Secondo giorno di asilo per la nanetta. Il nuovo asilo, quello dei grandi.
La saluto mentre è assai indaffarata, annunciandole che starà da sola per un pò e che tornerò presto.
- Cia-ciao, adeffo vattene.
Apperò. Amore di mamma.
Dopo due ore e mezza torno trepidante a prenderla.
La trovo in giardino, a cavallo di un trattore, apparentemente tranquillissima. Come l'avevo lasciata.
Mi scorge da lontano e trattiene un sorriso, mascherandolo con una espressione accigliata e grave.
- Fei andata via e mi hai lassato qui. Io ti scercavo ma tu eri andata via.
Glom.
- Ma, amore, ti avevo detto che andavo. Ti sei preoccupata perché non c'ero?
- Fi. E ho pianto tanto tanto, ero proprio difperata. E Marta mi ha confolato.
Stravolta dai sensi di colpa, la abbraccio nel tentativo di consolarla per tutta la disperata infelicità che deve avere scosso questo piccolo, adorabile corpicino.
E intanto cerco l'educatrice, a cui chiedo, stoicamente:
- Ha pianto molto?
Sguardo sorpreso:
- Ma nemmeno una lacrima!!
Ma guarda un pò che disgraziata!!
Se il buondì si vede dal mattino...la ragazza mi farà morì.
1 commento:
Aaaaaggghhhh!!!! Cominciamo bene! Hihihihi
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