli altri, e che lo Stato siano gli altri e che il cancro tanto a loro non verrà. 
A chi crede che tutto possa essere sacrificato ai soldi. E, infine, dedico questa vittoria a tutti quelli che, nelle loro famiglie, hanno già pagato un tributo pesante all'inquinamento, attraverso la malattia. 
Signor Imprenditore Proponente del Progetto, non se la prenda tanto, si concentri sulla sua salute e si rallegri perché la malattia (che, a quanto pare ha anche lei) può essere risparmiata magari a qualche bambino. 

13 giugno 2012. Non si  può tornare indietro.
Bisogna andare avanti, cioé dobbiamo tornare indietro. 
A uno sviluppo solo se compatibile e rispettoso. 
A meno benessere ma più condiviso.
A meno sviluppo, meno rifiuti, meno industrializzazione, meno consumismo selvaggio, meno globalizzazione scriteriata, meno strapotere della finanza e delle multinazionali, meno auto, meno ciminiere, meno finanziamenti faraonici per opere assurde...

Nel mio piccolo da qualche giorno ho aggiunto un piccolo tassello alla mia famiglia sostenibile:
un composter in giardino. Siamo riusciti a liberarlo dal sequestro ludico dei nanetti e ora potremo compostiare un terzo dei nostri rifiuti domestici. 


Se a qualcuno serve un pò di humus per l'orticello si accettano prenotazioni!

domenica 18 marzo 2012

Di progetti matrimoniali ed altre ambizioni

Tina:- Ale, cofa è Nina?
Ale:- Nina è la mia fidanzata.
Tina:- Cofa è una fidansata?
Ale:- Vuol dire che quando saremo grandi forse ci sposeremo.
Tina:- Ante io mi fpoferò, quando fono glande.
Pamen: Con chi?
Tina:- Con Ale!
Ale:- Ma Tina, non possiamo sposarci, noi siamo fratelli!
Tina:- Allola mi fpofelò un plinsipe. Quando tu salai diventato un plinsipe noi si sposelemo.

Evitare i giocattoli rosa.
Evitare gli stereotipi di genere ("non fare la femminuccia").
Evitare i giochi di genere (= ferro da stiro rosa, aspirapolvere, ecc.)
Evitare  cartoni e libri con smelense principesse, soprattutto se rimbambite e/o addormentate.
Tutto inutile.

La mia bambina femmina si vanta tutta se per caso è vestita di rosa o indossa una gonna.
Adora le mollette.
Adora le scarpe (come non capirla).
Adora i pennelli per il trucco (miei).
Adora le mie tollane.
Adora nutrire e accudire trenini, ruspe, persino i personaggi di Super Mario.
Adora pulire in giro (mai quanto sporcare, invero).
E non vuole fare il magistrato, il pompiere, l'astronauta, il ministro, il dottore, la maestra.
No. 
Lei vuole sposale il plinsipe. 
Come no. Ognuno ha le sue ambizioni.

Non devo concentrare solo sul maschio le aspettative
che desideri fare qualcosa di interessante nella vita, vero?
Come dite? Ah....non devo avere aspettative su cosa faranno perché tanto aranno quello che ne hanno voglia.
Va bene.
D'altra parte i miei genitori non mi hanno mai incoraggiato a manifestare...
e guardate come è finita.


giovedì 1 marzo 2012

Qual migliore testimonial?

Lo so, magari vi ho un pò sfrittellato le palle con le mie riflessioni ecologiste e preferireste leggere qualche storiella familiare tragicomica...(ne ho diverse in archivio, ma mi manca il tempo!!)


Ma come faccio a non condividere questo?




Alessandro è testimonial della nostra prossima manifestazione.
E questa volta verrà con noi, insieme ad altre mamme e ad altri bambini.
Perché è del loro futuro che si parla: prima iniziano a capire che dovranno rimboccarsi le maniche 
per ottenere il rispetto di tutti i loro diritti (compreso quello alla salute) meglio è.

- Ale, guarda, sei sul manifesto contro l'inceneritore.
- !! Ma dove lo metterete? 
- Dappertutto in paese.
- Che bello, diventerò una star!

Per niente narciso, il ragazzo.

domenica 26 febbraio 2012

Dove è morto Gesù. O forse dove vive.

- Mamma, ma Gesù è morto in questa montagna?

- No, amore. Gesù è morto in Palestina. Non in Val di Fassa.
- Ma allora perché sulla cima della montagna c'è una croce?
- Beh...spesso gli alpinisti quando arrivano sulla vetta...piantano una croce.
- Perché?
- Perché? Mah...Perché si sentono più vicini a Dio? Perché si sentono Dio?
Interviene il Marito A.M. e B.C. (Bravo Cristiano):
- Forse per dire grazie a Dio.
- Per che cosa?
- Per essere arrivati vivi lassù. Per il cielo blu. Per la montagna. 


Ho scoperto che la polemica anti-crocifisso si è estesa dalle aule scolastiche alle vette delle montagne.
Le Dolomiti sono patrimonio dell'Umanità, non della Cristianità, pertanto qualcuno si sente offeso dal crocifisso piantato su ogni cima.
Meno male che non si sentono offesi anche dai tetti aguzzi dei campanili, dei tetti scoscesi, dalle cime appuntite dei pini che si protendono prepotentemente verso l'alto, verso l'infinito.

Polemiche a parte, pochi luoghi sono più alti e spirituali di una cima alpina,
di un bosco ammantato di neve, del bagliore accecante del sole che brilla sulla distesa bianca.


