- Si...no...boh. Adesso devo giocare...
Ma se nemmeno tu sai cosa desideri, perché mai
La nonna:
- Ma come???Voi da piccoli avevate delle liste infinite (e la povera santa non ci arrivava con il budget...)
Già...
La fondamentale differenza tra me e i miei figli?
Io sono cresciuta guardando televisione e tanta, tantissima pubblicità.
E desideravo un sacco di cose.
I miei desideri venivano esauditi fino ad un certo punto,
lasciandomi felice e comunque sempre piena di altri desideri.
Desideri materiali. Perché, per fortuna, non mi mancava ciò che davvero conta e serve.
Loro non vedono pubblicità, quindi non subiscono l'imposizione subliminale di desiderare a comando.
E quindi giocano con quello che hanno.
E non è che abbiano pochissima roba, eh...ma hanno poco e niente rispetto a molti loro compagni, (che hanno magari case piccolissime ma camerette traboccanti come bazar cinesi).
Non posso che essere contenta se non sono già schiavi dell'illusione di poter comprare la felicità.
Ma mi rode un tarlo. Che vita è senza desiderio?
E, soprattutto, è giusto voler alimentare in loro il desiderio di altre cose?
Come amici, viaggi, lavori stimolanti,aria pulita, un mondo giusto, una laurea, conoscere tre lingue?
Sarò in grado di accettare che i loro desideri siano diversi da quello che io desidero per loro?
Santa Lucia, visto che loro sono troppo impegnati a giocare ti scriverò io una letterina. Ma per me.
2 commenti:
Anche i miei hanno scritto la letterina per Babbo Natale e uno di loro ha chiesto "la pace nel mondo"...per dire!
Purtroppo loro guardano la pubblicità e quando non la guardano, ci pensano i compagni di scuola a colmare, prontamente, ogni lacuna...Eppure, non stanno lì a chiedere che gli si acquisti di tutto e di più :-D
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