A scuola materna, il mio primogenito ha partecipato ad un lodevole programma informativo-terroristico
dedicato all'igiene orale, che ci ha così descritto:
"Sono venuti un signore e una signora, e ci hanno spiegato che per evitare che si carino tutti i denti è molto importante l'igiene MENTALE e non mangiare le schifezze e le pappe piene di zuccheri".
La sera il consueto appuntamento con la pulizia dei denti viene vissuto con maggiore pathos del solito:
"Va bene così? Sono passati due minuti?".
Ha chiesto e ottenuto una clessidra per monitorare i fatidici due minuti.
Dopo colazione corre a lavarsi i denti.
Di ogni cibo chiede ansiosamente se contiene zucchero.
Mi chiede quanto manca al giorno in cui gli cadranno i denti da latte.
Stasera, dopo il consueto rituale serale e una scrupolosa e vigorosa spazzolata ai dentini,
va a dormire. Dopo pochi minuti il silenzio della casa viene rotto da urla angoscianti:
Mammaaaaaaaaaaaaa!! Papààààààààààààààààààààààà!!
Ci catapultiamo nella sua cameretta in due, da due stanze diverse.
- Cosa c'è????
- Io...io...ho mangiato una caccola! - dice con voce rotta dal pianto.
- Che schifo, ma ci chiami per questo??? Fai la nanna!! - ribattiamo in coro.
- Ma....
- Che c'è?
- Posso lavarmi i denti?
- I denti?? ma se te li sei appena lavati!!
- Ma...le caccole...CONTENGONO ZUCCHERO?
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