Caro Babbo Natale per favore io vorrei i pennarelli nuovi, i libri da colorare dei dinosauri e un treno di Natale.
Alessandro.
Mio figlio non vuole Gormiti, Bakugan e nemmeno Ben 10.
Ha sfogliato tutto il catalogo dei giocattoli, ma è restato immune alle seduzioni del marketing.
E non ha incollato sulla letterina gli annunci pubblicitari come, ad esempio, faceva il suo avido zio alla stessa età.
E' ancora soddisfatto da Santa Lucia, la Santa Lucia più povera di sempre.
Sì, perché quest'anno Santa Lucia ha cambiato le regole.
Nei primi anni della sua vita, Alessandro riceveva regali di Santa Lucia da ogni parente-amico-conoscente vicino alla famiglia.
Persino dalla collaboratrice domestica!
Risultato?
L'anno scorso al terzo "Vieniiii, andiamo da X, è passata Santa Lucia!!!" non mostrava alcun interesse.
Al quarto richiamo era visibilmente scocciato.
Oltre, forse, a chiedersi se Santa Lucia è un pò stordita: non può portarli tutti insieme in un unico posto i regali?
Oltre, forse, a chiedersi se Santa Lucia è un pò stordita: non può portarli tutti insieme in un unico posto i regali?
Alt, mi sono detta: che senso ha? è per lui o per loro?
La magia mica la puoi replicare: se la trasformi in routine perde ogni fascino e diventa una rottura di scatole.
E se togli il DESIDERIO ad un bambino gli togli il senso della vita e il bello dell'infanzia.
E così stop a tutti. VIETATO fare regali per S. Lucia.
Basta pellegrinaggi, basta orge regalizie, basta fingere noi stupore e meraviglia per compensare la sua aria annoiata.
Io ho ancora benissimo in mente tutti i giocattoli, i dolci e le esperienze che non ho potuto fare da bambina.
Desiderare era ciò che rendeva speciali le feste, i compleanni.
Desiderare sapendo che non necessariamente i desideri sarebbero stati esauditi.
Avere ancora motivazioni per essere brava, per meritarmi ciò che volevo.
Quest'anno Babbo Natale non verrà a casa. Farà un'improvvisata dai nonni, che raggiungeremo per pranzo.
Quella mattina Alessandro sarà probabilmente deluso, ma imparerà a non dare per scontato nulla.
Ad apprezzare l'inatteso.
E a continuare a desiderare.
Caro Babbo Natale,
puoi finalmente portarmi il Dolce Forno Habert, L'Allegro Chirurgo, la Casa di Barbie?
Le espadrillas, le scarpine nere di vernice alla bébé, il tutù da ballerina (invece del triste body blu di ginnastica artistica)?
E anche una tonnellata di girellemotta e di kinderbriosc?
Se mi porterai tutto ciò sarò felice.
Se non me lo porterai...sarò felice lo stesso.
P.S. Sullo stesso tema, un interessante contributo della pedagogista Serena Rocchi
P.S. Sullo stesso tema, un interessante contributo della pedagogista Serena Rocchi
1 commento:
Io c'ho provato a VIETARE ai parenti di fare troppi regali ma nisba...non capiscono una beneamata mazza!!! se in più mettiamo che entrambi i miei figli compiono gli anni in questi giorni siamo fritti...arrivano con la scusa del compleanno e ti riempiono la casa lo stesso...
ps: anche mio figlio ha chiesto i dinosauri a babbo natale...(e anche una gallina vera...ma vabbè...)
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