Se hai la fortuna di sottrarti alla caciara multicolore degli impianti, delle piste
e delle baite dove si suona musica da discoteca, in montagna puoi ascoltare il più sublime dei silenzi,
respirare l'odore penetrante degli abeti, godere del blu vibrante di un cielo incontaminato.

Io non ho alcun Dio a cui dire grazie, ma davanti alle Dolomiti non puoi non dire grazie,
non puoi non rimanere senza fiato, non puoi non commuoverti davanti a tanta bellezza, tanta perfezione.

E, incontrandosi nei sentieri di montagna, le persone si salutano gentilmente. 
Anche le stesse persone che probabilmente nell'ascensore di un parcheggio cittadino si ignorerebbero.
Perché a contatto con la natura si diventa più umili, meno arroganti, forse anche più felici.
Io ero felice davanti a questo spettacolo:


Emozionata e felice.
Respiravo a pieni polmoni e godevo della pulizia, dell'armonia, persino dell'acqua deliziosa che sgorgava dal rubinetto.
E dopo una settimana ho impacchettato nei ricordi l'aria pura e la bellezza 
e siamo tornati nella pianura violentata e soffocata dallo smog e dalla stupidità dell'uomo.
Nella terra dei centri commerciali, delle fabbriche dismesse e delle discariche.
Nella provincia dove hanno spacciato per progresso e modernità l'orrido inceneritore portatore di morte e di soldi sporchissimi.
Nella pattumiera d'Italia, l'ex Leonessa che ha saputo ridurre persino le colline del Garda
in un cementificio.

Ci aspetta una nuova stagione di sfide, di manifestazioni, di casino.
Io sono pronta.
E c'è un'immagine che per me vale più di cento croci e di mille crociate.
Perché è la più grande fonte di energia e di ispirazione della mia vita.
Un'immagine di questa vacanza che porterò nel mio cuore per sempre.
Questa:

lunedì 23 gennaio 2012

Non c'è montagna più alta di quella che non scalerò.


Tutto era iniziato così, con una elucubrazione a sfondo musicale, e un libero sfogo di emozioni troppo compresse in un periodo carico di stress (stress che da due settimane mi è tornato indietro sotto forma di dolori addominali a cui la medicina moderna ha saputo dare una sola risposta, che è "toradol". Ma questa è un'altra storia).

(...)Vorrei organizzare una conferenza con dei medici che ci spieghino cosa rischiamo con tutto questo inquinamento. Forse potrebbe aiutare la gente a scuotersi dal loro torpore, a capire che se non ci prendiamo in mano il futuro siamo fottuti.

Così avevo pensato e scritto. E Bradipa, una mia affezionata lettrice aveva commentato: "Riguardo alla conferenza...bè, probabilmente visto il torpore generale ci andrebbero in 10 persone e sarebbe inutile!".
E invece sono venuti in 200. Ed è stato utile.

Sì perché, nonostante il torpore, le vacanze di Natale, la gente che se ne frega,
nonostante il mio malessere che mi ha trattenuto dal volantinare (ma non dal mandare centinaia di inviti digitali), nonostante la nebbia che si tagliava con un coltello e mille difficoltà, il proposito si è trasformato in realtà.

Il direttivo del comitato ha accolto la mia proposta di dare alla conferenza un taglio legato alla salute, e, con grandi sforzi, siamo riusciti ad avere due relatori eccellenti e, soprattutto, sette amministrazioni comunali di colori diversi unite per far fronte comune. 
Tutte chiamate a raccolta, ancora una volta, da un comitato civico, un umile manipolo di cittadini che, armati solo della forza del dialogo e della tenacia del buonsenso, hanno impedito, fino ad oggi, che un impianto folle ed assurdo - ma perfettamente a norma di legge!- peggiorasse ulteriormente la già gravissima situazione dell'inquinamento provinciale.







Perché so che è stato utile? 
Perché il giorno dopo una mamma ha scritto sul blog del Comitato:
"Sono una mamma che ha partecipato alla conferenza di ieri sera.
Sono una mamma che ieri ha fatto molto fatica ad addomentarsi.
Non riesco a togliermi dalla testa i dati presentati dai relatori, non riesco a non pensare che sto avvelenando le mie figlie e lo sto facendo da quando stavano nel mio “pancione”, solo per il fatto di vivere qui.
A causa dell’orario non ho potuto partecipare alla discussione e me ne sono andata con tante domande e una consapevolezza: non ci si può nascondere dietro una comoda ignoranza o nella disarmante convinzione che tanto non ci può fare niente."

Se volete sapere approfondire qua ci sono tutti gli atti della conferenza.
In sintesi estrema,
·      E' sempre più alta la probabilità che i miei figli si ammalino, anche gravemente, e che siano sterili.
·      La nostra aspettativa di vita sana è diminuita di 10 anni in 10 anni.
·      Le fonti inquinanti peggiori (inceneritori, cementifici, acciaierie, ecc.) spesso sono fonte di lucro per pochi, con danni enormi per molti: ci stiamo autodistruggendo.
·      La politica è complice dello sfacelo perché ci mangia pesantemente.
·      E noi "onesti cittadini per bene"siamo colpevoli di averglielo lasciato fare, votando con leggerezza e restando come ci vogliono, passivi, distratti, chiusi nella nostra bolla suicida di menefreghismo e di "tanto non serve a niente". (cfr. "La colpa dei disastri di chi è?").

Non fare niente, ecco cosa non serve a niente.

E, per finire in musica...

"Non c'è montagna più alta di quella che non scalerò. 
Non c'è scommessa più persa di quella che non giocherò. ORA."
(Jovanotti, "Ora")