domenica 26 febbraio 2012

Dove è morto Gesù. O forse dove vive.

- Mamma, ma Gesù è morto in questa montagna?

- No, amore. Gesù è morto in Palestina. Non in Val di Fassa.
- Ma allora perché sulla cima della montagna c'è una croce?
- Beh...spesso gli alpinisti quando arrivano sulla vetta...piantano una croce.
- Perché?
- Perché? Mah...Perché si sentono più vicini a Dio? Perché si sentono Dio?
Interviene il Marito A.M. e B.C. (Bravo Cristiano):
- Forse per dire grazie a Dio.
- Per che cosa?
- Per essere arrivati vivi lassù. Per il cielo blu. Per la montagna. 


Ho scoperto che la polemica anti-crocifisso si è estesa dalle aule scolastiche alle vette delle montagne.
Le Dolomiti sono patrimonio dell'Umanità, non della Cristianità, pertanto qualcuno si sente offeso dal crocifisso piantato su ogni cima.
Meno male che non si sentono offesi anche dai tetti aguzzi dei campanili, dei tetti scoscesi, dalle cime appuntite dei pini che si protendono prepotentemente verso l'alto, verso l'infinito.

Polemiche a parte, pochi luoghi sono più alti e spirituali di una cima alpina,
di un bosco ammantato di neve, del bagliore accecante del sole che brilla sulla distesa bianca.


Se hai la fortuna di sottrarti alla caciara multicolore degli impianti, delle piste
e delle baite dove si suona musica da discoteca, in montagna puoi ascoltare il più sublime dei silenzi,
respirare l'odore penetrante degli abeti, godere del blu vibrante di un cielo incontaminato.

Io non ho alcun Dio a cui dire grazie, ma davanti alle Dolomiti non puoi non dire grazie,
non puoi non rimanere senza fiato, non puoi non commuoverti davanti a tanta bellezza, tanta perfezione.

E, incontrandosi nei sentieri di montagna, le persone si salutano gentilmente. 
Anche le stesse persone che probabilmente nell'ascensore di un parcheggio cittadino si ignorerebbero.
Perché a contatto con la natura si diventa più umili, meno arroganti, forse anche più felici.
Io ero felice davanti a questo spettacolo:


Emozionata e felice.
Respiravo a pieni polmoni e godevo della pulizia, dell'armonia, persino dell'acqua deliziosa che sgorgava dal rubinetto.
E dopo una settimana ho impacchettato nei ricordi l'aria pura e la bellezza 
e siamo tornati nella pianura violentata e soffocata dallo smog e dalla stupidità dell'uomo.
Nella terra dei centri commerciali, delle fabbriche dismesse e delle discariche.
Nella provincia dove hanno spacciato per progresso e modernità l'orrido inceneritore portatore di morte e di soldi sporchissimi.
Nella pattumiera d'Italia, l'ex Leonessa che ha saputo ridurre persino le colline del Garda
in un cementificio.

Ci aspetta una nuova stagione di sfide, di manifestazioni, di casino.
Io sono pronta.
E c'è un'immagine che per me vale più di cento croci e di mille crociate.
Perché è la più grande fonte di energia e di ispirazione della mia vita.
Un'immagine di questa vacanza che porterò nel mio cuore per sempre.
Questa:

giovedì 16 febbraio 2012

Lezioni di democrazia. Da un bambino di 7 anni.

- Dove vai mamma?
- Alla riunione del Comitato Civico.
- Ancora per l'inceneritore?
- Sì.
- Ma vogliono ancora farlo?
-(...) Sì.
- Ma inquinerebbe tutta la nostra aria!

-(...) Lo so...
- Ma quanti sono a voler questo inceneritore?
- Uno. Anzi tre. Un signore ricco e i suoi due figli.
- Ma perché vuole costruire l'inceneritore? 
- Perché vuole diventare ancora più ricco. 
E con i nostri soldi: due milioni di contributi pubblici per finanziare un'opera di puro interesse privato ed enorme danno pubblico. E' sufficiente spacciare la combustione della merda di pollo per energia PULITA e RINNOVABILE. Geniale, no? 
- E quante sono le persone che non lo vogliono?
- Beh noi abbiamo raccolto 10.000 firme. 
Ma potrebbero essere molte di più. Se solo le persone smettessero di rimbambirsi davanti a Sanremo e iniziassero a preoccuparsi più dei danni alla loro salute che alla farfalla di Belen.

- Ma allora NON PUO' AVERE RAGIONE LUI. Tre è MOLTO DI MENO di diecimila! 
- Sì, ma la legge glielo permette e lui è ricco, quindi è più potente di noi.
E non deve vendere marmellate e bandiere per finanziare gli avvocati.
- E' davvero un ingiustizia.

martedì 7 febbraio 2012

Condivido ergo sum

La Piramide dei Bisogni di Maslow è veramente antica.
E non tiene conto espressamente di un bisogno fondamentale dell'uomo contemporaneo:
condividere.
Esternare a (social) media unificati.
Informare il mondo dei cavoli propri.
Affermare la propria esistenza e la propria presenza in un luogo.

