giovedì 31 dicembre 2009

Thank you. And goodbye.

Ti sei annunciato come l' "anno della crisi". Ti abbiamo accolto con incertezza, con nervosismo.

Sei stato, invece, un anno di nascita e di rinascita.
Ci hai insegnato a buttare via gli alibi e la pigrizia, e a cercare attivamente il cambiamento, il miglioramento, senza temere la fatica.
Ci hai mostrato che "ha senso ridurre il desiderio di guadagno e di possesso, se si trova qualcosa di meglio a cui tendere" (vedi M.Wells Mandeville).
Ci hai ricordato che spesso ancora meglio di "ottenere ciò che si desidera" è "continuare a desiderare ciò che si ha".
Ci hai costretto a selezionare, a scremare, a concentrarci.
Qualità è la nuova parola d'ordine.
Ma non ci bastano più gli slogan e le promesse, vogliamo qualità vera, verificata sul campo.
Qualità della vita. Qualità nelle relazioni, nelle collaborazioni professionali, nelle amicizie.
Qualità dell'aria, qualità del cibo, qualità dell'acqua.
Qualità del futuro, il nostro e, soprattutto, dei nostri figli.

Ci lasci più forti. Con qualche prima ruga intorno agli occhi, ok. Ma se sorridiamo
sembreranno rughe di espressione e non saremo certo meno belli e meno giovani.

Ciao 2009, non ti dimenticheremo.



mercoledì 30 dicembre 2009

Retail marketing al paesello

Anche i negozianti del mio paesello stanno comprendendo che il cliente non è un pollo da spennare e un pirla che li disturba, ma colui che li mantiene aperti.
Da quando in parte alla Conad ha aperto la "Bottega del centro", si sono moltiplicate le offerte, e, magicamente, il personale ha iniziato a sorridere!
Ma è nelle nuova Bottega che si respira un'aria nuova: gestito direttamente da una famiglia,
non ha nulla di particolare nell'offerta (se non nel layout gradevole e velocissimo da esplorare). Quello che è davvero nuovo è l'accogliere ogni cliente come uno di casa, coccolandolo e consigliandolo come i piccoli dettaglianti di un tempo. Anche con effetti esilaranti.
"Domani facciamo lo spiedo, signora!", mi fa, sorridendo, il macellaio-proprietario.
"Mi dispiace", rispondo, "Domani vado a Brescia a prendermi il sushi!".
" Però mi sono arrivate delle cassette di arance buonissime da accompagnare al suo SCIUSCI!".

MARKETING POST NATALIZIO

Arriva la newsletter della Apple. Oggetto: "Sotto l'albero non c'era? Compratelo tu, all'Apple Store!". E, come giustamente aggiunge il mio amico Dario, "ricordati di ringraziarti calorosamente".
Ora. A parte il fatto che i miei più bei regali di Natale erano GIA' firmati Apple.
Io quasi quasi li prendevo in parola. Poi è arrivata la newsletter FNAC.
"Babbo Natale non l'ha portato? Scopri le offerte della Befana!"
Ebbasta!! Lasciatemi un pò di tregua fino ai saldi, almeno!

lunedì 28 dicembre 2009

Sulla strada- Riflessioni su parcheggi, senso civico e dintorni.

