martedì 4 ottobre 2011

Si vede che ce lo meritiamo

Il popolino di Facebook si agita e si indigna per l'esito del processo Kercher.
Il popolino di Facebook è uno spaccato dell'Italia.
Italia che è sempre facilmente agitabile per i casi di cronaca.
Oh come ci distraggono bene dalle cose importanti con la cronaca!!
Tutti morbosamente interessati a Cogne, ai fratellini di Gravina, a Sarah di Avetrana,
a Yara, a Melania Rea, adesso a Melanie (anzi, di Melanie non gliene frega niente a nessuno,
ma tutti hanno le idee chiarissime sul ruolo dei due imputati e del nero, di cui manco ricordano il nome. Bravi!). Critichiamo la TV ma poi ci spippoliamo Vespa, la d'Urso e compagnia cantante.


Poi esce una notizia di una gravità inaudita, come il colpo di spugna sulla immensa strage nascosta legata ai rifiuti (quella di Gomorra) e nessuno batte ciglio.
Anzi, tutti convinti che sono quegli sporcaccioni del sud a inondarci con i loro rifiuti a noi virtuosi del nord (!).

In Italia ci stiamo facendo letteralmente ammazzare dalle eco-mafie, nel totale disinteresse!


Io vivo in Pianura Padana, quinto posto più inquinato al mondo
Abbiamo tassi SPAVENTOSI di incidenza di tumori e di malattie tremende.
Però le nostre conversazioni sono piene della cronaca (prevalentemente nera, ovvio) con cui ci facciamo distrarre.
Se avete anche solo un malato o un morto per tumore in famiglia vi siete mai chiesti quanto sia fatalità e quanto causa evitabile?


Care mammine tutte preoccupate di quante volte al giorni i tesorini fanno cacchina,
fatevi un giretto in oncologia pediatrica.
Oppure date un'occhiata a questi dati:

Un estratto della presentazione di Marino Ruzzenenti (dati completi del link sopra)


Siete le stesse mamme che, alla richiesta di una firma contro l'ennesimo eco-mostro,
avete risposto annoiate che avevate in macchina la carta d'identità.
(E poi passate la vita a imbottire di antibiotici i vostri bambini e a stressarli perché mettano la maglietta della salute!).
Fra qualche giorno vi chiederò di unirvi alla protesta popolare di fronte alla provincia di Brescia per evitare l'ecomostro che minaccia il nostro futuro.
E voi mi guarderete con un sorriso mezzo di compatimento, che si riserva ai fanatici.
Poi mi direte "grazie per quello che state facendo".
Ma quel giorno avrete qualcosa di più importante da fare.


Perché vi illudete che la cosa non vi riguardi.
E tornerete a preoccuparvi della cacchina di Gigetto, di quanto bene si mangia alla mensa.
E di Amanda Knox.

15 commenti:

Stefania Boleso ha detto...

Parole sante. Anzi, santissime.

dabogirl ha detto...

mah, mi pare un post pieno di luoghi comuni, riassumibili nel noto "pensa a chi sta peggio".
Sei sterile? "pensa a chi sta peggio".
Hai una figlia che si ammala tutte le settimane? "pensa a chi sta peggio, non è mica un tumore"

parlare di una cosa non esclude parlare dell'altra, informarsi dell'altra, combattere contro l'altra.

E in più ci sono diversi modi di parlare di una cosa. Ad esempio, parlando di Amanda & Co., ci si può interrogare sul funzionamento della giustizia in italia, su come siamo in mano ad incompetenti (spesso) che ti possono mandare in carcere 4 anni senza una prova.

PAMEN ha detto...

@Dabogirl,
potrei essere d'accordo con te se il dibattito si fosse incentrato sulla colossale figura di merda che il nostro sistema giudiziario ha fatto nel mondo.
Purtroppo la maggior parte delle persone si sono divise tra innocentisti e colpevolisti, o al massimo hanno speso parole per "il nero", come massima profondità di riflessione.

La mia rabbia NON nasce da LUOGHI COMUNI, ma da un impegno attivo quotidiano sul territorio.
Tutto ciò che ho scritto appartiene ad una esperienza
precisa, non a "sentito dire".

E' interessante il tuo punto di vista.
Perché io sono d'accordissimo con "parlare di una cosa non esclude parlare dell'altra, informarsi dell'altra, combattere contro l'altra."

E invece la gente che si schiera sui fatti di cronaca, spesso se ne frega totalmente di cosa sta succedendo sotto il suo naso.

A stare peggio siamo noi, solo che non ce ne preoccupiamo minimamente. Ecco cosa intendevo.