Apro Twitter per conoscere le news del momento.
Tizio ci informa: I'm at Piazza Unità D'Italia http://4sq.com/bla bla
Sempronia, invece, ci rassicura: I'm at Stazione Milano Centrale (Piazza Duca d'Aosta, 1, Milano) w/ 14 others http://4sq.com/bla bla
Chissà con quanti amici e conoscenti ha avuto tempo di incontrarsi in stazione, avendo saputo 
grazie a FourSquare che anche loro erano lì.
Chissà se correndo a prendere il treno ha sbattuto il naso contro un palo mentre digitava
"Io sono al binario 12 e tu?".
Piripicchia, invece, vuole prenderci per la gola, affermando: I'm at Pasticceria Sommariva (Via Crema 25, Milan). E aggiunge anche l'indirizzo (Via Crema 25, Milan). (Nel caso in cui qualcuno non abbia voglia di correre su http://4sq.com/bla bla). Oppure voleva forse sottolineare che noi tapini siamo al  lavoro e lei invece cazzeggia beata in pasticceria?
Caio ci informa:  I just became the mayor of Caffè' Capriccio on @foursquare! http://4sq.com/bla bla 
Sono soddisfazioni. Diventare il sindaco del tuo bar preferito.
Chissà perché nessuno mai ci informa di essere diventato sindaco di un sexy shop, dell'asilo dei figli,
o del cassonetto della monnezza dell'angolo. Forse perché in questi luoghi non c'è il wifi. Ancora.

No, seriamente: ma perché metà dei tweet sono delle notifiche di geo-localizzazione?
Perché per la gente è così fondamentale far sapere a tutto il mondo dove è?
E pensano davvero che a qualcuno -che non sia la loro famiglia-  possa fregare qualcosa di dove sono e cosa fanno ogni cinque minuti?
O di come si chiamano tutti i membri della loro famiglia ( inclusi, talvolta, cane e gatto)? 


O che marca di preservativi usano?


Siamo tutti bambini in cerca di attenzione e riconoscimenti.
Pronti poi a sbottare quando i nostri figli pretendono la nostra attenzione continua, senza lasciarci tregua.
(soprattutto mentre stiamo cercando di catturare l'attenzione del resto del mondo).


E io non sono da meno, eh! 
Perché non posso proprio tenermi queste osservazioni per me, ma sento l'irresistibile impulso a condividerle dal mio personale Speakers'Corner. 
Subito!



domenica 5 febbraio 2012

Tu vuoi fare o'socialmarcheting....

...ma sei nato in Italy.

Quindi, ricapitolando.
Hai un ristorante, anzi un'osteria.
L'Osteria del X.
E un sito.
E un account Facebook.

Siccome sei furbo, non pubblichi post sulla tua fan page (come da regolamento Facebook),
ma sul tuo profilo personale
(Nome= TuoNome  Cognome= Nome dell'Osteria).
Così puoi chiedere l'amicizia a destra e manca e raggiungere quasi 5000 amici.
Ben più dei 170 "mi piace" onestamente conquistati dalla tua fan page.
Forse non sai che se Facebook ti sgama perdi tutti gli amici e ciao.
Hai fatto comparire venti milioni di annunci pubblicitari nel web negli ultimi 3 mesi.
Pubblichi a tutte le ore foto di cibo variamente saccheggiate dalla rete e spiritosaggini assortite.
Ci hai un pò sfrittellato le palle, ma anche incuriosito.

MA siccome sul tuo sito c'è una Google Map non aggiornata...
ieri sera sono finita al tuo vecchio indirizzo, dove ho trovato il portone sprangato.
E poi sono andata in un altro posto (uno che sulla fan page oggi aveva la foto del suo bellissimo
locale sotto la neve!).

Oggi alla centesima volta che mi comparivano i tuoi post ho pensato bene di avvisarti.
In cambio mi hai velatamente dato della stupida.


Perché, si sa, l'esercente ha sempre ragione.








E quando ti ho risposto per le rime, cosa hai fatto? 
Beh...
siccome la conversazione con i clienti è importante...
siccome essere social vuol dire soprattutto saper ascoltare...
siccome ogni reclamo è un gradito regalo, soprattutto dove ci segnalano dove stiamo perdendo clienti...
siccome è importante rispondere ai complimenti ma soprattutto alle critiche per essere credibili...
e siccome tu queste cose non le sai...

HAI RIMOSSO LA CONVERSAZIONE DAL TUO PROFILO!
E non mi hai più risposto.

E io ti ringrazio, perché mi hai fornito uno spunto bellissimo per i miei corsi di web marketing.
Potrai anche avere il sito, due siti, tre profili facebook.
Potrai anche fare due milioni di annunci pubblicitari.

Ma se non sai ascoltare, il cliente lo perdi.

Tu vuò fa l' americano!
mmericano! mmericanosiente a me, chi t' ho fa fa?
tu vuoi vivere alla moda, ma se bevi whisky and soda po' te sente 'e disturbà.
(Renato Carosone)