parto con le mie filippiche...Probabilmente tante donne mi hanno preso per una invasata fanatica (soprattutto quelle che hanno partorito in posizione litotomica al Civile oppure accettato senza fiatare dei cesarei pretestuosi), i miei familiari mi hanno supportato e sopportato fino alla nascita di Valentina, ma adesso, giustamente, non ne possono più.
Ma la stampa specialistica ha raccolto il mio sfogo! YEPPA!!
Antefatto: nel mitico periodico indipendente UPPA (Un Pediatra Per Amico), un'oasi di intelligenza nel mare di stupidità e opportunismo della stampa dedicata ai genitori, una lettrice scrive chiedendo se può sperare in un parto naturale dopo due cesarei. Le suggeriscono di abbandonare le speranze.
Mi scateno manco fosse il mio l'utero che verrà affettato inutilmente per la terza volta, e rispondo per le rime. Risultato? Risposta del direttore e, udite udite, pubblicazione del mio messaggio (ovviamente tagliato) in parte ad un bell'articolo di Ivana Arena (che onore!).
Qua sotto trovare il mio intervento originale, nel link qui sopra il PDF dell'articolo, mentre, per chi si forse perso le puntate precedenti...il racconto del mio VBAC.
Gentile Alessandra Puppo, gentile direttore di UPPA,
sono una vostra affezionata lettrice,
una di quelle mamme che "non si accontenta" e che ha lottato duramente per poter partorire naturalmente
dopo un cesareo pretestuoso: uno dei tanti, visto che in Italia abbiamo raggiunto la scandalosa percentuale di
38,39% di cesarei (Fonte: Agi, 22 dicembre 2009).
Nel numero 6, in risposta alla lettrice Serena che vorrebbe partorire dopo 2 cesarei (a cui va il mio enorme in bocca al lupo, e un incoraggiamento a non mollare!), l'ostetrica Puppo la invita a "concentrare la sua motivazione sull'ulteriore lavoro materno che l'attende, gratificante comunque sia stata la nascita", come se avere un parto vaginale dopo uno o anche più cesarei fosse impossibile, e, tutto sommato, non così importante.
Quello che mi sarei aspettata di leggere su Uppa è che:
- il cesareo presenta tantissimi rischi, statisticamente molto più rilevanti della rottura d'utero, la cui probabilità è quasi uguale in una primipara! Rischi di morte materna e fetale da 4 a 10 volte maggiori che in un parto naturale, ma rischi da cui le équipes ostetriche sono tutelati attraverso il "consenso informato". I media dipingono il cesareo come veloce e "sicuro", e quasi mai si parla delle enormi difficoltà psicologiche che attraversa la madre dopo un parto così violento e innaturale, che avrebbe senso solo per salvare la vita del feto (al massimo nel 15% dei parti secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità).
Da madre che ha provato entrambi i tipi di parto posso assicurarvi che vi è un abisso in termini di serenità del puerperio, e di questo risente immensamente anche la relazione con il neonato. Il cesareo non è solo un intervento chirurgico come un altro, è la negazione di una esperienza psicofisica di importanza immensa per una donna e per il suo bambino.
- il cesareo non è solo una consuetudine, ma una pratica ascrivibile ad interessi organizzativi, economici, legali per tuterale la comodità e la difendibilità legale degli ostetrici. In moltissimi casi viene praticato per motivi ben lontani dal benessere materno-fetale, e la cosa scandalosa è che, pian piano, nelle maternità, si sta perdendo la capacità di assistere a parti naturali senza interventismi spesso immotivati (quante presunte macrosomie fetali, quanti pretesti per fissare cesarei elettivi o ricorrere ad induzioni, o effettuare episiotomie cruente solo per velocizzare il lavoro di chi assiste partorienti spesso costrette in posizione litotomica....)
- Partorire dopo cesareo è difficile, ma non impossibile!
Io ce l'ho fatta anche grazie a:
-la giornalista Elisabetta Malvagna: ha scritto un libro, Partorire senza paura, in cui documenta benissimo cosa è diventato il parto in Italia, e nel suo blog raccoglie tantissime testimonianze di VBAC (vaginal birth after cesarean) e di parti naturali in casa http://partoriresenzapaura.blogspot.com/
- Il fantastico forum http://partonaturale.altervista.org
mette in contatto mamme informatissime, ma anche ostetriche e qualche medico illuminato:
contiene tantissime risorse utili, basate su studi scientifici e fonti ufficiali, quali l'OMS,
ma anche l'indicazione, regione per regione, di ospedali che praticano il parto naturale
e di ostetriche disponibili a seguire le partorienti a domicilio in sicurezza.
Ci sono tantissimi casi reali e il supporto concreto di una rete di mamme che hanno vissuto le cose sulla loro pelle e aiutano le altre a trovare una soluzione.
Per favore, non scrivete cose come "è un peccato ma non c'è niente da fare", non è da voi!!
Non è affatto vero che non c'è niente da fare, c'è tantissimo da fare, prima di tutto informare le donne sui loro diritti!
E, non da ultimo, è un dovere morale quello di tutelare il diritto dei bambini ad una nascita dolce, rispettosa,
naturale!
''Non riusciremo a cambiare il mondo senza cambiare il modo di venire al mondo'' M.Odent
Grazie per l'attenzione, e
grazie anche per il vostro prezioso lavoro!
Patrizia, mamma di Alessandro (TC 2005) e Valentina (VBAC 2009)
2 commenti:
Ciao Pat!
Mi ero persa questo tuo nuovo BLOG!
Non sono molto "blogger", ma cercherò di seguirti.
Questa (deludente) p I rla dell'UPPA me l'ero persa...
E' una lotta contro i mulini a vento, ma noi siamo un po' dei don Chisciotte, e - chissà - la battaglia questa volta potrebbe avere un esito diverso, vesi l'esempio di questa tua lettera.
A presto!
MaryG
;-)
Ciao!
Sono capitata qui, per caso dopo un giro di link di cui ho perso la traccia.
Sono felice di essere approdata qui e sopratutto di aver letto questo tuo interessantissimo post.
In questo momento, se penso ad un'altra gravidanza, il sentimento predominante è il terrore. Tutto a causa del mio parto cesareo che è stato terribile (http://finalmentenoi.blogspot.com/2011/09/e-arrivato-il-momento-il-racconto-del.html). Leggere le tue parole, però, ha come riacceso in me una piccola speranza per il futuro. Chissà...
Intanto...GRAZIE!!! :D
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