Unknown ha detto...

Patrizia, mi inchino.
Qui, nella mia zona, siamo alle prese con una situazione simile: fabbrica che vuole bruciare i rifiuti a poche centinaia di metri da me!!!
E un comitato e tanti sordi... sono delusa.

PAMEN ha detto...

@grazie Bis.
Adesso abbiamo i mezzi per informarci,
per cui non ci sono più scuse per fregarcene...
un abbraccio!

dabogirl ha detto...

fortunatamente frequento più persone "di testa" che "signoramiasotuttiladri"... e faccio parte di quelli che ci danno dentro.
però visto che siamo entrambe donne di marketing, sai che dire "vi prenderà un cancro e sarà solo colpa del fatto che non avete combattuto la mia lotta" non aiuterà la lotta stessa.

Tornando alla monnezza... ma devono mettere un incerenitore o un termovalorizzatore? Dove trovo info?

PAMEN ha detto...

@Dabogirl La lotta non è la MIA.
Probabilmente questo impianto non lo faranno nemmeno sotto casa mia.
Io figli malati grazie a Dio non ne ho.
Ma siccome ho la testa, e ho una coscienza,
e ho i mezzi per informarmi ho deciso di contribuire come posso a svegliare anche gli altri.
Perché solo uniti possiamo fermare la follia,
non persi ognuno nel suo individualismo o dietro alla cronaca.

La mia situazione specifica è documentata qui: http://www.comitatocivicobedizzole.it/
Si tratta di un inceneritore di pollina, impianto inefficiente energeticamente, inutile (la mia zona ha poca pollina arriverebbe tutta da fuori) e dannoso (le emissioni aggraverebbero pesantemente una situazione di PM10 già gravissima). IL tutto per beccarsi i finanziamenti riservati alle energie "rinnovabili", visto che il governo ha equiparato la pollina (=scarto tossico pieno di antibiotici) a una innocua biomassa.

ero Lucy ha detto...

Il tuo post parla di emozioni, di quelle più triviali e immediate legate ad un fatto di cronaca e alle sue conseguenze, e a quelle più alte e meditate che hanno a che fare anche con la capacità di lungimiranza. Solo che a volte la lungimiranza genera ansia, e all'ansia si può rispondere rifugiandosi nelle rassicuranti cacchine di Gigetto. Il mondo ha bisogno dei beppegrillo ma anche di Cotto e mangiato.

PAMEN ha detto...

@Lucy, tu hai perfettamente ragione.
E non è che io non pensi alle altre cose, alla cacca dei miei figli o al corso di tango argentino.

Solo che non capisco perché certi dati allucinanti su come noi tutti stiamo morendo o sulla prescrizione di delitti ambientali orrendi...lascino indifferenti la maggior parte delle persone.
Le stesse che piangono i loro cari malati di malattie evitabili ma poi se ne fregano di diminuire il loro impatto ambientale o di richiedere protezione ai loro amministratori...
Lo so, sono una povera illusa utopista, ma finché avrò voce romperò le palle perché solo uniti possiamo fare la differenza...

Maria Michela ha detto...

Ti scopro solo oggi e ti dico che sei forte! Mi piaci!

ero Lucy ha detto...

Non intendevo dire che non ti occupi del resto ma proprio il contrario! Nel senso che come te c'è qualcuno che guarda lontano e ha un orizzonte lungo, mentre molti altri tengono la testa bassa sul pannolino del figlio, ecco tutto! :)

Mammabradipo ha detto...

Grandissima!!! Come ben sai fin che uno non ci sbatte dentro il naso è ben difficile che attivi il cervello...

Pentapata ha detto...

a brescia c'è l'inceneritore rifiuti praticamente in città

PAMEN ha detto...

@Bradipa: ti devo dare ragione, io stessa non è che ho sempre avuto le idee chiare, eh! ci ho sbattuto letteralmente il naso contro...

@pentapata: a BS (io vivo a 20 km) c'è uno dei più grandi inceneritori europei, altamente sovradimensionato rispetto alle necessità locali. Buona parte dei bresciani ne vanno orgogliosi, perché si ritengono più civili dei napoletani. Inoltre circolano fantastici rapporti rassicuranti firmati nientepopodimeno che Umberto veronesi. Peccato che la A2a, cioé la società dell'inceneritore, è uno dei finanziatori della Fondazione Veronesi. Capito come ci prendono per il culo? Pure il buon nonno d'Italia, l'amatissimo Veronesi??

Pentapata ha detto...

eh lo so e ne so, perchè lavoro nel ramo rifiuti.