Una piovosa mattina di inizio 2009, nei pressi della Scuola d'Infanzia. Sto accompagnando a scuola il mio bambino che, con entrambe le manine tiene saldo il suo ombrellino e avanza lento. Affaticata dal mio pancione e dal mal di schiena, cerco di coprirmi con il mio ombrello e, allo stesso tempo, di proteggere lui dalle automobili. Con sgomento guardo l'orologio: si è fatto davvero tardi, e ancora 15 km di code mi separano dall'ufficio. Il cantiere per il nuovo parcheggio costringe gli automobilisti a girare intorno alla scuola, nel tentativo di posteggiare non troppo lontano. Vicino all'ingresso, diverse auto in seconda fila spingono i pedoni in arrivo a camminare in mezzo alla strada. Ce n'è una piazzata proprio di fronte al cancello: al volante un nonno attende la sua signora al caldo, con il motore acceso: per entrare a scuola i bambini (soprattutto i piccoli nei passeggini) sono costretti a respirare le esalazioni del suo tubo di scappamento, o a fare complesse gimkane tra le pozzanghere. Una piovosa mattina di fine 2009, nei pressi della Scuola d'Infanzia. Il nuovo parcheggio dovrebbe aver migliorato le cose, ma, negli orari di punta e sotto la pioggia tutti i posti auto supplementari sono presi d'assalto. Non ho più il pancione, ma le cose si sono complicate: ora c'è un passeggino da montare, una neonata da trasbordare cercando di proteggerla dall'acqua, oltre al solito bimbo barcollante sotto il suo ombrellino. Per qualche strano arcano, la viabilità intorno al parcheggio prevede diverse barriere architettoniche, e, uno dei pochi marciapiedi ribassati è occupato da un'auto, costringendomi ad allungare il giro, e mettendo a rischio la sicurezza dei miei e di altri bambini. Nell'uscire dalla scuola assisto a nervosi strombazzamenti di clacson tra automobilisti in lotta per il posto auto più vicino. Che begli esempi che diamo ai nostri bambini, penso. Noi italiani siamo sempre pronti a puntare il dito contro "gli altri": opportunisti, individualisti, maleducati. Ma ad ogni indice puntato corrispondono tre dita verso noi stessi. Sulla strada abbiamo l'opportunità di insegnare ai nostri bambini che "gli altri" siamo noi. E' facile essere un pò prepotenti e frettolosi dall'alto della nostra bella monovolume riscaldata: ma quando siamo noi (o i nostri cari) inermi in mezzo ad una strada, sotto la pioggia...come ci sentiamo? I miei bambini non sono più delicati o più preziosi degli altri, e se voglio essere rispettata posso iniziare, nel mio piccolo, a rispettare gli altri, a maggior ragione se sono più deboli o indifesi. Se la maleducazione e l'arroganza altrui ci fanno iniziare male la giornata, l'antidoto è dare noi il buon esempio. Il sorriso della vecchina che lasciamo attraversare (anche se non è esattamente sulle strisce!), il gesto di ringraziamento della mamma a cui lasciamo la precedenza (un secondo che non peserà poi molto sul nostro ritardo!)...ci aiuteranno a migliorare impercettibilmente l'umore della giornata, e, forse, invoglieranno "gli altri" a comportarsi meglio. Provare per credere!

Educazione del piccolo maschio di casa

"Alessandro, per favore apparecchi la tavola?" "No, mamma non ho tempo, devo giocare". Dopo mezz'ora. "Mamma io ho fame, mi dai la pappa?". "Non ho tempo, devo leggere Vanity Fair". "OK, ho capito. Adesso io ho tempo per apparecchiare, sai?". Ogni tanto riesco ad invocare lo spirito delle tate ed essere ispirata da una certa saggezza educativa. E' fantastico ottenere collaborazione senza urlare, recriminare, ricattare o arrabbiarsi.

giovedì 24 dicembre 2009

Buon Natale!

L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico.

Non importa, amalo.

Se fai il bene, ti attribuiranno fini egoistici.

Non importa, fa' il bene.

Se realizzi i tuoi obiettivi,

troverai falsi amici e veri nemici.

Non importa, realizzali.

Il bene che fai, verrà domani dimenticato.

Non importa, fa' il bene.

L'onestà e la sincerità

ti rendono vulnerabile.

Non importa, sii franco e onesto.

Quello che per anni hai costruito

può essere distrutto in un attimo.

Non importa, costruisci.

Se aiuti la gente se ne risentirà.

Non importa, aiutala.

Da' al mondo il meglio di te

e ti prenderanno a calci.

Non importa, da' il meglio di te.

Da: "Da' il meglio di te"

Madre Teresa di Calcutta.

martedì 22 dicembre 2009

Adolescenza prematura

Guarda Ale, quanta neve!". Annoiato: "Si, lo so". "Ale sai che oggi iniziano le vacanze di Natale?". Sguardo di compatimento: "Si, me l'avete già detto ieri". "Ale, guarda, mancano due finestrine a Natale!". Impassibile: "Certo, oggi è il 22 dicembre". Scusate un attimo: ma è l'adolescenza che ora inizia a 5 anni oppure sto diventando vecchia, noiosa e ripeto sempre le stesse cose?