lunedì 10 ottobre 2011

Gentile direttore...

finalmente il Giornale di Brescia di ieri 6.10.11 informa che le polveri sottili in provincia hanno registrato un'impennata,  in alcuni casi raddoppiando i valori considerati "di allerta". 
Allerta per la salute.
Sì, perché va ricordato (soprattutto agli ignari cittadini che si rallegrano del supplemento di estate) che
le PM10 uccidono, causando asma, infarti, ictus, tumori polmonari e molte altre patologie.
Che Brescia detiene il record italiano dei morti per tumore.
Che i tumori infantili sono in drammatico aumento in provincia.
Che la Pianura Padana è la quinta zona più inquinata al mondo.
Che l'Unione Europea ha diffidato l'Italia per l'insufficiente contenimento dello smog, aprendo procedure di infrazione che costeranno alle casse pubbliche multe salatissime (per approfondire).

A questo punto, si attenderebbero
da autorità e media suggerimenti e misure
per far fronte all'emergenza:
le combustioni e le emissioni andrebbero contenute ad ogni costo, i cittadini educati a limitare il loro impatto e a proteggersi stando il meno possibile fuori casa.
E invece il Suo giornale si limita ad accennare alle (lievi e irrilevanti) limitazioni al traffico disposte dalla Regione.
E chi ci governa? Si permette il lusso (a spese nostre) di cambiare la legge, rendendo ammissibile l'approvazione di impianti di incenerimento sotto 1MW senza valutazione di impatto ambientale!

Finalmente consapevole di tutte queste cose, mi sono unita al Comitato Civico di Bedizzole. Perché da mamma e da cittadina responsabile preoccupata del nostro futuro,
non posso più vivere nell'indifferenza e nel qualunquismo che stanno portando il nostro pianeta all'autodistruzione.
La provincia, invece di difendere attivamente la nostra salute, sta valutando la costruzione di vari impianti di incenerimento e gassificazione di pollina e di biomasse.
Esistono varie metodologie di smaltimento meno inquinanti e addirittura più efficienti energeticamente, ma il business dei finanziamenti pubblici per le cosiddette "energie rinnovabili" fa gola a molti.
Ad esempio agli allevatori, ben felici di poter aggirare la normativa nitrati e  proseguire la folle corsa verso modelli di allevamento sempre più intensivi e sempre meno sostenibili per l'ambiente.
L'impianto che vorrebbero costruire a Bedizzole oltre a minacciare la salute della popolazione, deturperebbe il paesaggio vicino al lago, brucerebbe pollina che viene per lo più da fuori, e produrrebbe pochissima energia.
(Energia di cui NON abbiamo bisogno visto che la nostra regione ne produce in misura maggiore rispetto ai consumi!).

Il 18 ottobre mi unirò alla
manifestazione di protesta indetta dal Comitato Civico di Bedizzole di fronte alla Provincia.
Perché il profitto non può sempre venire prima della vita delle persone.
Perché prevenire è meglio che curare.
Perché, se proprio vogliamo monetizzare tutto,
la salute pubblica ha un costo immenso.

Ai nostri amministratori e a chi ha il potere di informare la gente chiedo di scegliere:
continuare così oppure se dare prova di responsabilità e lungimiranza?
E, se proprio avete dei dubbi su cosa è giusto fare, fatevi un giretto nelle strapiene oncologie pediatriche.
O pensate a quante persone ammalate conoscete. Non crederete che sia solo una tragica fatalità, vero?

Grazie dell'attenzione.
Pamen, 7 ottobre 2011




Questa lettera non verrà mai pubblicata.
Perché i vecchi media vivono in modo vecchio.
Pubblicano solo quello che non disturba loro o l'establishment.
E, soprattutto, si fanno scivolare addosso l'appello alle loro responsabilità.

Abbiamo ancora bisogno di giornali così? Di politici così?
Il vaso si sta pian piano colmando.


E, prima o dopo, il vento cambierà.


3 commenti:

Cristiana Calilli ha detto...

Condiviso sulla pagina Facebook del mio blog. Se i vecchi media funzionano così, dimostriamo ancora una volta che il web è diverso!

PAMEN ha detto...

@grazie 100x100mamma! pian piano le cose cambieranno anche qui...

Rosy ha detto...

Beh sono arrivata al tuo blog per via di #2eurox10leggi e scopro diverse affinità e coincidenze, sarà un caso?
Anch'io avevo sentito nei giorni scorsi la notizia dell'impennata di polveri a Brescia. Ed avevo fatto le tue stesse considerazioni (solo pensando al termovalorizzatore...) Possibile che il buon senso sia declinato solo al femminile? Le tue osservazioni sono logiche. Perchè dal mondo dell'informazione ( di cui faccio anche parte, purtroppo) alla politica quando si presentano argomentazioni di questa portata si alza un muro? (domanda retorica, ovviamente)