Ho perso mia figlia.
Mia figlia è scomparsa in spiaggia.
Per dieci minuti. Dieci minuti di puro terrore.
Ore 12. Valentina e Alessandro giocano sotto l'ombrellone,
tra i lettini extra-size del nostro bagno.
Valentina è nuda, abbiamo iniziato pigramente a raccogliere le nostre cose per salire in albergo e fra poco le metteremo un pannolino asciutto.
Ci fermiamo a chiacchierare con le vicine di ombrellone.
Ad un certo momento butto l'occhio dove, fino a pochissimi minuti prima, i bambini giocavano.
Valentina non c'è.
- Dov'è Valentina? chiedo, mentre i miei occhi frugano impazziti in tutte le direzioni.
Poi sento solo la mia voce:
- Valentinaaaaaaaa!?! (tono interrogativo)
- Valentinaaaaaaaa!! (tono deciso)
- Valentinaaaaaaaa! (tono angosciato)
- Valentinaaaaaaaa!!! (tono disperato).
Intorno a me è come se fosse piombato il silenzio, mentre urlo non sento alcun rumore, vedo che tutti alzano gli occhi nella mia direzione, e molte persone si uniscono alla ricerca.
Non sta capitando a me. Non è vero.
Non riesco a formulare un pensiero compiuto, è come se vedessi la scena dall'esterno.
Mi precipito in riva al mare, alla disperata ricerca della testina di ricci biondi, del culetto roseo e paffuto. Niente.
- Com'è la bambina, signora? Com'è vestita?
- Bionda, alta così, con i ricci, è nuda, ha 2 anni.
Lo ripeto a tutti quelli che mi fermano, anche al bagnino vestito di rosso, che è già in comunicazione via radio non so bene con chi.
- Valentinaaaaaaaa!!! urlo sempre più forte.
- Hai berzo bambina?
Mi chiede l'ambulante senegalese sparapanzato sulla sedia da mare.
- E' bionda, alta così, con i ricci, si chiama Valentina- gli dico in un un soffio, con la voce strozzata.
E lui: - Ma no preoccupa, poi trovano sembre.
Vorrei mandarlo a quel paese, ma non ho tempo da perdere.
Corro di qua e di la impazzita, scandagliando ogni centimetro della spiaggia.
Il marito, Alessandro, tutti i vicini di ombrellone, tutti stanno cercando.
Non è al parco, non è al mare, non è in strada, in reception nessuno l'ha vista.
Sento i battiti del mio cuore nelle orecchie come un tamburo e corro di qua e di là, senza riuscire a pensare nulla.
Poi mi ritrovo a correre verso l'interno della spiaggia,
una signora mi dice: "Forse l'hanno trovata!".
Corro all'impazzata, finché non la vedo passare dalle mani di una signora corpulenta e abbronzatissima alle braccia del suo papà.
Aveva raggiunto il parco giochi del bagno vicino, dove non era mai stata prima.
Aveva raggiunto il parco giochi del bagno vicino, dove non era mai stata prima.
- Valentinaaaaaaaaaaaaaaaa!- urlo, mentre iniziano a sgorgarmi le lacrime dagli occhi.
- Io le ho chiesto se si chiamava Valentina, ma lei mi ha risposto di no!
mi dice il donnone inquietante, con il suo vocione.
"Ettecredo" penso, mentre ringrazio la signora e stringo Valentina.
Mi sta tornado il sense of humour, mi sta tornando il respiro, mi sta tornando a scorrere la vita nelle vene.
"Sei scappata dalla mamma, come il pesciolino Nemo!" le dico, incapace di trattenere il tono arrabbiato.
Lei mi guarda, interrogativa, e dice solo "Vojo andare ad attalena!".
7 commenti:
Certo... Tra la mamma e l'altalena, cosa vuoi che scelga (parlo per esperienza...)?
Vabbè, dai, meno male che tutto si è concluso nel migliore dei modi.
Oddio Pat... leggendoti m'è venuta l'angoscia.
È capitato anche a me con First una volta. Per poco non ci rimanevo secca.
È capitato a una mia amica la scorsa settimana. L'hanno ripresa coi sali.
Che te lo dico a fare?
Un abbraccio e un bacio a Vale nomade in pectore.
Che angoscia!! Sarà che sono cresciuta con l'ansia di perdere mia sorella, che ogni tanto spariva e non la trovavi più... Ma ci sono due cose che mi angosciano da matti: lo sguardo dei bambini e quello dei cani quando si perdono.
Fortuna che la tua piccola non si è resa conto di nulla. Mi sa che tu non lo scorderai tanto facilmente questo spavento... :)
Pat non so descriverti l'angoscia che mi è venuta quando ho letto il titolo e l'incipit del post!
Quando eravamo piccole mia mamma mi lasciò in custodia mia sorella qualche minuto per andare a prendere una cosa in tenda; io mi allontanai un secondo per guardare il bottino di pesca di un bambino. Torno e non c'è più. Torna mia mamma e non c'è ancora. Il tutto sarà durato una mezz'ora perchè hanno fatto in tempo a fare gli annunci all'altoparlante del campeggio... Alla fine la trovammo nella spiaggia del campeggio adiacente che giocava tranquilla. Mia mamma ci riempì di schiaffi, entrambe, credo che fosse la reazione all'angoscia che aveva provato. Io non me lo sono mai dimenticato.
Alla fine però aveva ragione il tipo: "trobano sembre"!
Agh!!! Io ho perso Fratellino al parco proprio la settimana scorsa!!!!Veramente da rimanerci secchi!!!!Non sono nemmeno riuscita a sgridarlo da tanto ero felice di averlo ritrovato!
non essendo madre non ho mai provato questo terrore direttamente. Ma ricordo come se fosse ieri quando in spiaggia "sparì" mia sorella. Che poi loro lo fanno con innocenza, li sgridi ma sembrano non capire!!
Ma io che ero piu grande ricodo perfettamente lo sguardo angosciato di mia madre...
Che ansia... meno male che sia finita bene!
Ma è mai possibile, sono stati inventati i navigatori gps, i satellitari per trovare le macchine, per seguire le foche sui ghiacciai, satelliti per indagare la materia dell’universo … eppure nessuno non ha inventato un braccialetto per trovare il proprio bimbo sulla spiaggia, al centro commerciale o nel quartiere… crdo che i gps dovrebbero essere accessoriati anche della localizzazione di un bambino, un anziano o anche dell’amico del cuore (il proprio cane) … eppure ci sarebbe un mercato della madonna… basterebbe innovare in questo senso le tecnologia già esistente…
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