sabato 2 giugno 2012

Maggiolina


Quando sei arrivata, quattro anni fa, ti abbiamo salutato incuriositi ma con un pò di distacco.
Eri la passione del nonno F., la sua rivincita sul tempo e sugli acciacchi.

Due anni fa ci hai regalato l'emozione di veder nascere il tuo puledrino, il piccolo Giugno.
E spiare la magica intimità di una nascita è una esperienza che non si dimentica...


Il tuo cucciolo è cresciuto sotto ai nostri occhi e ora è forte e grande come te.
Nel frattempo hai conquistato anche lo zio A. che ti ha portato persino a fare delle gare, in cui ti sei distinta per dolcezza e affidabilità.


Poi hai rubato il cuore di Valentina, fiera mini-amazzone che, con orgoglio ti ha potuto condividere anche con i suoi compagni di asilo nido in una soleggiata mattina di marzo che nessuno di noi dimenticherà.


E, dopo averti ignorato per quattro anni, persino Alessandro si è innamorato di te.
Ha aspettato la giornata dei saluti per chiedere insistentemente di montarti.

Sì, perché alla fine gli acciacchi e la crisi economica hanno avuto la meglio sulla passione del nonno F.,
e oggi te ne torni nella tua scuderia in Brianza, dove trascorrerai una vecchiaia serena con gente
che ti vorrà bene.
Ciao, Maggiolina. 
Non ci ho mai dato tanto peso, ma ora mi rendo conto che è stato un privilegio poter guardare dalla finestra e guardarti pascolare nel prato con tuo figlio.
Una visione pacificante, uno scampolo di senso e di pace.

- Bambini, salutate Maggiolina, che domani parte.
- Sao sao Massolina, adeffo noi andiamo.
I bambini prendono tutto con naturalezza perché non conoscono le conseguenze delle cose, 
e non possono soffrire in anticipo per quello che gli mancherà domani. 
Ho invidiato la spensieratezza con cui vivono l'oggi e l'ora.
Perché io, invece, avevo il magone.

Buona fortuna, Maggiolina.
Per quattro anni sei stata una presenza dolce nella nostra famiglia allargata e non ti dimenticheremo.

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