martedì 4 ottobre 2011

In memoria di Anna staccato Lisa

Cara Anna-staccato-Lisa.

ho iniziato a seguire il tuo blog dopo un bellissimo articolo di Wonderland su Vanity Fair, una rassegna dei malati di cancro che si curano (anche) con la blog-terapia.
Ho letto la tua storia d'un fiato, ammirandoti per la forza, il coraggio, lo spirito.
Poi, negli ultimi mesi, i tuoi post erano sempre più rari, faticosi, intrisi di disperazione.
Fino al tuo matrimonio in corsia, di cui hanno parlato tanti media.

Non ti commentavo, ma c'erano migliaia di persone a coccolarti, apprezzarti, amarti.
Facevo il tifo per te. Ti leggevo con il fiato sospeso, a volte con una lacrima.
Poi tornavo alla mia vita privilegiata, ripromettendomi di fare quanto possibile, nel mio piccolo,
per combattere questa malattia bastarda.

Questa notte te ne sei andata via.
Ma il tuo spirito indomito resterà nel cuore di tutti coloro con cui hai condiviso il tuo percorso.
Il mio pensiero va a quel tuo marito speciale e alla tua mamma, nuovamente colpita dall'inimmaginabile  lutto di perdere un figlio. Prego che possa essere per loro consolante la fine delle tue terribili sofferenze.

Non ti dimenticherò.
Grazie per la tua testimonianza, per avermi ricordato cosa davvero conta nella vita.

3 commenti:

Cristiana Calilli ha detto...

Sono "incappata" per caso nel suo blog e ogni tanto andavo a leggere i suoi post. Mi ha scioccato leggere con che ironia affrontava situazioni terribili e la sua forza mi faceva sentire terribilmente capricciosa e sciocca.
Spesso mi sono chiesta se stesse continuando il suo calvario o se la sua vita fosse giunta al termine.
Anch'io non mi dimenticherò delle sue parole.

Anonimo ha detto...

Molto commovente il tuo post, oggi ho avuto una botta che non credevo di prendere. Leggi da lontano e poi ti accorgi di essere così vicino. E ti accorgi quanto stupida puoi essere certe volte.

labiondaprof ha detto...

Anche io l'ho scoperta come te, e come te la leggevo ma non osavo commentare.
Devo dire che me lo aspettavo, l'anno scorso ho perso una cara amica nello stesso modo. Lei era sposata da anni e aveva un figlio ancora piccolo. Oggi si è rinnovato il mio dolore e non trovo parole per capire, o per spiegare. Grazie di averla ricordata perché io nel mio blog non ce l'ho fatta, come non ho mai parlato della mia amica e della sua famiglia, a cui sono molto legata.